Vita da Expat

Dodici cose da sapere prima di trasferirsi a Londra

Trasferirsi a Londra era il sogno che condividevo con una mia amica da ragazzina. Ho sempre voluto vedere con i miei occhi la capitale inglese. E non solo vederla, viverla. Ero affascinata dalla lingua inglese così musicale e dagli scenari completamente diversi da quelli a cui poteva essere abituata una ragazza di provincia.

Quando misi piede a Londra la prima volta, con un biglietto di sola andata, mi sono sentita nel posto giusto al momento giusto. Avevo finalmente trovato il mio posto nel mondo e mai mi sarei sognata di andare a vivere da un’altra parte. Ma si sa, le cose cambiano; la vita è inaspettata e spesso quello che immaginiamo non rispecchia la realtà. Soprattutto quando non sai davvero cosa aspettarti.

Qui di seguito vi riporto dodici cose che avrei voluto sapere prima di trasferirmi a Londra. Sei negative e sei positive, perché è vero che non è oro tutto quel che luccica ma non tutto è da buttare!

Gli aspetti negativi che non ti aspetti prima di trasferirsi a Londra

Photo by Jack Finnigan on Unsplash

Smontare i sogni agli altri non è nel mio stile. Eppure devo avvertirvi, ci vogliono le balls per mollare tutto e trasferirsi in un altro paese. Qualcuno lo chiamerebbe coraggio. Io lo definisco un salto ne vuoto dove sei solo. Tutto è nuovo, non conosci nessuno, i modi di fare sono diversi ma anche la lingua, la burocrazia… Ci vuole tempo per abituarsi ad un nuovo territorio. Tuttavia mi piacerebbe aiutare chi decide di trasferirsi a Londra per la prima volta così da sapere cosa aspettarsi.

Il vostro inglese scolastico non servirà a molto

Il livello di inglese che si impara nelle scuole italiane non è male, anzi. Diventiamo dei geni in grammatica e potremmo vincere le gare di spelling. Gli anglosassoni invece no, non hanno idea di come si scrivano le parole. Fun fact: a lavoro quando serve correggere un testo, chiedono a me che sono straniera di fare la revisione.

Tuttavia nel parlato noi italiani non solo siamo riconoscibili dal nostro fortissimo accento, ma anche perché usiamo parole o troppo semplici o troppo complicate per gli inglesi stessi. Senza contare che non siamo abituati all’ascolto dell’accento british. Infatti moltissime delle serie tv o film che potremmo guardare in lingua sono americani e quindi con un accento diverso e più comprensibile.

In più anche le parole sono diverse tra british english e american english. Senza contare lo slang british che sembra una lingua a parte. Ad esempio quanti di voi sanno cos’è una fag? Cosa vuol dire se qualcuno è definito dodgy? Oppure essere knackeredSoluzioni: Fag = sigaretta; dodgy = sospetto; knackered = esausto. (Potrei scrivere un articolo a parte su questo se voi foste interessati!)

Infine quando vi chiedono how are you o you alright, quindi “come stai, tutto bene?”, non prendetevi la briga di rispondere per davvero che tanto non gli interessa. In realtà è un modo di salutare e non di sapere come state.

Le case sono tutte troppo care o malandate

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Paese che vai, prezzi che trovi. Chiunque sia stato a Londra potrà confermare come sia una delle capitali più care in Europa. Soprattutto quando si tratta di alloggi. Mentre gli hotel sono quasi sempre puliti e comodi, non posso dire lo stesso delle case.

Ci sono un sacco di storie horror dietro tutte le stanze di case condivise che potrei raccontarvi io o altri expat. Quindi scordatevi le case perfette di Notting Hill o Chelsea. No, le stanze in affitto che troverete all’inizio saranno spesso piccole, carissime e vecchie. Spesso la muffa farà capolino alle pareti, e no, non siete stati voi. Probabilmente era stata pitturata con molti strati pur di non farla vedere al momento di farvi vedere la camera. Scordatevi poi le prese in bagno! Sono un sacrilegio alla loro health and saferty way of life. O, sempre in bagno, le finestre che sono quasi un miraggio. Preferiscono le ventole al soffitto. Un capitolo a parte dovrebbe appartenere ai coinquilini, perché in case condivise troverete sempre l’altro straniero con cui non andrete d’accordo o che non fa mai le pulizie.

Se volete un appartamento vostro, ridimensionate i vostri sogni. I prezzi saranno dei salassi. Se volete spendere meno dovrete uscire fuori le zone centrali, ma spenderete di più in metro. E poi dovrete pagare le bollette per conto vostro. Quindi il prezzo alla fine sale così tanto che rinuncerete. La via d’uscita c’è: adattarvi o trasferirvi ogni sei mesi sperando in una casa migliore.

