Vita da Expat

Le tradizioni natalizie da expat italiana in UK

Vivere Natale senza la propria famiglia accanto non è facile, soprattutto quando si vive in un paese straniero ed ancora non si hanno molti amici. Ricordo ancora la mia prima vigilia a Londra, piangendo non appena chiusa la videochiamata in famiglia. Mi mancava terribilmente quell’atmosfera che ho riprovato a ricreare con mia cugina, qualche amico e Marco conosciuto da pochissimo.

Negli anni, le cose sono cambiate. Diversa città, un gruppo di amici consolidati, la famiglia di mio marito a poche ore di distanza in macchina. Lo spirito festivo è decisamente migliorato e con il tempo abbiamo dato vita alle nostre personali tradizioni natalizie da expat italiani in UK in un miscuglio tra quelle italiane e britanniche riadattato alle nostre preferenze.

L’albero di Natale e le prime decorazioni

Tradizioni natalizie da expat: l'albero di Natale

L’aria di festa in casa nostra inizia ancora prima dell’inizio di novembre. Non aspettiamo neanche che finisca Halloween e che i negozi facciamo il cambio di decorazioni, che noi abbiamo già tirato fuori l’albero, le lucine, ninnoli e palle di Natale.

Durante il lockdown, per portare un po’ di felicità in più, abbiamo fatto l’albero il 27 ottobre. Quest’anno abbiamo aspettato il 1° Novembre, sono progressi. Sappiamo che la gente ci prende per pazzi, ma amiamo troppo questa piccola tradizione dove ci prendiamo tutto il pomeriggio per noi, mettiamo su le canzoni di Natale di Disneyland, i nostri cappelli comprati al parco divertimenti e montiamo l’albero insieme. Ramo per ramo, apriamo tutto fino alla punta e poi iniziamo a districare la matassa delle lucine bianche così da iniziare ad abbellire l’albero. Accendiamo e valutiamo se fare le modifiche prima di completarlo con i vari ninnoli, tra cui alcuni a tema viaggio.

Finito l’albero, passiamo ad un angolino della libreria dove esibiamo il nostro piccolo presepe con solo la natività. Infatti, nel Regno Unito non si usa fare il presepe e difficilmente si trova in commercio. Tanto che noi lo comprammo alle Galeries Lafayette durante il nostro viaggio a Parigi nel 2019. Il presepe, al momento è completato con delle casette natalizie, anche se speriamo di crearne uno giusto quando avremo comprato casa.

Infine, tocca alle nostre calze per la Befana, anche se nel Regno Unito non sanno neanche chi sia la strega dal naso adunco che cavalca una scopa.

L’aria di festa

Tradizioni natalizie da expat: lo spirito natalizio con i mercatini di natale e le luminari

Come dicevo, una volta finito Halloween, le città del Regno Unito cambiano subito tono e spuntano i primi festoni natalizi sulle vetrate dei negozi. I primi alberi fanno capolino nelle gallerie coperte, i tacchini si trovano il proprio spazio nei freezer dei supermercati e Mariah Carey la si sente ovunque.

A metà novembre, le prime luminari vengono accese così come aprono le prime capanne di legno per i mercatini di Natale. L’odore di mulled wine, il vino caldo aromatizzato all’arancia, anice e chiodi di garofano, si sparge mentre la notte cala sempre più presto durante il rigido inverno. Se però non amate il vin brulè, non disperate perché la cioccolata calda va per la maggiore, anche quella in versione alcolica con il Baileys.

Questa è anche la stagione delle deliziose crêpe allo sciroppo di limone e zucchero a velo, o le più classiche alla nutella. Non spaventatevi però se alcuni le vendono come pancake, infatti i britannici non le chiamano con il loro nome francese, creando una diatriba linguistica non indifferente. Indipendentemente dal loro nome, almeno una volta vanno prese mentre giriamo per mercatini o quando si è al Winter Wonderland, il parco natalizio che ogni città vanta.

Tradizioni natalizie da expat in UK: la Christmas jumper

Il secondo venerdì di dicembre è la giornata del maglione natalizio. Avete presente quei maglioni con la renna ed un pon-pon per naso? O quelli che riportano la citazione di Mamma ho perso l’aereo “Merry Christmas ya filthy animal”? O semplicemente quelli di Bridget Jones? Sono reali e tutti i britannici li indossano con orgoglio sia per il girono dedicato che per i giorni a venire fino a Natale.

Si trovano di tutti i tipi nei negozi e anche io e Marco abbiamo i nostri. A differenza di molti però non ne aggiungiamo uno ogni anno alla nostra collezione. Ne abbiamo un paio che risalgono alla prima volta che abbiamo sentito di questa giornata nel 2015. Lui ha proprio quello con la renna dal naso a pon-pon mentre sul mio c’è stampato un omino di pan di zenzero! Li indossiamo sia per la giornata apposita sia che per feste di lavoro e per Natale.

