Una delle prime cose che attira in un tour gastronomico in Sicilia sono gli odori. Arance, limoni ed erbe profumate inebriano l’olfatto. Mentre gli occhi si riempiono di colori: il verde dei pistacchi di Bronte, il nero delle olive, il rosso dei pomodori di Pachino, il viola delle melanzane, il bianco del sale di Trapani, l’oro dell’olio di oliva… Potrei continuare ad oltranza creando un arcobaleno infinito vivace e brillante. Un misto di ingredienti che creano una sinfonia di sapori e deliziano il palato di chi assaggia le specialità siciliane durante il suo passaggio in questa isola selvaggia e bellissima.
Quindi dopo avervi introdotto allo street food siculo, non potevo che continuare questo percorso culinario. Un tour tra antipasti, primi piatti e specialità che vi lasceranno l’acquolina in bocca. Vi consiglierò anche dove mangiare alcune di queste specialità. Alcuni li ho provati personalmente e secondo me offrono il miglior prodotto; altri mi sono stati consigliati da amici e parenti. Siete pronti a partire?
Tour gastronomico della Sicilia: da dove cominciare?
Ognuno ha le proprie preferenze quando si tratta di cibo. Ci sono gli amanti delle insalate a cui sicuramente consiglierei una ricca insalata pantesca che, a differenza del nome, è un piatto completo. Tipica di Pantelleria, bastano pochi ingredienti per riempire gli occhi e lo stomaco: patate bollite, pomodori, cipolla rossa, capperi di Pantelleria, olive, origano, olio di oliva e per finire lo sgombro sott’olio. Una ricetta fresca, estiva e veloce.
Dove mangiarla: Con lo splendido sfondo che sa offrire la trattoria U’ Trattu, situata in via Gabriele 2, Contrada Rekale, gustarvi i piatti tradizionali panteschi sarà un’esperienza unica.
A chi invece ha il palato sopraffino, magari con un’amore per la cucina francese non potrei che consigliare i Babbaluci. Altro non sono che le escargot; le lumache. Raccolte nelle campagne siciliane, vengono portate a casa, pulite, bollite e condite con un soffritto di aglio, olio e prezzemolo. Una bontà per chi le adora. Difficilmente le troverete nei ristoranti o trattorie. Forse solo in qualche agriturismo ma la cosa migliore è raccoglierle e cucinarle da sé se avete una cucina a disposizione.
Due piccoli assaggi per abituare il palato alle delizie che questo tour gastronomico della Sicilia vi riserva. Il tutto a base di ortaggi, pesce e gli immancabili carboidrati. Come noterete, un filo logico non c’è in questo giro della Sicilia. Passerò dai contorni ai primi piatti, dalle specialità di un determinato posto ai piatti unici. Ma vi illustrerò le vere prelibatezze imperdibili per il vostro prossimo viaggio nell’isola.
La regina degli ortaggi: la Melanzana
Proprio da un ortaggio base voglio continuare. La regina della cucina sicula è la melanzana. Nelle case dei siciliani non possono mai mancare. Fritte, grigliate, al forno e ripiene; condite col sugo o di accompagnamento ad altri ingredienti: le melanzane sono il tocco di viola che manca nei piatti già abbastanza colorati che assaggerete. E come non citare la Caponata, per prima? Dove la melanzana, rigorosamente fritta, è al cento di tutto.
Ci sono diverse versioni, a seconda di dove vi trovate nell’isola. Vi propongo quella classica, palermitana, che assieme alle melanzane vede cipolle, olive, salsa di pomodoro, capperi, sedano, sale, aceto e zucchero. In moltissime altre zone, tra cui la mia Trapani, si aggiungono anche i peperoni.
Dove gustarla: Un esplosione di sapori in bocca e una selezione di antipasti misti imperdibile è Ai Cascinari, trattoria nel centro di Palermo. Troverete una caponata che difficilmente scorderete. La trovate in via D’Ossuna, 43.
Rimanendo nella zona di Palermo, non posso che nominarvi le milinciani ammuttunati. Letteralmente melanzane ripiene, sono un piatto povero della tradizione sicula. Si preferiscono le melanzane piccole e tonde che, private del picciolo, vengono incise verticalmente e riempite di caciocavallo, aglio e menta. Fritte e poi ripassate nella salsa di pomodoro, vengono servite come piatto unico nelle tavole palermitane.
Dove gustarle: Le trattorie sono le vostre migliori scelte per i piatti tradizionali. Come la Trattoria Carpaccio, vicinissima al Politeama che vi delizierà con piatti degni delle nonne sicule. È situata in via Libertà, 6.