Ragni e topi, i vostri nuovi animali domestici

Parlando di case, non posso fare a meno di presentarvi i vostri nuovi animaletti. E sì, perché mica penserete che bastasse la muffa e i coinquilini difficili. No, cari miei, dovete pure beccarvi i ragni che sono ad ogni angolo delle pareti e i topi.

Londra e topi è un connubio imprescindibile. Li vedrete ovunque: in metro, nei parchi, a Leicester Square. Oh sì, sapete la piazza con il piccolo giardino, di fronte al cinema Odeon? Un vero covo di roditori. Si intrufolano ovunque, soprattutto nelle case. Alla fine farete la conoscenza ravvicinata con uno di essi mentre state per aprire la porta della cucina e loro saltellano allegramente sul pavimento. Non importa che voi puliate ogni giorno, la spazzatura venga portata fuori regolarmente e seguite qualsiasi norma igienica, loro ci saranno.

Oh, ma non preoccupatevi se volete un animale domestico più grande. Potete sempre adottare una delle volpi o delle lepri che si aggirano di notte e notte nei giardini delle case, soprattutto nel Nord di Londra, a partire dalla zona 3.

Il sistema sanitario si basa sul paracetamolo

Ammettiamolo, da quando c’è stata la pandemia del Covid-19, gli italiani non possono che essere orgogliosi del loro settore medico. Vorrei poter dire lo stesso di quello britannico.

Se in patria sono abituata ad avere un solo dottore, se appena sto male mi faccio subito visitare e minimo mi prescrivono antibiotico e tre esami di accertamenti, qui è tutto il contrario. Ci si iscrive in una clinica, poi ogni volta che hai un problema, ti trovi un infermiere diverso. Lui ti chiede domande molto basiche sul tuo problema e poi decide se hai davvero bisogno di un medico o meno. Spesso prevale quel “meno”. Io ho visto un dottore solo una volta in sei anni che sono nel Regno Unito e solo perché avevo gli orecchioni.

In più in Italia noi andiamo in pronto soccorso ad ogni minimo problema quando le ore di visita del nostro medico curante sono finite. Qui è inutile andare. Ti diranno di chiamare il numero verde e aspettare una loro chiamata appena un dottore si libera. Cosa perfettamente inutile perché non possono effettivamente vedere nè visitare il paziente.

Spesso la cura prescritta è il paracetamolo. Sei allergico? Ibuprofene. Sei allergico anche a quello? Vedrai il panico nei loro occhi.

La solitudine è dietro l’angolo

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Alzi la mano chi si è sentito solo almeno una volta nella vita adulta. Lasciato il nido, impariamo a camminare sulle nostre gambe e sbrigare tutto con le nostre forze. I primi mesi sono duri. Ci si abitua ad una routine fatta solo per una persona sola: voi stessi. E non importa quanta distanza c’è tra voi e i vostri cari, se avete iniziato a fare amicizia con qualcuno o che vi sentiate comunque fortunati di farcela. Prima o poi arriverà quel momento buio in cui quel trasferimento vi sembrerà un errore.

Vi prometto che passa, ci vuole del tempo ma passa. E ci saranno sempre quei momenti di buio ma fanno parte della vita. Vivetelo come un momento di crescita personale ed andrà tutto bene.

Difficilmente avrai un equilibrio tra lavoro e vita sociale

L’ho già detto che Londra è cara e frenetica, vero? Voglio anche aggiungere che per pagare affitto, bollette, cibo, mezzi di trasporto e magari anche qualcosina per voi come sfizio, bisogna lavorare. Molto. Tantissime ore in cui verrete sfruttati, soprattutto i primi mesi e se fate lavori che non comprendano salari alti ed orari normali.

Il vostro tempo sarà diviso quindi fra metro, posto di lavoro e il vostro letto. Sarete troppo stanchi nei vostri giorni liberi per fare qualsiasi cosa. E quando avrete voglia di uscire, magari stare con gli amici, a fine giornata vi chiederete come siate riusciti a spendere tutte quelle sterline senza far poi molto. Ah, e dimenticatevi di riuscire a mettere soldi da parte: utopia pura.

Trasferirsi a Londra: gli aspetti positivi che tutti vorrebbero

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Spero proprio di non avervi scoraggiato con i punti negativi del trasferirsi a Londra. Non era quello il mio intento. Ci sono buonissime opportunità in una capitale così grande. E soprattutto non ci si annoia mai. Ci sarà sempre qualcosa da fare, vedere, conoscere.

