Ormai l’estate è agli sgoccioli, eppure, la voglia di leggere e scoprire nuovi titoli non passa. Dopo una stagione con i gialli della Christie, graphic novel e “mattone polacco minimalista di scrittore morto suicida giovanissimo, copie vendute: 2” (cit.), torniamo a proporvi due libri perfetti per la fine della bella stagione.
La proposta di Veronica
Coincidenze, Tim Parks
“Ho visto l’Italia per la prima volta dai finestrini di un treno.” Così comincia questa strana avventura di Tim Parks, in un libro che non è “un libro di storia” e “non propriamente un libro di viaggi”.
È piuttosto l’omaggio di uno scrittore inglese che da molti anni vive in Italia e per il quale le strade ferrate, a forza di vagabondare in lungo e in largo per il Bel Paese, sono diventate una seconda famiglia. Ne emerge un ritratto dell’Italia divertente e pungente, tra aneddoti e malintesi, paesaggi meravigliosi e contrattempi e ritardi. Un’avventura tutta da leggere, per chi ama l’Italia, per chi ama (o deve) viaggiare in treno.
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Un britannico che vive in Italia da anni, sa come girano le cose eppure non si capacita di quanto la burocrazia e i sistemi italiani complichino tutto. Ho scosso la testa non so quante volte leggendo le pagine di questo libro, convenendo con Tim Parks che l’organizzazione britannica non si batte.
Ho scelto di lasciare l’Italia per il Regno Unito, lui ha fatto l’opposto, eppure ho capito perfettamente il suo stato d’animo; la sua frustrazione con la situazione ferroviaria, i suoi paragoni tra un paese e l’altro.
Il suo saggio mette in discussione i sistemi organizzativi italiani, pur avendo speranza che le cose cambino. Dopotutto, anche l’autore, quasi alla fine del libro, si rende conto che in più di dieci anni dalla sua venuta nel Bel Paese, le cose a volte migliorano.
Potete aggiungermi su Goodreads per leggere in anteprima le mie recensioni e sapere cosa sto leggendo al momento.
La proposta di Rainbow
Il vaso di Pandoro, Selvaggia Lucarelli
Non sono mai stata una grande fan né della Ferragni né della Lucarelli. Però ammetto che il “crollo” dell’influencer più famosa mi ha incuriosito sin dal primo momento.
Non per la parte giuridica (di quella se ne occuperanno i tribunali) o quella gossippara, ma per tutto ciò che riguarda la strategia di comunicazione. Nei mesi abbiamo riso tutti del meme sull’”errore di comunicazione” più costoso di sempre. Salvo poi scendere man mano sempre più nella strategia di Chiara Ferragni, scoprendo che a dirigere le sue aziende c’era gente senza una laurea in marketing che stava lì solo in virtù dell’amicizia con l’influencer più famosa.
Capire come un influencer costruisce il proprio seguito, il modo in cui si racconta e si evolve come personaggio pubblico sono tutti temi che da brava storyteller mi trascinano.
Per questo ho recuperato il libro della Lucarelli che, a dispetto del titolo, non si occupa solo del Pandorogate. Il racconto della giornalista parte da molto prima, andando a intercettare la Chiara Ferragni delle origini e le sue varie evoluzioni, con una parte consistente del libro dedicata a tutto il fenomeno dei Ferragnez. Amati e odiati, sono stati a tutti gli effetti un fenomeno dell’Italia degli ultimi anni, e la loro parabola racconta tanto del nostro Paese.
Di come dimentichiamo in fretta “gli errori”, come la festa di compleanno di Fedez nel Carrefour con tanto di cibo lanciato in aria; di come ci commuoviamo davanti alle foto di bambini e animali; di come ci sentiamo vicini a chi ci sembra che sia in difficoltà come noi.
Tutte queste cose le abbiamo visti nella coppia più famosa d’Italia, ma fanno parte di noi. Basti pensare a quanto in fretta dimentichiamo gli errori, ben più gravi, dei nostri politici.
Il tono della Lucarelli è un po’ troppo sferzante, in alcuni punti il libro sembra più una battaglia personale e un “io ve l’avevo detto”, ma la ricostruzione dei fatti è accurata e permette di guardare il quadro nella sua interezza.
È leggero e scorrevole, una perfetta lettura per l’estate, magari da commentare col vicino di ombrellone.
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Siamo Veronica e Rainbow e insieme siamo le autrici di Lostwanderer.it
Entrambe con la passione per la scrittura, il volerci raccontare e i libri, abbiamo aperto il nostro spazio web nel 2017. Assieme scriviamo a quattro mani la rubrica “Viaggiare con la mente” e “Fuori casa” dove mettiamo a confronto la nostra vita fuori dalle nostre regioni d’origine.
Apparentemente due libri diversi ma credo che su alcuni aspetti si assomiglino molto: entrambi si impegnano e mettere luce su aspetti che è opportuno approfondire…e rivedere. Non li ho letti ma sarebbe interessante farlo.
Non avevo pensato a questa somiglianza, ma in effetti…
Il vaso di Pandoro incuriosisce anche me per le tue stesse ragioni: ho una laurea in scienze della comunicazione (presa per diletto) e mi piacerebbe approfondire il caso Ferragni per capire come pensano ora di ricostruirne l’immagine. Concordo sul fatto che la coppia Ferragnez sia lo specchio del paese, molta apparenza poca trasparenza, ma hanno comunque saputo costruire un impero
Allora è sicuramente il libro per te! Il modo in cui analizza le strategie di comunicazione del brand è interessantissimo!