6 truffe comuni a Parigi
Consigli di viaggio

6 truffe comuni a Parigi: quali sono e come evitarle

La città dell’amore, come molte capitali e grandi città europee, è soggetta a borseggiatori e truffatori che puntano i turisti più sprovveduti. Metro, punti d’interesse, luoghi affollati e persino le belle terraces sono i posti preferiti per questi piccoli criminali. In più, con l’avvento delle Olimpiadi, ospitata dalla Ville Lumière in questo 2024, l’afflusso di turisti sarà senza precedenti e bisognerà fare ancora più attenzione alle truffe comuni a Parigi.

Negli anni, i truffatori si sono fatti più furbi e cercano di raggirare le persone in qualsiasi modo. Le più comuni però sono sempre le stesse. Eppure, con piccoli accorgimenti, facendo sempre ben attenzione ai propri dintorni e informandosi prima sono facilmente evitabili.

Le false petizioni

Una delle truffe più comuni a Parigi è la richiesta di firmare una petizione per una giusta causa. Gruppi di giovani donne, si avvicinano al malcapitato, lo accerchiano e chiedono insistentemente di firmare la petizione, inserendo alcuni dati sensibili.

A volte proveranno a fingersi sordomute così che il poveretto legga attentamente il foglio. In quel preciso istante, mentre una di loro porge la penna per firmare, un’altra avrà già infilato le mani nello zaino o tasche del povero sfortunato.

In alcuni casi, una volta avvenuta la firma e se non riescono ad arrivare al portafogli o altri bene, chiedono con insistenza una donazione per la causa che sostengono. Ovviamente questa presunta associazione per un bene superiore non esiste. I soldi che si donano vanno a rimpolpare solo le tasche delle truffatrici.

Spesso li trovate sotto la Tour Eiffel o vicino gli ingressi delle metro. Li segnalano anche nella zona di Notre Dame e Les Halles.

Come evitare questa truffa: basta dire di no, in maniera categorica e non fermarsi. Spostatevi anche di solo qualche metro. Vi lasceranno in pace e andranno dritti alla prossima vittima.

A noi è capitato un paio di volte. Hanno provato a fermarci, una volta un gruppo di donne e un altro un gruppo di ragazzini fingendosi sordomuti. Il foglio presentava già delle firme e l’accerchiamento è rapido. Io sono quella che dice no senza ammettere altre pressioni; invece, Marco guarda tutto ciò che avviene attorno così da essere sicuri che nel frattempo non provino a rubare.

Truffe comuni a Parigi: I braccialetti dell’amicizia

Foto di Nasim Keshmiri su Unsplash

La prima ed ultima truffa per cui siamo cascati a Parigi. Eravamo giovani, era il nostro primo viaggio e stavamo salendo la scalinata che porta al Sacro Cuore di Montmartre. Giovani ragazzi di colore ci hanno avvicinato, iniziando a parlare casualmente e, senza che ce ne accorgessimo, a intrecciare abilmente dei braccialetti ai nostri polsi.

Abbiamo subito capito la puzza di truffa e abbiamo specificato di non avere spicci a disposizione. Al che si sono fatti meno accondiscendenti e gentili con noi. Più volte rimarcato il non avere soldi contanti e restando sempre vigili che nessuno provasse a mettere le mani nelle borse o nelle tasche, siamo riusciti a svincolarci mentre altri poveri malcapitati cadevano nella stessa rete di menzogne.

Anni dopo, sono tornata a Parigi con la mia migliore amica e siamo andate a Montmartre salendo stavolta da Rue de l’abreuvoir. Arrivate al Sacro Cuore, siamo scese per la famosa scalinata. Qui, abbiamo notato che i truffatori si erano triplicati.

Come evitarli: aspettare che un gruppo di persone passi nel punto in cui sono appostati i truffatori e sgattaiolare di lato così da non essere visti e importunati. Altrimenti, evitare del tutto le scale ed usare la funivia o stradine alternative.

L’anello d’oro

L'anello caduto tra le truffe comuni a ParigiFoto di Michelle McEwen su Unsplash

Negli anni le truffe comuni a Parigi si sono moltiplicate. Una delle ultime implica il ritrovamento di un anello d’oro, ma anche d’argento e in ogni caso falso, per strada.

Il tintinnio vi arriva alle orecchie, una vecchina bussa sulla vostra spalla e vi chiede se l’anello caduto è vostro. Al vostro no iniziale, manterrà viva la conversazione e affermare che il cerchietto è autentico e potrebbe valere qualcosa. Purtroppo, lei non potrà tenerlo per una scusa o un’altra e ve lo offrirà. Ovviamente, una volta preso, vi chiederà del denaro in cambio per un “gioiello” che vale solo pochi euro.