Il Black Friday per i regali

Tradizioni natalizie da expat: il black friday per i regali di Natale

Dovete sapere che alcuni iniziano a pensare ai regali di Natale già da settembre. È un modo di risparmiare con i saldi di fine stagione estiva e tamponare le spese, dilazionandole durante tutto l’autunno anziché ritrovarsi a spendere centinai di sterline tutte durante dicembre.

Purtroppo, noi non siamo così previdenti ma per fortuna ci viene incontro il Black Friday. Solitamente accade l’ultima settimana di novembre e molte compagnie danno il via a sconti abbastanza convenienti da poterne approfittare. Questo è il momento migliore per riempire lo spazio sotto l’albero di Natale con gli acquisti per familiari e amici e riuscire a risparmiare qualcosina.

Tradizioni natalizie da expat: the office edition

Qualsiasi posto di lavoro avrà il suo albero di Natale all’ingresso, i festoni e, se siete fortunati, anche le canzoni a tema che vi risuoneranno nelle orecchie fino ad odiarle. Ho lavorato in posti dove avevo tutto questo ed in altri dove lo spirito natalizio era sotto le scarpe, ma una cosa che non mancava mai era lo staff party.

La compagnia paga per la cena dei dipendenti e spesso anche per un paio di drink a persona, affinché la gente si diverta una sera. A volte si prenota una sala più hotel, altre solo il ristorante a buffet della città, altre ancora una cena a tema.

Tutte hanno però una cosa in comune: il menù natalizio. Pigs in blankets (mini-wurstel avvolti in pasta frolla), zuppe e cocktail di gamberi sono solitamente le scelte per gli antipasti; arrosto di agnello o manzo o petto di pollo accompagnati da broccoli, patate, carote e affogati nella gravy come portata principale. Alla fine de pasto un dolce a scelta e poi ci si ubriaca per bene, come solo i britannici sanno fare. A parte la parte dell’alcool, in realtà è una cosa carina da fare. Ho sempre partecipato a cene di lavoro più intime con solo il mio team ed è sicuramente un’occasione per conoscersi meglio e passare una bella serata tutti insieme.

Volentieri, si sceglie anche di partecipare al Secret Santa. A sorte si pesca il nome di una persona alla quale fare un regalo. Solitamente il budget è una decina di sterline e vale qualsiasi regalo. L’anno scorso sono stata parecchio fortunata e ho avuto in regalo delle bath bomb di Lush. L’unica cosa che ancora non avevo mai ricevuto erano le cartoline di Natale lasciate sulla scrivania dai colleghi, ma quest’anno mi sono preparata ed anche io lascerò i miei auguri su carta!

Il nostro Natale da italiani in UK

Purtroppo, continuiamo a non poter festeggiare l’Immacolata, visto che non è una festa britannica o a mangiare il pandoro o panettone perché non ne andiamo pazzi ma oltre ad adottare tutte le già citate tradizioni del nostro paese di residenza, ne abbiamo conservato alcune tutte italiane.

Il presepe, per esempio, anche se come accennato speriamo di ampliarlo prossimamente o i regali da aprire alla mezzanotte della Vigilia. Infatti, in entrambe le nostre famiglie, non si aspetta la mattina di Natale per scartare i pacchi sotto l’albero ma, a turno, si aprono i propri doni la sera prima. Ovviamente anche il menù è rimasto rigorosamente italiano. Tartine ed antipasti per sfamare un esercito e tortellini in brodo il 24 Dicembre sono tradizione di entrambe le nostre famiglie, il resto della cena dipende se siamo a casa dei miei suoceri o a casa nostra. Nel secondo caso, cuciniamo anche le lenticchie con la salsiccia, che si dice portino soldi. Le stesse cose si rimangiano poi la sera di San Silvestro.

Il 25 Dicembre invece prevede la rimanenza delle tartine della sera prima, le uova tonnate, un risotto o le lasagne al forno, un arrosto come secondo con vari contorni vegetali e qualche dolce.

Poi, non mancano mai le videochiamate con la famiglia. Passando il Natale in diverse città, la cosa migliore per sentirci vicini e scambiarci gli auguri quando non riusciamo ad essere con una o l’altra delle nostre famiglie è aprire whatsapp e fare una videochiamata di gruppo per salutare tutti, scambiarsi notizie su regali ricevuti, su cosa si è mangiato e con chi si passano le feste. Il nostro è spesso un Friendmas, un Natale passato con gli amici, anche se negli ultimi due anni siamo stati fortunati. L’anno scorso l’abbiamo passato con i miei suoceri e quest’anno faremo il bis, mentre i miei arriveranno a Santo Stefano. Anche questa è una festa che nel Regno Unito non esiste e segna invece l’inizio dei saldi, conosciuta come Boxing Day.

Quali sono invece le vostre tradizioni natalizie a cui non rinuncereste mai? E quali vi piacerebbe adottare?

Rubrica “Life Abroad”

Lost Wanderer

veronica

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21 pensieri su “Le tradizioni natalizie da expat italiana in UK”

  1. Sono passata per Londra poco prima del 31 ottobre ed effettivamente già c’erano i primi alberi e le prime decorazioni natalizie! A me piace molto fare l’albero, ma da quando ho il gatto ho dovuto rinunciare per non vederlo distrutto. Una tradizione che ho è quella di comprare una decorazione durante ogni viaggio all’estero, sono riuscita a trovarle anche ad agosto.

