Arrivo tardissimo nel parlare delle location di Màkari. La serie tv di Rai Fiction ha fatto furore sin dalle prime puntate, arrivando nel 2024 alla sua terza stagione. Il protagonista, lo scrittore Saverio Lamanna, accompagnato dal fedele Piccionello e la bella Suleima intrattengono il pubblico con le loro vicende poliziesche, puntata dopo puntata.
Proprio la chimica tra i tre protagonisti e soprattutto le bellissime location di Màkari mi hanno attirata a vedere la serie televisiva. Ho riconosciuto tutti i luoghi della Sicilia occidentale, dove ho vissuto dalla mia nascita finché non mi sono trasferita in UK. Ogni scena mi riportava alla mente ricordi tra il centro storico di Trapani, San Vito Lo Capo, il lungomare di Valderice e Macari stessa. Non potevo esimermi, quindi, nello scrivere della mia terra e farvi scoprire le location di tutte le tre stagioni di Màkari.
Tutte le location della prima stagione di Màkari
I libri di Gaetano Savatteri, da cui è stata tratta la serie tv, sono tutti ambientati nel trapanese. Più precisamente a Macari, un paesello a pochi chilometri da San Vito Lo Capo, una delle spiagge più belle del trapanese.
Anche sul piccolo schermo, il trapanese ha un grande spazio, dove i luoghi della città sostituiscono quelli di Macari stessa. Infatti, ad eccezione della casa di Saverio Lamanna che, effettivamente, è situata nel paesino, tutte le altre location di Màkari si trovano altrove. La casa, nel frattempo, è diventata quasi un’attrazione turistica. Potete trovarla segnalata su Google Maps: l’indirizzo dell’abitazione è via Timpone Macari 167. Inoltre, potete trovare “Casa Saverio” su booking.com, anche se il nome originale è Villa Anna Silvia.
Mentre il ristorante di Marilù si trova a Scopello. Una delle location di Màkari più vista dai telespettatori è infatti la Tonnara di Scopello dove e stato ricreato il ristorante, con lo sfondo del mare cristallino delle ultime cale della Riserva dello Zingaro. L’ispirazione per tale luogo, Savatteri l’ha presa dall’Hotel Ristorante Poncho di Marilù, in Contrada Isiludda.
Ma passiamo alle location di Màkari nel primo episodio.
Ne “I colpevoli sono matti” facciamo conoscenza dei protagonisti della serie televisiva che ci accompagneranno nelle varie vicissitudini investigative. Oltre ad ammirare quindi la Tonnara di Scopello, le location di questo episodio ci fanno scoprire il centro storico di Trapani. In particolare, il porto pieno di navi pescherecci e l’ex Lazzaretto. Un tempo ospedale adatto all’accoglienza di persone contagiose, oggi ospita la sede della sezione locale della Lega Navale Italiana.
In questo episodio possiamo inoltre ammirare l’ex Tonnara di San Giuliano. O, piuttosto, ciò che resta di una delle tonnare storiche della Sicilia occidentale. La tonnara fu attiva dal XVI secolo agli inizi degli anni ’60. Oggi è possibile visitare il rudere durante le giornate FAI.
Le altre due location chiave di questo primo episodio sono le cave di marmo di Custonaci, dove avviene l’incidente del piccolo Davide, e la Spiaggia Baia Santa Margherita, effettivamente situata nella baia di Macari.
I luoghi cinematografici del secondo episodio
Anche in “la regola dello svantaggio”, vanno in scena le bellezze del territorio trapanese. Stavolta Saverio si ritrova incastrato da Marilù a sostituire una guida turistica. Così, vediamo lui e il suo fidato Piccionello, portate un gruppo di villeggianti alla scoperta dei tesori della Sicilia occidentale. Il parco archeologico di Segesta con i sui templi greci, l’anfiteatro e le rovine di antiche dimore è solo la prima tappa.
A seguire, diamo un breve sguardo alle Saline di Marsala dove i turisti si imbarcano per l’Isola di Mozia, un isolotto disabitato di origine fenicia e visitabile previo acquisto di biglietto. L’isola fa infatti parte della fondazione Whitaker. Il cognome forse non sarà nuovo ai fan della saga dei Florio o chi conosce la storia della famiglia, visto che Whitaker era un carissimo amico di Vincenzo Florio.
