Un mese a Natale? Quest’anno è proprio volato e le letture non sono di certo mancate. Promettiamo che il prossimo mese vi consigliamo qualche titolo da comprare per qualche regalo last minute. Nel frattempo vi proponiamo due letture per viaggiare con la mente in mondi diversi.
La proposta di Veronica
Il primo caffè della giornata, Toshikazu Kawaguchi
Quattro nuove storie raccontate con delicatezza mentre i nuovi personaggi si recano alla caffetteria dove poter viaggiare nel tempo.
Siamo in Hokkaido, nel caffè di Yukari che per ragioni personali vola in America, lasciando tutte nelle mani di Kazu e Nagare, che vengono di corsa da Tokyo per badare al locale. Assieme a loro, la piccola Sachi che si diverte ad allietare gli avventori della caffetteria con le cento domande del suo libro preferito.
Scopriamo così le stori di Yayoi, arrabbiata perchè crede che i suoi genitori l’abbiano lasciata sola al mondo; Todoroki, che ha raggiunto il successo professionale ma ha perso la moglie; Reiko, che non riesce ad accettare la morte della sorella ed infine Reiji che non è sicuro se fare il grande salto e inseguire il suo sogno o rimanere in paese.
????
A pochi mesi dal seguito di Finché il caffè è caldo, arriva un terzo volume sul noto caffè che riporta indietro nel tempo. Stavolta ci troviamo in una filiale ad Hokkaido, dove un paio di personaggi dei primi due libri andranno a lavorare per un po’.
Incontriamo i protagonisti delle nuove quattro storie mano mano che leggiamo, scoprendo il loro cuore e cosa li ha portati alla caffetteria e a voler tornare indietro nel tempo, o nel futuro. Perché è possibile anche andare oltre a differenza del primo libro.
Si chiudono così tanti rimorsi, si trova finalmente un nuovo scopo per continuare a vivere e si capisce che non tutto è perduto. Come gli altri due libri, anche questo è un ode al presente e una speranza per il futuro.
L’unica pecca non godibile sono i nomi dei vari personaggi troppo simili tra loro, confondendo spesso il lettore.
Potete seguirmi e aggiungermi su Goodreads per sapere cosa sto leggendo al momento e quali libri leggerò in seguito.
La proposta di Rainbow
Il canto di Penelope, Margaret Atwood
Penelope la conosciamo tutti, no?
La fedele moglie di Ulisse, che lo aspettava a casa tessendo una tela infinita per scampare alle grinfie dei pretendenti che volevano prendersi lei, ma soprattutto i possedimenti del marito. Marito che manca da casa da quasi vent’anni, tra una guerra vinta col cavallo di legno e i pellegrinaggi lungo il mar Mediterraneo, ostacolato da Poseidone.
Di Ulisse ne parlano ben due opere dell’epica greca: l’Iliade e l’Odissea. Di sua moglie però, c’è giusto qualche cenno. Margaret Atwood prende una storia che crediamo di conoscere tutti, e la riscrive. Nel suo libro, che è una lettura breve e veloce ma non priva di pathos, la storia la racconta proprio Penelope.
Una Penelope che conosciamo nell’aldilà, mentre ricorda la sua vita a partire dall’infanzia a Sparta e i dissapori con la cugina Elena (sì, proprio QUELLA Elena). L’autrice si prende qualche libertà nel racconto, ma non tradisce mai lo spirito dei personaggi mitologici che conosciamo e amiamo. Al contrario, li approfondisce e li arricchisce, introducendo anche dei personaggi nuovi che impareremo ad amare e per cui soffriremo. Chi sono? Beh, dall’autrice de “Il racconto dell’ancella” forse dovreste aspettarvelo, ma… si tratta delle dodici ancelle di Penelope, uccise perché sono state stuprate dai Proci e quindi risultano infedeli. Mi fermo qui con gli spoiler per non rovinarvi la lettura, che, posso garantirvi, è davvero appassionante.
Il racconto di Penelope che vaga nell’aldilà, incontrando le anime di coloro che ha conosciuto in vita, o di tanto in tanto viene “evocata per sbaglio” nel mondo dei vivi è dolcissimo e nostalgico allo stesso tempo. Credo che, quando si tratta di raccontare il mondo interiore delle donne, poche autrici riescano così bene come la Atwood.
Classe 1990, viaggiatrice entusiasta, appassionata di fotografia, siciliana ed expat in UK dal 2014. Ti racconto dei miei viaggi in coppia, dei luoghi della mia terra e di come riuscire a vivere una vita da expat senza perdere la testa.
Mi attira molto “Il primo caffè della giornata”, la trama mi ricorda un altro libro che ho letto ma il cui titolo al momento mi sfugge!
Devo dire che quello della Atwood mi ispira molto, anche se ho trovato Il racconto dell’ancella molto angosciante.
Il racconto dell’ancella è super angosciante, verissimo!
Effettivamente il raconto di Penelope mi incuriosisce moltissimo, forse perché un pò tutte quando abbiamo conosciuto questo personaggio, abbiamo desiderato di sapere qualcosa di più su di lei
È un racconto un sacco interessante!
Il primo libro, il primo caffe della giornata, mi inspira tantissimo, lo leggerò al più presto mi ha incuriosito tanto. Grazie per gli ottimi consigli!
Ti consiglio di recuperare anche i libri precedenti che meritano moltissimo!
Il mio compagno ha letto “Il primo caffè della giornata” e non lo ha entusiasmato molto, forse non era il suo genere ma ha detto che lo ha trovato in alcuni punti inutilmente lungo e prolisso. Devo ancora leggerlo, vediamo se sarò della sua stessa opinione!
So che molti lo trovano ridondante, su quello non posso dare torto perché rispiega ad ogni capitolo il meccanismo del tornare indietro nel tempo. Sono curiosa però di sapere cosa ne penserai
!
Sono proprio curiosa di scoprire questa inedita Penelope! Un libri che desta curiosità già dalla copertina. La tua recensione non ha fatto altro che convincermi a leggerlo!
Fammi sapere cosa ne pensi poi!
Tutta la saga di Kawaguchi, compreso Il primo caffè della giornata, è tra le mie preferite in assoluto, l’ho adorato e adoro quel piccolo cafè giapponese.
Anche io adoro i suoi libri, sono sempre una coccola