Diventa quasi un percorso mentale non solo alla scoperta di Londra ma anche di sé stessi. Perché sì, essere expat è anche cambiare, allargare gli orizzonti. Diventare un tutt’uno con quella pentola multiculturale che è la città stessa. Abbattere pregiudizi e barriere e non si rimarrà le stesse persone di quando si è preso il primo aereo.

Dopotutto se alla fine tanti expat rimangono, ci sarà un motivo o due o sei, come i punti positivi che vi illustro sotto.

La burocrazia esiste ed è anche veloce

Trasferirsi a Londra, a livello burocratico può essere una giostra i primi tempi. Prendi l’appuntamento per il NIN, quello per il conto bancario, firma il tuo primo contratto di lavoro all’estero… Però quanto è facile e veloce? Il numero di previdenza sociale lo confermano, via posta, in meno di due settimane. Il conto te lo aprono subito se hanno tutte le credenziali a posto. Nessuna attesa snervante, nessuna telefonata per capire se stanno facendo il loro lavoro; nessuna capatina agli uffici per riuscire a velocizzare le pratiche per iniziare a mettersi in moto nel mondo del lavoro. Easy peasy, come direbbero gli inglesi.

Il lavoro viene retribuito fino ad ogni singolo penny e gli stipendi sono adeguati

Lo ripeto ancora una volta: Londra è cara. Viverci non è una walk in the park, non è una passeggiata. Gli affitti sono alti, i mezzi pubblici costano, avere una sorta di vita sociale è un salasso. Eppure lo stipendio è adeguato se sei disposto a fare qualche sacrificio e a vivere modestamente.

In più il lavoro viene retribuito in base alle ore che si fanno. Gli straordinari? In alcuni posti di lavoro te li pagano il doppio della paga normale. Un incentivo, sicuramente.

In più trovare lavoro è facile all’inizio se ci si adatta a qualsiasi cosa. Si migliora la lingua, si viene a contatto con il pubblico e diventa una rampa di lancio per poi cercare qualcosa di più su misura alle proprie competenze.

Il vostro vero documento d’identità è il passaporto

Provate a porgere una carta d’identità italiana a chiunque, soprattutto quella cartacea. La guarderanno come fosse carta straccia. Molto facile da replicare ai loro occhi. La accettano se hai solo quella come documento d’identità. Ma cosa apre davvero le porte è il passaporto.

Certo portarvelo dietro non è la cosa migliore e in alternativa la vostra patente andrà più che bene nei club, pub e supermercati (sempre se sembrate più giovani di 21 anni). Io che ad esempio non ho la patente, quando so che devo uscire con gli amici o compare una bottiglia di vino, so che dovrò portare il mio passaporto in giro. C’è sempre qualcuno che mi chiederà un documento perché, rispetto alle ragazzine inglesi più piccole o le mie coetanee sempre british, io sembro una ragazzina di tra i 23 e 17 anni. Ne ho invece quasi 30 e quando lo leggono, mi chiedono pure scusa. Se prima me la prendevo, ora ringrazio!

La qualità del cibo non è scarsa

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Sfatiamo il mito che la cucina british non sia buona. Togliamo anche il falso preconcetto che sia solo fish & chips. Una volta aperta la mente, vi si aprirà un mondo. I sapori sono diversi rispetto a quelli italiani. Più ricchi; fanno uso di burro e panna come se piovesse in alcune pietanze. Eppure hanno un gusto delicato e gustoso allo stesso tempo.

Sheperd’s Pie, cornish pastry, english breakfast, avocado toast, sunday roast, afternoon tea (in foto), scones… Sono solo alcuni dei piatti che potrete mangiare nel Regno Unito. Tutti buonissimi e a prezzi ridotti!

L’assenza di giudizio e il rispetto reciproco

Abitare in Sicilia per ventiquattro anni ha modellato il mio modo di pensare. Trasferirmi a Londra lo ha cambiato radicalmente. Il giudizio e come gli altri mi potessero percepire è stato sempre un grosso problema, un’ansia costante in Italia. Non sono mai stata un modello standard né come aspetto fisico né a livello mentale. Ero sempre un po’ fuori dagli schemi per il classico siciliano tipo. A Londra invece andavo bene. Così com’ero. Ho imparato ad accettarmi ed amarmi.