Infine, le ultime due location di Màkari in questo terzo episodio sono la spiaggia di Isulidda, situata nella baia di Macari, e la Tonnara di Bonagia. Quest’ultima, come molte tonnare siciliane, non è più in attività. Anche se oltre vent’anni a questa parte, la tonnara ospita un hotel, un piccolo anfiteatro e diverse sale ricevimenti. La location si presta perfettamente a matrimoni ed altre occasioni.
Le location del terzo e quarto episodio Màkari
Più volte vengono menzionati luoghi del palermitano nella serie tv. Peccato sia tutto finto visto che le location di Màkari scelte virano sempre sul trapanese. Ad esempio, in “È solo un gioco”, le curve del Monte Pellegrino dove avviene l’incidente del cugino di Lamanna, sono state girate sulla salita per il Monte Erice.
Così come le stradine del centro storico di Trapani sono usate per sostituire quelle di Macari. Un susseguirsi di vicoli e vicoletti tra la zona del porto e Corso Italia. L’unica vera location palermitana è l’aeroporto, quando Saverio saluta Suleima prima dei controlli di sicurezza, e luogo usufruito dai turisti per scoprire le bellezze della Sicilia, tra cui le location di Màkari.
Anche il quarto episodio, “la fabbrica delle stelle”, è incentrato nel cuore di Trapani. Iniziamo con una conversazione del nostro investigatore per diletto al Caffè Frontevilla. Lo rivediamo poi con Piccionello scendere le scale della Salita S. Domenico, camminare tra via Garibali e Corso Vittorio Emanuele. Tutte strade che i trapanesi percorrono durante una passeggiata nel centro storico.
Le riprese si spostano poi alle Saline di Trapani e Nubia, usata come sede di Città del Sole, dove Suleima lavora. In realtà, qui potete visitare il museo del sale e gustare dell’ottimo pesce nel ristorante annesso. Così come poter ammirare le acque rosa delle saline stesse.
Infine, le scene principali si svolgono all’hotel Almar Giardino di Costanza Resort & Spa, situato a Mazara del Vallo. Qui alloggia la futura vittima, con il fidanzato e il fratello, così come nei giardini del resort viene ospitato un festival cinematografico. Alcune riprese virano anche sul delizioso porticciolo di Castellammare del Golfo, paesino a pochi chilometri da Scopello.
Tutte le location della seconda stagione di Màkari
Dopo una prima stagione dove le location di Màkari erano tutte incentrate su Trapani e dintorni, il primo episodio della seconda stagione si apre con una veduta dall’alto dell’antico stabilimento balneare di Mondello. La spiaggia di Mondello è una delle più famose di tutto il palermitano.
Si ritorna però subito a Trapani, alla casa del papà di Saverio. Il signor Lamanna in teoria abita a Palermo nel libro e nella serie tv, ma l’appartamento si trova in realtà in piazza Garibaldi, a Trapani. La vista sul porto della città da una delle finestre è inconfondibile.
Il primo episodio, “il delitto di Kolymbetra” però va ben oltre. Possiamo infatti ammirare la Scala dei Turchi, una bianchissima scogliera irregolare in provincia di Agrigento. Proprio qui, i nostri protagonisti alloggeranno a Villa Athena Resort, dove incontrano degli archeologi che lavorano alla valle dei templi di Agrigento. La bellezza del parco archeologico al tramonto è una vera delizia da vedere in televisione. Ancora più bello però è vederlo dal vivo.
Ultima location di Màkari di questo primo episodio della seconda stagione è il Farm Cultural Park a Favara. Un progetto di riqualificazione del territorio che presenta un vero e proprio museo a cielo aperto dove artisti locali tornano in Sicilia ad abbellire Favara per renderla più turistica e far girare l’economia della zona.
Le location del secondo episodio della seconda stagione di Màkari
L’episodio “il lato fragile”, vede in scena Erice, borgo medievale arroccato sul monte omonimo. Mostra le sue bellezze tra le strade acciottolate del centro e i resti del bellissimo Castello di Venere, vero e proprio centro di tutta la storia del borgo. Possiamo anche ammirare i bellissimi panorami su Trapani fino alle Isole Egadi.