Le zone interessate da questo genere di raggiro sono la riva della Senna dove si trovano i bouquinistes, quindi vicino Notre Dame e la libreria Shakespeare & Co., oppure vicino al Louvre, sotto gli archi che si attraversano per arrivare alla piazza principale.

Come evitare di incappare in questa truffa: Non prendete nulla in mano di quello che vi porgono. Dite “no” in maniera risoluta e continuate a camminare per la vostra strada. Vi lasceranno andare facilmente mentre sentirete il tintinnio dell’anello per terra, pronti ad attaccare il prossimo turista.

La rosa rossa

"Regalare" una rosa rossa tra le ruffe comuni a ParigiFoto di César Abner Martinez Aguilar su Unsplash

Questa è una delle truffe comuni a Parigi e non solo! Pure nella città italiana più sperduta troviamo uomini a “offrire” rose alle coppie. Una volta accettato il fiore, chiederanno una gentile offerta.

Quante volte è capitato durante le cene nei ristoranti o delle passeggiate durante le serate estive? La scusa che usiamo sempre con Marco è quella di essere fratello e sorella, non ci casca quasi nessuno ma comunque smorzano il tentativo di venderci le rose. Altri non si lasciano intimidire e comunque rincarano la dose.

A Parigi, questo genere di truffa la trovate soprattutto attorno alle terraces del Marais, del Quartiere Latino e lungo le rive della Senna.

Truffe comuni a Parigi: i finti biglietti della metro

I finti biglietti della Metro tra le truffe comuni a Parigi

Mai e poi mai accettare regali dagli sconosciuti: abbiamo sentito mille volte questa frase da bambini. Ebbene, la regola non va seguita solo da piccoli ma anche da adulti.

Infatti, nella metro parigina potreste trovare persone (che sembrano) gentili regalarvi biglietti della metro. I biglietti regalati potrebbero non essere affatto validi, anzi, è la scusa perfetta per avvicinarvi mentre un complice cerca di derubarvi.

Le truffe comuni sulle metro di Parigi sono molteplici. Esiste anche un altro modo di raggirare i turisti e derubarli per pochi spiccioli. I criminali si fingono impiegati della RATP con tanto di divisa, ovviamente i malcapitati non la riconosceranno da quella ufficiale, e vi offriranno il loro aiuto per comprare un biglietto. Prenderanno i vostri soldi per prendervi un biglietto di tipologia diversa da quella da voi richiesta, pagando meno di quello che avete loro dato e incassando il resto. Il più delle volte vi troverete in mano un biglietto singolo per bambini invece di un abbonamento di tre giorni per un adulto.

Come evitare questo tipo di truffa: Diffidate degli sconosciuti. Usate le macchinette automatiche che solitamente hanno l’opzione per cambiare la lingua, oppure, se vi sentite audaci e volete provare il vostro livello di francese, rapportatevi all’impiegato dello sportello dove poter acquistare i biglietti ufficiali.

Il gioco delle tre tazze

Una delle truffe comuni a Parigi e non solo è il gioco delle tre tazze e una pallina. L’ho visto più volte a Londra, sul Westminster Bridge. Un uomo con un tavolino pieghevole, tre tazze e una pallina che intrattiene un folto gruppo di persone.

Lo stesso capita a Parigi: nei parchi affollati, vicino la Tour Eiffel, al Trocadéro, Montmartre o sulle sponde della Senna. Dove c’è casino, c’è lui con la sua banda. Ebbene sì, la maggior parte della folla che gli si raduna incontro è una copertura. Sono una vera e propria banda criminale, pronta a raggirare i malcapitati.

Il gioco inizia con solo il gruppo di truffatori, il tizio con le tazze nasconde la pallina sotto una di essa e inizia a prendere le scommesse. Se si indovina la tazza con la pallina, i soldi vengono duplicati; in caso contrario, si perde tutto. Questo attira la gente perché all’inizio il gioco è lento e chi fa parte della banda vince. Una volta che il povero malcapitato punta i suoi soldi, le tazze si muovono così rapidamente che è condannato a perdere i propri soldi.

Anche fermarsi a guardare la scena può essere pericoloso. Infatti, essendo una banda, provano comunque a borseggiare chi gli sta vicino.

E a proposito di borseggiatori…

Foto di Valentin Kremer su Unsplash

Se molti provano a distrarre il malcapitato con rose, anelli, giochi di prestigio, altri tentano il furto in bella vista. Succede in metro, quando avete il telefono tra le mani e le porte stanno per chiudersi, qualcuno ve lo strappa di mano e scappa. Oppure quando lasciate i vostri oggetti di valore sul tavolo di un cafe e qualcuno, fingendo di correre, vi passa vicino e ruba tutto.

Mentre siete distratti nell’osservare qualcosa, potrebbero accidentalmente scontrarsi con voi e nel frattempo infilarvi le mani in tasca o nello zaino. Questo può accadere per strada o addirittura nei musei.