Trasferirsi a Londra vuol dire aprirsi alla multiculturalità di un popolo che andrà ben oltre il colore della pelle o il genere di una persona. Oltre ai vestiti, oltre al colore dei capelli. Qui nessuno guarderà una signora anziana con i capelli rosa e gli occhiali da diva. Nessuno presterà attenzione se due ragazzi o due ragazze si tengono per mano. Magari saranno esempi stupidi ma per come sono cresciuta, non lo sono affatto. In Sicilia, qualsiasi cosa fai, hai gli occhi puntati addosso. Qui no. Sotto il mio punto di vista è un grandissimo punto a favore della capitale inglese.

Londra non dorme mai

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Infine non potevo non includere una verità universalmente riconosciuta: Londra never sleeps. Non importa che voi siate super mattinieri o animali notturni, Londra sarà sempre sveglia e pronta ad accogliervi. Le sue luci non smettono mai di illuminare tutto. I bus continuano le loro corse per tutte le ventiquattro ore, sette giorni su sette.

Vi serve qualcosa alle 4 del mattino? Basta scendere da casa e trovare un off license aperto, o addirittura un grande supermercato aperto h24. Volete fare una gita alle 2 di notte? Prendete un bus e girate la città, non sarete i soli. (Tratto da una storia vera.)

 

Sono partita da sprovveduta, senza fare ricerche. Senza sapere cosa mi avrebbe riservato quel paese che mi avrebbe adottata di lì a poco. Forse se avessi avuto modo di sapere alcune cose prima, avrei fatto scelte differenti. O forse avrei fatto il mio percorso senza cambiare una virgola, perchè dopotutto ogni esperienza serve come lezione per imparare qualcosa.

Trasferirsi a Londra: 12 cose da sapere prima di farlo

38 pensieri su “Dodici cose da sapere prima di trasferirsi a Londra”

  1. Mi sono trasferita da pochi mesi in Olanda e ho trovato tantissimi punti in comune con la vostra esperienza a Londra. Credo che buona parte di questi pro e contro siano applicabili soprattutto ai paesi europei piu’ nordici, quando li si confronta con l’Italia.
    Mi ha fatto molto sorridere il punto sui topi: la mia prima casa qui aveva una finestra che affacciava sul tetto, non vi dico quanti nuovi amici 🙂

    1. Credo proprio di sì, sono molto differenti da ciò a cui siamo abituati in Italia, di sicuro non ho mai visto così tanti roditori come a Londra, non mi aspettavo che pure in Olanda fosse pieno!

  2. londra è la città che amo di più al mondo; ma non penserei mai di traferirmi lì perchè è troppo grande e caotica per me, io preferisco abitare in città piccole e a misura d’uomo!

  3. Questo articolo mi ha molto incuriosita! Non pensavo che trasferirsi a Londra potesse avere tanti aspetti negativi, l’ho sempre vista come una sorta di “paese dei balocchi” europeo.

  4. Quante informazioni utili, ovviamente ogni paese ha i suoi pro e contro. Londra la visiterei volentieri ma penso che non faccia al caso per me, sono più per l’Irlanda.

  5. Io a Londra mi ci trasferirei molto volentieri a prescindere da tutti gli aspetti negativi…. incluso i ragni e i topi che non amo assolutamente

  6. Non è nelle mie previsioni trasferirmi a Londra ma una volta almeno lo abbiamo sognato tutti ecco questo articolo è utile per farci tornare con i piedi per terra.

  7. Come sempre i tuoi post sono interessanti e piacevoli da leggere. Gli aspetti negativi di Londra li conoscevo, anche se sono sempre andata da turista e ho visto che è cara come città. Cara anche per me che abito a Milano, città comunque più cara rispetto ad altre in Italia, dove vi sono molte situazioni simili. I topi per fortuna no, ma non si sa mai. Mi piace l’idea di una città che non dorme mai, e in questo devo dire che Milano si è adeguata, Tram e autobus vanno tutta la notte, c’è un bus notturno per chi ama frequentare locali e il supermercato vicino a casa mia è aperto giorno e notte, 24 ore al giorno 7 giorni su 7. E una volta che ci sono entrata dopo mezzanotte c’era gente che faceva la spesa. Manca il ristorante per mangiare anche di notte questo si. Non hai parlato di un aspetto: come sono i londinesi? Si riesce a fare amicizia? Nei locali entri senza difficoltà? Il loro atteggiamento verso di te straniero, è antipatico, indifferente o simpatico? Mi piacerebbe saperlo.