In questo episodio vediamo anche per la prima volta gli interni del commissariato di Macari, o quello che dovrebbe essere il commissariato. In realtà i locali scelti sono all’interno della sede del Comune di Trapani. La sala usata per l’ufficio del Vicequestore Randone è la sala dove io e Marco abbiamo detto sì, il giorno del nostro matrimonio. E le bianche scale di marmo che la Manna e i suoi compari scendono, sono le stesse percorse da noi quel giorno fatidico. Sempre a Trapani, si svolge la scena in cui il protagonista addenta un gustoso panino con le panelle. Ci troviamo in pieno centro, davanti la Fontana del Tritone, in una piccola piazza che ha fatto la storia della città. Proprio di fronte, infatti, troverete una via minuscola che un tempo fu il ghetto ebraico di Trapani.
Spostandoci poi a Marsala, scopriamo che la “Cripta di Erice” della serie televisiva è invece la chiesa abbandonata di Santa Maria della Grotta. Ormai in rovina, si ha la possibilità di visitarne l’interno durante le giornate FAI.
I luoghi cinematografici del terzo episodio
Le location di Màkari del terzo episodio della seconda stagione riprendono gran parte di quelle già citate. Rivediamo le Saline di Trapani inscenare la sede di Città del Sole, dove Suleima lavora ad un progetto che punta ad investire sui giovani siciliani che, dopo una vita da expat, vogliono tornare nella loro terra. Rivediamo scorci di Erice, come la piazza principale del borgo.
E poi si parla di Pizzo Ciunna, luogo del delitto in “il lusso della giovinezza”. Peccato che questa altura rocciosa nella quale viene ritrovato il corpo di Teodoro non esista davvero. O meglio, tutta la costa che da Valderice arriva alla vera Macari è rocciosa che la scena potrebbe essere stata girata in qualsiasi punto del litorale.
Mentre la spiaggetta dove Saverio e Suleima fanno il bagno e cercano di rilassarsi tra una chiamata e un’emergenza si trova a Marsala. Si tratta precisamente di San Teodoro, una spiaggia dalla sabbia finissima, l’acqua cristallina e adatta ai bambini piccoli visto che il livello è così basso che prima di riuscire a bagnarsi fino alle ginocchia, bisogna camminare parecchio. Un vero paradiso naturale, sconosciuto persino a molti siciliani.
Tutte le location della terza stagione di Màkari
Anche nella terza stagione, oltre le solite location di Màkari come la Tonnara di Scopello o la casa di Saverio, la troupe ha esplorato nuove zone della Sicilia occidentale. Prima fra tutte la scuola dove Lamanna terrà un corso sul genere letterario poliziesco. Si tratta dell’istituto alberghiero “Florio” di Casa Santa Erice, frazione che unisce Trapani ad Erice.
In questo primo episodio, “il fatto viene dopo”, si ritorna anche a Favignana, più precisamente a Bue Marino, luogo della prima vittima della terza stagione. Nuove location sono la Villa Margherita di Trapani, dove vediamo dei bambini fare una festicciola in maschera e, alla fine dell’episodio, i due piccioncini protagonisti darsi un bacio.
Possiamo anche scorgere il chiostro della cattedrale di Palermo in alcune delle scene finali, prima di avere la solita panoramica sulla Tonnara di Scopello.
Gibellina scelta come location di Màkari
“La città perfetta”, secondo episodio della serie, è ambientato tutto in un paesino storico della Sicilia occidentale: Gibellina.
Fondata dagli arabi con il nome di ǧabal, monte in italiano, questo paesello di poche migliaia di abitanti subì un forte terremoto nel 1968 da distruggerlo completamente. Le devastazioni furono tali che il nuovo paese fu costruito a più di dieci chilometri da quello originale. Ci vollero quasi quarant’anni per riuscire a costruire Gibellina Nuova. Vennero chiamati a raccolta anche molti artisti siciliani e non solo per abbellire il paese con sculture e opere d’arte che rendono il paese un vero e proprio museo a cielo aperto di arte contemporanea.
Mentre sopra le macerie del paese distrutto, Alberto Burri costruì il Grande Cretto. Conosciuto più comunemente come “Cretto di Burri”, l’artista compattò i detriti di Gibellina, li armò e cementò costruendo così un’opera di impatto visivo, bianchissima e che ricordi per sempre lo sventurato evento.