  2. Mamma mia, l’albero di Natale già a novembre o addirittura a fine ottobre, che ansia!!! :))) Io ammetto di essere una perenne ritardataria, ancora non l’ho fatto, magari ci riesco questo sabato che danno pioggia. E ovviamente il presepe, che non può mai mancare. Però poi l’albero lo tengo parecchio, almeno tutto gennaio! 😉

  3. Credo che il periodo di Natale sia il più duro per chi è expat, perché manca sicuramente tutta quella atmosfera famigliare tipica di queste feste. Per quanto riguarda la tradizione che amo di più sicuramente è quella di indossare i tipici maglioni di Natale: io li amo e li indosso con orgoglio al lavoro e in molti mi scambiano per un’alunna per questo, non che mi dispiaccia 😉

    1. I primi anni sono i più difficili, decisamente, ma una volta che si crea una seconda famiglia nel paese d’adozione, le cose finalmente cambiano e torna lo spirito natalizio!

  4. Vivere da Exapat deve essere veramente una cosa meravigliosa, soprattutto quando si uniscono le tradizioni di due Paesi diversi! Pur non vivendo in Grecia, purtroppo, io comunque porto in casa mia anche le tradizioni elleniche

  5. Quando si vive all’estero, credo che ci siano delle tradizioni che si possono comunque tenere vive; ma la lontananza dalla famigli credo che sia comunque un peso!

  6. Stupendi i maglioni natalizi! Io ne ho comprati un paio a Dublino, per me e un mio caro amico che ha la stessa passione. Qui sono introvabili, mentre nel Regno Unito è una vera tradizione…che mi piace un sacco!

  7. Tante tradizioni natalizie britanniche sono entrate nell’uso corrente però è giusto mantenere le proprie per rivivere le tradizioni personali, capisco bene il vostro bel Natale

  8. Lo staff party infatti esiste anche in Irlanda e a Malta, proprio così come tu lo hai descritto. Ormai in Italia è arrivata la tradizione dei pranzi e delle cene di Natale già da un po’ , che seguono modalità canoniche all’italiana. L’anno scorso anche io mi sono convertita al Christmas jumper, la trovo una tradizione davvero divertente .

    1. Indossare il christmas jumper è una delle cose che mi mettono più allegria! Gli staff party italiani li immagino con molto meno alcool però ahaha

  9. Ho trascorso due natali lontano da casa e capisco la sensazione. Sabato parto e non voglio sapere niente…Covid, scioperi … niente. Per mio marito decorazioni e albero di Natale si devono tirar fuori solo l’8 dicembre, quindi ho mantenuto le mini zucche sul tavolo fino al 30 novembre, poi ho iniziato un po’ a decorare casa. È bello avere delle tradizione e prepararsi a celebrare una festività rende le persone più gioiose. In casa sembra sia tutto più bello e spensierato, no?

  10. Io non ho mai amato granchè fare l’albero di Natale a casa dei miei genitori, doveva essere sempre preciso, di un colore predefinito e io che sono “artista” non riuscivo a divertirmi con tutte queste regole. Ora invece che ho il mio albero posso addobbarlo come più mi piace ed essendo, con mio marito dei viaggiatori, andiamo a cercare addobbi in ogni città che visitiamo, tra i più disparati! Questa ora è diventata la nostra tradizione natalizia.

    1. Una volta che si va a vivere da soli o si crea la propria famiglia, si creano sempre nuove tradizioni!

  11. Devo dire di non avere tradizioni natalizie particolari, ma in ogni caso se devo pensare a una cosa alla quale farei fatica a rinunciare, allora direi il pranzo del 25 con i miei genitori, e la cena con gli “avanzi”.
    Mi piace molto la cosa delle Christmas Jumper: per il momento ne ho una che mi ha regalato mio fratello l’anno scorso e mi sa che per quest’anno ne arriverà una nuova, Ma non regge il confronto con le vostre che sono bellissime!

    1. Io vivrei tutto Dicembre con le Christmas Jumper!! Però anche per me il 25 e la cena con gli avanzi sono qualcosa a cui non posso rinunciare

  12. Molto carino il vostro mix di tradizioni italiane e britanniche, però l’albero a inizio novembre… ma come fai a sopportarlo fino all’Epifania?

    1. Per me non è un “sopportare”, anzi, vedere l’albero per quasi tre mesi mi porta una gioia immensa 🙂

  13. Non le vedo molto distanti dalle nostre, anzi. Ma forse siamo noi che ci siamo adattati al loro stile, accendendo ormai le luminarie ai primi di novembre. Ma tant’è…. quando c’è aria di festa non badiamo al calendario!

    1. Diciamo che siamo rimasti molto italiani nella nostre tradizioni e le abbiamo ampliate con qualcosa di britannico!

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