    1. Ciao Valentina, grazie mille per il commento e le domande. I londinesi in realtà sono molto simpatici ed abituati a turisti stranieri da tutte le parti del mondo. In un pub come nei locali riesci a fare amicizia velocemente e a parte chiedere un documento di identità, entri facilmente ovunque. Spero di aver riposto a tutte le tue curiosità. 🙂

  8. ok ok mi hai convinta, non mi trasferirò mai a Londra! Scherzi a parte, ho visitato Londra più volte da “turista” ma non mi sono accorta di certi aspetti. Vedendola da fuori non puoi capire. Ad ogni modo, per ora rimango nella tua bellissima Italia e forse l’anno prossimo ritorno in Portogallo. 😉

    1. Ahahahah dai, ci sono anche aspetti positivi considerevoli però! Sicuramente “viverla” da turista è molto diverso. Ti invidio il ritorno in Portogallo!

  9. Vivo in Scozia ma concordo su tutto, da noi sono vere molte cose che dici (topi e appartamenti meh) ma la qualita’ della vita mi sembra piu’ alta, la vita piu’ rilassata. Pero’ Londra meravigliosa!

    1. Mi sono trasferita in Galles tre anni fa e concordo che la qualità della vita migliora nettamente una volta usciti da Londra!

  10. Apprezzo molto la tua sincerità nell’ammettere che questa scelta possa trovare effetti negativi, magari trascurabili ma da prendere in considerazione.

  11. Grazie per aver descritto cosi bene i pro e i contro di vivere a Londra. Ne terrò conto dovesse capitare… mi sfiori l’idea.

  12. Ho scoperto la triste realtà sulla domanda How are you quando sono andata negli USA la prima volta 😀 e anche per questo leggo tutto ciò che riguarda le differenze tra Paesi con molto interesse. Sarà uno dei motivi per cui amo così tanto viaggiare??

    1. Sicuramente! Anch’io trovo sempre interessanti le curiosità sugli altri paesi o sulle parole e i gesti usati che spesso hanno un significato completamente diverso rispetto ai nostri!!

  13. non sempre è facile affrontare un percorso come il tuo, hai proprio ragione, quando ci si trasferisce in una città come Londra, per il primo periodo le cose non sono semplicissime ma bisogna saper aspettare. Quando ci si ambienta sentiremo come se fossimo a casa da sempre

  14. Un bell’articolo che descrive in modo completo i lati positivi e negativi di trasferirsi in a Londra. Non é nei miei piani, ma l’ho trovato estremamente interessante.

  15. Credo che siano dei consigli molto importanti
    li avrei dovuti conoscere qualche anno fa quando mi sono trasferita per alcuni mesi

  16. Adoro Londra e ti ringrazio per aver specificato il tutto in questo articolo. È sempre bene informarsi prima.

    1. Se posso aiutare anche solo un’altra persona che sta pensando di trasferirsi, è un piacere!

  17. Ammetto di non aver mai preso in considerazione in vita mia l’idea di trasferirmi all’estero, ma sicuramente mi hai tolto tante curiosità sopratutto legate ad una città come Londra. Mi ha fatto piacere leggere perchè molte cose che credevo vere non lo sono…

    1. A volte si ha una visione di una città molto diversa di quella che poi è, sia in negativo che in positivo

    1. Decisamente, tantissimi sacrifici non vengono visti. Alcuni contro non si conoscono ma c’è anche del buono 🙂

  18. Quello di vivere a Londra è stato per anni il mio sogno, poi non l’ho realizzato. Ci vado appena posso in questa città, che non è la stessa cosa che viverci, ovviamente, ma è uno dei posti che amo di più al mondo. Insomma, se dovessi trasferirmi all’estero sceglierei proprio Londra.
    Mi ritrovo molto su quello che dici a proposito del fatto che a Londra non vieni giudicato ed è una delle cose che ho apprezzato maggiormente già la prima volta che ci sono stata: sono cresciuta in Piemonte, lontano dalla Sicilia, ma la mentalità che descrivi mi sembra molto simile a quella che c’è anche qui dalle mie parti ????

    1. Sai che ho letto da pochissimo un post dove davano consigli sull’Italia e dicevano ai turisti di non preoccuparsi se gli italiani fissano, è un loro tratto distintivo. E io lì a leggere e vergognarmi perché non dovrebbe esserlo, è solo maleducazione, sigh.

  19. Beh sicuramente quando ci si trasferisce in un altro paese completamente diverso si attraversa un periodo di adattamento più o meno lungo…Londra comunque è molto bella e può regalare tantissime opportunità

    1. Non metto in dubbio che possa regalare buone opportunità ma come in tutte le cose ci sono pro e contro 🙂

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