Ennesima truffa a cui fare attenzione riguarda i taxi. Molte macchine che rimangono in attesa dei turisti meno esperti lucrano alle loro spalle fingendosi taxi ufficiali. Ebbene, sappiate che le tariffe ufficiali dei taxi parigini da e per l’aeroporto sono tra i 36€ e i 56€.

Eppure, essere vigili non basta. A volte ci sono alcune accortezze che potete usare per evitare qualsiasi tipo di borseggio. L’acquisto di una cordicella per telefono, ad esempio, io ne ho comprate tre per pochi euro su Amazon e non viaggio mai senza ormai. Così come uno zaino che abbia tasche nascoste o, per le donne, una tracolla che è più difficile da tirare e portare via.

Purtroppo, se si cade vittima di una di queste truffe comuni a Parigi, o in Francia in generale, è bene sapere che per denunciare un furto è necessario sporgere denuncia alla Poste de Police (commissariato) più vicina. Inoltre, fa sempre comodo conoscere il numero d’emergenza che consente di accedere ai servizi in tutti i paesi dell’Unione Europea: il 112.

Voi conoscete altre truffe comuni a Parigi?

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veronica

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16 pensieri su “6 truffe comuni a Parigi: quali sono e come evitarle”

  1. devo dire che accade un po’ ovunque… e l’Italia non ha nulla da invidiare in quanto a truffe, tanto che oramai siamo talmente guardinghi da non concedere spazio ad incontri che invece avrebbero qualcosa di bello da lasciare…. non è un peccato?

  2. Mi vergogno tantissimo, ma quella dell’anello è successa anche a me, ormai parecchi anni fa. Esattamente come l’hai descritta tu, ma non era una vecchia, bensì un uomo di mezza età dal sorriso gentile e dai modi cordiali. Ancora adesso non mi capacito come ho potuto cascarci. In ogni caso, è riuscito a spillarmi solo l’unica moneta che avevo, credo uno o due euro. Ma non è questione di soldi. E’ che proprio non mi perdono di essere stata così ingenua, non è da me.

    1. Purtroppo può capitare a tutti! Noi nel nostro primo viaggio all’estero siamo incappati nella truffa del braccialetto. Tutta esperienza!

  3. Devo dire che sono stata fortunata perchè in un viaggio a Parigi non mi è successo niente di tutto questo. Ho incontrato varie di queste truffe in Italia e in altri paesi. A volte il rischio è che la spensieratezza del viaggio ci faccia sottovalutare i rischi di un approccio poco chiaro da parte di terzi.

    1. Sì, sicuramente alle prime armi, durante i primi viaggi può anche capitare. Una volta che si prende dimestichezza, basta avere delle piccole accortezze e non ci si casca più!

  4. A causa di numerosi incidenti passati sono riuscita ad addestrare marito e amici: se qualcuno con dei fiori (o braccialetti o altro) si avvicina a me, loro intervengono prontamente per allontanarlo in fretta… eppure sono certa che quelle nottate passate in caserma, riviste a posteriori, fossero state divertenti! Una volta sono riuscita a trascinare con me pure un folto gruppo di turisti di più nazionalità! Uno spasso!🤣

  5. Sono stata diverse volte a Parigi ma, per fortuna direi, non sono mai incappata in una di queste truffe. Ora che conosco i trucchetti saprò riconoscere i truffatori, semmai dovessi tornare in città.

  6. Ma sai che pur frequentando Parigi e la Francia in generale, non mi è mai capitata nessuna di queste tentate truffe? Quella del braccialettino mi è successa a Lisbona ma avevo capito subito e mi sono svicolata anche in modo maleducato. Forse sono stata solo fortunata comunque bisogna stare sempre attentissimi nelle grandi città

    1. Noi siamo incappati solo nella truffa del braccialetto a Montmartre, era il nostro primo viaggio e quindi eravamo ancora alle prime armi. Ne ho sentite però tantissime su queste piccole frodi nelle grandi capitali che ormai faccio attenzione a qualsiasi cosa!

  7. Sai che in questi giorni sto proprio guardando online per comprare una di quelle cordicelle per il cellulare? Ho visto qualche video su YouTube poco tempo fa, e pare che lo scippo dei cellulari in strada sia sempre più comune in città come Londra e Barcellona.
    Anni fa i miei genitori sono stati a Parigi e una “gentile” vecchietta si è avvicinata a mio padre chiedendogli se l’anello che aveva trovato a terra fosse suo. Lui stava per cascarci ma per fortuna mia mamma è intervenuta scongiurando il peggio!

    1. Purtroppo il rating degli scippi è in costante aumento. Io ho preso la cordicella principalmente per il mio viaggio a Roma. Anche per il viaggio a Maiorca l’ho portata con me, è stata utilissima per quando ero in Vespa e tenevo il telefono in mano per usare Google Maps.

      Meno male che tua mamma ha subito capito il raggiro!!

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