In Màkari è visibile una panoramica del Cretto di Burri, così come molte delle opere che abbelliscono Gibellina Nuova. Ad esempio, la mostra all’inizio dell’episodio si trova nel cortile con la Montagna di Sale, una scultura con cavalli neri che sembrano uscire proprio da una montagna di sale. Inoltre, la troupe ha allestito un bar attorno alla Chiesa Sferica, altra scultura di Gibellina. In una scena si intravede persino il cimitero del nuovo paese.
Le poche scene girate a Trapani, vedono invece una panoramica di Torre di Ligny, storica torre alla fine della Sicilia, e una veduta sull’ex mercato del pesce di Trapani.
Le location del terzo e quarto episodio della terza stagione di Màkari
Si torna a Favignana per il terzo episodio dove si svolge un Festival Letterario. La location che apre la puntata stavolta è l’ex tonnara Florio, tra le sale museali e le fornaci dove cuocevano i tonni. L’azione poi si sposta a Trapani, in Viale Regina Elena, comunemente chiamato dai trapanesi “la marina” essendo proprio di fronte al porto turistico. Qui è situata la casa dell’ex moglie e la figlia del defunto dell’episodio “tutti i libri del mondo”.
Vediamo anche la zona di Tramontana: un dedalo di stradine acciottolate che partono da Torre di Ligny fino al vecchio bastione di Trapani. Una zona molto caratteristica dove spesso si passeggia l’estate.
Ultima location che vi cito di questo terzo episodio è la villa comunale Regina Margherita di Castellammare del Golfo assieme al suo porticciolo dove i protagonisti hanno una conversazione.
Tutto il quarto episodio, “la segreta alchimia”, è invece girato a Baglio Basile. Uno dei tantissimi bagli ed agriturismi, che sembrano dei resort, tra le campagne tra il trapanese e il marsalese. Si vedono la spa con la piscina dove potersi rilassare, cosí come le suite offerte dall’hotel dove Lamanna alloggia. La struttura ha ringraziato la troupe per aver scelto i loro interni, una volta che l’episodio è andato in onda.
Infine, l’ultima location di Màkari di questa quarta stagione è il cimitero di Favignana. A due passi dalla scogliera di Bue Marino, il piccolo cimitero dell’isola ha ospitato un funerale per la serie televisiva.
Adesso non resta che organizzare un bel tour di tutte le location di Màkari ed esplorare tutto il trapanese, in attesa della quarta stagione, già confermata dalla Rai.
Like it. Share it. Pin it!
Classe 1990, viaggiatrice entusiasta, appassionata di fotografia, siciliana ed expat in UK dal 2014. Ti racconto dei miei viaggi in coppia, dei luoghi della mia terra e di come riuscire a vivere una vita da expat senza perdere la testa.
Sono stata a Scopello 3 anni fa a settembre ma era vietato scendere giù alla tonnara (dove vi è la location del ristorante) perchè proprio in quei giorni stavano registrando delle scene di Makari. Che delusione!!! In compenso ho visitato San Vito lo Capo, Trapani e Favignana e sono luoghi favolosiiii 😍
Peccato che non hai potuto vederla da vicino ma magari è una scusa per tornare!
Sono una delle poche persone a non aver mai visto la serie, però conosco perfettamente tutte le location di una parte di Sicilia che adoro.
Sono fan accanita della serie di Màkari, so che è molto leggera ma mi permette di tornare almeno con la mente e con gli occhi alla Sicilia. Poi a me Claudio Gioè è sempre piaciuto e lo seguo volentieri. Grazie per questa guida esaustiva sulle location della fiction!
Hai proprio ragione, vedere la serie è come tornare in quei luoghi!
Adoro la Sicilia! Ho avuto modo di visitare i luoghi in cui è stato girato “Makari”, per fortuna. Si tratta di location di grande fascino che, sicuramente, rendono ancora più appetibile la visione di questa fiction! Mi viene voglia di tornare subito.
Hai proprio ragione Mimì!!
Ho seguito tutte le stagioni di Makari proprio perché mi piacciono molto i paesaggi in cui si svolgono le vicende narrate. Nella terza stagione sono rimasta colpita da Gibellina che non conoscevo per nulla!! Sarebbe bello vedere quelle belle zone di persona!!
Per la terza stagione hanno scovato delle chicche incredibili come location.