Melanzane e pasta: connubio perfetto
Parlare di melanzane e non citare i vari piatti dove viene abbinata alla pasta, è quasi sacrilegio. Dopotutto non sarebbe un tour gastronomico della Sicilia senza parlare di primi piatti. La primissima che vi cito è anche la più famosa: la pasta alla norma. Simbolo della città di Catania, è diffusa in tutta l’isola con la sua semplicità. Bastano pochissimi ingredienti: rigatoni, polpa di pomodoro, ricotta, basilico e ovviamente le melanzane fritte. Amata talmente tanto dai siciliani che esiste anche sotto forma di pizza, senza la pasta ovviamente.
Dove gustarla: La scelta del formato di pasta oramai varia da ristorante a ristornate, ma le caserecce alla norma della Trattoria La Pentolaccia, nel cuore di Catania in via Coppola, 28 non le batte nessuno! Pasta fresca, servizio veloce ed impeccabile; un locale che fa sentire come si stesse una domenica in famiglia con la cucina della nonna.
Spostandoci verso Siracusa, possiamo invece assaggiare il sugo alla siracusana. Quasi una rivisitazione più ricca del classico sugo alla norma già illustrato. Cambia il tipo di pasta e si nota l’assenza di ricotta. Vengono scelti infatti i fusilli nella ricetta classica, abbinati ai pomodori, capperi, olive, peperoni, acciughe, basilico e sempre le nostre melanzane viola. E se ancora questo non vi sembra abbastanza, dovete andare fino a Messina per trovare il connubio pasta e melanzane che vi farà saziare con un solo sguardo. Ritorniamo ai rigatoni, conditi con ragù, caciocavallo, polpette, uova sode, piselli, salame e melanzane fritte. Creando la pasta ‘ncasciata, un timballo di pasta cotto nall’u ncacio, alla brace. Prende infatti il nome dal metodo di cottura.
Curiosità: I fan della serie tv tutta italiana e tratta dai romanzi di Camilleri, avranno riconosciuto il nome del timballo messinese. È infatti la pasta preferita dal commissario Montalbano! Solo che viene cotta come una normale pasta al forno anziché da tradizione alla brace.
Non sarebbe un tour gastronomico in Sicilia senza parlare di pesce
Vi prometto che ho finito di parlare di melanzane, probabilmente sarete stufi anche voi. Cosa ci volete fare? Noi Siciliani sfruttiamo gli ortaggi di stagione in mille salse, nel vero senso della parola. Però un altro ingrediente principale della “dieta sicula” è sicuramente il pesce. Avrete notato come le acciughe siano presenti in moltissime ricette già citate. Eppure non ci limitiamo ad usare solo quelle.
Sapevate ad esempio che il gambero rosso di Mazara ha ricevuto il marchio DOP? Un vanto di cui tutti i siciliani vanno fieri e non è difficile notare in molti ristoranti presentare il crostaceo con tutta la dicitura.
Tornando ai piatti poveri, ogni estate non può mancare la grigliata di pesce preceduta dall’insalata di purpu. Il polpo bollito e successivamente raffreddato, viene tagliato in a rondelle e condito con patate bollite, prezzemolo, aglio e olio. Da leccarsi i baffi!
Curiosità: In Sicilia il pesce viene quasi sempre accompagnato dal samurigghio, che potete benissimo fare in casa. Basta emulsionare dell’olio con limone, sale ed origano e condire la vostra pietanza a base di pesce per esaltarne il gusto.
Primi piatti di pesce tipici
Ovviamente non potevano mancare i primi piatti di pasta accompagnati al pesce. Avrete l’imbarazzo della scelta. Il pesce fresco si trova in tutta la Sicilia ma tre sono i piatti imperdibili. Iniziando dal piatto forte di tutta la tradizione sicula: la pasta con le sarde. Una pasta lunga, grossa come i bucatini è l’ideale da abbinare alle sarde freschissime, il finocchio selvatico, i pinoli, le acciughe, lo zafferano e a completare la muddrica atturrata.
Curiosità: La muddrica atturrata o mollica abbrustolita altro non è che del pan grattato passato in padella fino a diventare dorato. Dona quella croccantezza che è il tocco in più per la riuscita di alcuni piatti.
Un altro grande classico è la pasta con la bottarga di tonno. Semplice e veloce è la versione col pesce della classica aglio, olio e peperoncino. Gli ingredienti sono infatti gli stessi con l’aggiunta di qualche goccia di limone e la bottarga grattugiata. A piacere viene aggiunto a fine cottura anche del prezzemolo fresco.
Infine la mia preferita: la pasta chi rizzi. Un’altra rivisitazione della aglio, olio e peperoncino ma gourmet! Il gusto è più forte e i ricci si scioglieranno in bocca, non potete fare un tour gastronomico in Sicilia senza assaggiarla.
