viaggiare con la mente
Viaggiare con la mente

Viaggiare con la mente #46

La primavera è alle porte, le giornate si allungano e il sole scalda finalmente l’aria. È il momento perfetto per ritagliarsi un attimo di pace all’aperto, magari seduti su una panchina in un parco, lasciandosi trasportare tra le pagine di un romanzo.

Un buon libro ha il potere di farci viaggiare con la mente ovunque. Dall’angolino remoto della nostra città a luoghi così lontani che ci fanno sognare prossimi viaggi. Pronti a partire con la fantasia?

La proposta di Veronica

Mille luci sulla Senna, Nicolas Barreau

Joséphine, traduttrice freelancer con un appartamentino a pochi passi dal Canal Saint Martin, vede la sua vita stravolta nel giro di una mattina. Una mail del suo editore le comunica che la casa editrice sta per essere chiusa e, quindi, tutti i suoi ingaggi finiranno nel giro di poche settimane.

La stessa mattina scopre che suo zio è morto lasciandole in eredità la Princess de la Loire, una barca molto significativa per lui. In quel momento, la giovane donna ricorda con piacere l’unico viaggio fatto con suo zio su quella barca: da Parigi alla Loira. Decide così di dare un’occhiata all’imbarcazione. Peccato che al suo interno trovi già un inquilino: Maxime. L’affascinante uomo francese è poco incline a lasciare la barca visto il contratto stipulato con il defunto proprietario.

Tra equivoci, dispetti, riflessioni e voglia di rimettersi in gioco, Joséphine scoprirà che a volte non tutto il male vien per nuocere.

🕮

Ogni qual volta Barreau delizia le librerie con un nuovo titolo, corro a compralo. Pronta per tornare a Parigi, almeno con la mente. Ora, dal momento della lettura del romanzo alla sua recensione è quasi passato un anno e l’autore ha sfornato un’altra deliziosa storia che ho già divorato. Eppure, di quella ne parleremo in un altro post.

Ammetto che mi aspettavo di più da “Mille luci sulla Senna”, soprattutto dopo il suo capolavoro “Lettere d’amore da Montmartre”. Invece, ho ritrovato lo stile più semplice e molto romantico dei primi romanzi dell’autore. Un Barreau che torna alle origini.

Detto ciò, il libro merita molto. La storia risulta credibile e i due protagonisti sanno come farsi amare dal pubblico. Jo e Max si danno filo da torcere sin da subito ma il lettore sa già come finirà.

È uno di quei libri “feel good”, come direbbero i britannici, che riporta a Parigi in un atmosfera natalizia.

Potete aggiungermi su Goodreads per leggere in anteprima le mie recensioni e sapere cosa sto leggendo al momento.

 

La proposta di Rainbow

Aurora nel buio, Barbara Baraldi

Conosco Barbara Baraldi come autrice di fumetti e curatrice di Dylan Dog. Sapevo che aveva scritto anche dei romanzi, ma fino ad ora non avevo avuto il tempo di recuperarli. 

Sono partita dal primo libro della saga di Aurora Scalviati, profiler appena trasferita in Emilia Romagna. Aurora viene da una convalescenza burrascosa, dopo essersi presa un proiettile in testa, e nella nuova caserma sembra quasi un peso per i colleghi e per il capo. 

Nemmeno il tempo di disfare le valige, e la profiler si ritrova invischiata suo malgrado in un caso che attira la sua attenzione. Quello che sembra essere il classico femminicidio, per Aurora è in realtà l’opera di un serial killer che agisce nella zona. Nonostante il capo cerchi in tutti i modi di estrometterla dalle indagini, Aurora va avanti, scoprendo dei collegamenti con un caso di più di vent’anni prima.

Come entry level per la saga di Aurora Scalviati, questo primo volume è una bomba. Entriamo subito nell’atmosfera, nell’indagine e nel sangue. Come lettori, siamo spinti a farci le nostre teorie, mentre scopriamo passo dopo passo le cose insieme alla protagonista. Una protagonista che non è perfetta, anzi. Sembra più la classica testa calda dei film statunitensi, pronta a fare come dice lei, non importa quante persone mettano in pericolo le sue azioni. Non è un personaggio facile con cui empatizzare, ma la sua logica fredda da profiler cattura dalla prima pagina. Lo stile della Baraldi rende impossibile mettere giù il libro fino alla risoluzione del caso.

2 pensieri su “Viaggiare con la mente #46”

  1. Il libro di Barreau mi sembra ottimo per immergersi nell’atmosfera di Parigi e per sognare un po’ questa città (e mi viene in mente che non mi dispiacerebbe per niente tornarci).
    Di Barbara Baraldi avevo letto L’ultima notte di Aurora, che mi era piaciuto molto, ma pensavo che fosse il suo unico romanzo!

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