Dove gustarle: Stavolta rimaniamo a Trapani. Stesso ristorante per tutti e tre tipi di pasta. Chiedete un assaggio di tutto e vi sarà dato alla Trattoria del Corso, situata a Corso Italia, 51. Un ottimo rapporto qualità-prezzo ed uno dei pochissimi ristoranti dove ha i ricci freschissimi. La pasta viene mescolata dalle sapienti mani del proprietario del locale. Gradita la prenotazione per non rimanere delusi nel non trovarla sul menù. Solo in base ai peschereccio si ha la disponibilità dei ricci freschissimi.
Le ultime specialità siciliane di questo tour gastronomico
Rimanendo in territorio trapanese, vi presento il fiore all’occhiello dei nostri primi piatti: le busiate cu l’agghia. Le busiate sono un tipo di pasta lunga ed attorcigliata attorno ad un lungo stecchino, la busa, che la rende perfetta per i sughi. L’agghia (aglio) come avrete ben capito ormai è uno degli ingredienti principali nelle ricette sicule. Tanto che l’aglio rosso di Nubia, in provincia di Trapani, è stato selezionato per il marchio IGP. Così come il sale marino di Trapani di cui andiamo fieri nella mia zona.
Torniamo però alla ricetta: in un mortaio bisogna schiacciare uno spicchio d’aglio a persona con basilico e sale fino a creare una cremina. Successivamente bisogna frullare pinoli e mandorle, aggiungere della polpa di pomodoro e la cremina ottenuta precedentemente. Creerete così quello che nel resto d’Italia viene conosciuto come pesto alla trapanese. Un pesto freddo con un gusto piccante dato proprio dall’aglio.
Dove gustarle: In un localino del centro storico di Trapani, in una di quelle vie che i turisti difficilmente bazzicano. La ricetta tradizionale è servita in porzioni abbondanti da ‘A Nassa in via Serisso, 39.
Non sarebbe un viaggio in Sicilia senza andare a Palermo per provare i famosi anelletti al forno. Un tipico formato di pasta corta a forma di anello, piccola perfetta da fare al forno con ragù e piselli, besciamella, uova sode, prosciutto e mozzarella. In alcune versioni si aggiungono anche le melanzane fritte (vi erano mancate, eh?). Il giorno dopo la cottura è ancora più buona da gustare!
Dove gustarli: Gli anelletti sono ovunque a Palermo, sia nelle rosticcerie che nei bar troverete sempre tra i vari piatti veloci la guantiera appena uscita dal forno.
Infine voglio presentarvi una minestra estiva: la pasta chi tinnirumi. I tenerumi sono le foglie larghe e lunghe di un particolare tipo di zucchina. Lavate e bollite, sono poi aggiunte ad un soffritto di olio, aglio e pomodori. Il tutto ripassa nell’acqua calda e fatto cuocere con gli spaghetti spezzettati. Un piatto che i siciliani gustano volentieri anche con 40° all’ombra nelle caldissime estati siciliane.
Cous Cous Fest: imperdibile tappa di Settembre
Chiudere l’articolo senza parlarvi del cous cous trapanese sarebbe stato un sacrilegio. Le influenze arabe si sentono tutte in questo piatto dal sapore estivo e di mare. Un piatto tradizionale che viene fatto con cura da sapienti mani esperte. Ricordo mia nonna che si alzava alle 05:00 del mattino per iniziare ad incocciare la semola. Lavorata a mano con l’olio e poi lasciata riposare prima di farla cuocere nella cuscusiera: una pentola con dei buchi per far passare il vapore del brodo con gli scarti del pesce utilizzato per poi condire il cous cous. Il tutto era pronto attorno alle 14:00.
Ancora oggi ci sono nonne o zie che tengono viva la tradizione del cous cous fatto a mano in casa. In alternativa questa specialità sicula può essere acquistata nei pastifici e nelle gastronomie in tutta la Sicilia, in particolare nella zona del Trapanese.
Dove gustarlo: Posso consigliarvi due posti dove mangiare il miglior cous cous di Trapani. Da Arte Pasta in via G. Errante, 13 potete tranquillamente ordinarlo il giorno prima e portarvelo poi a casa, gustandolo con calma. Invece da Il Tortellino in via G. B. Fardella, 126 potete gustarlo nei pochissimi tavolini davanti al bancone. In entrambi i casi le porzioni di cous cous veranno servite con il brodo di pesce a parte, da versare a piacere sul piatto.
Inoltre verso la fine di Settembre, a San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, avviene il Cous Cous Fest. Ad essere servito non è solo il cous cous siciliano ma anche quello maghrebino, turco, tunisino… Una settima intera in cui i cuochi si sfideranno decretando a fine festival il miglior cous cous.
Info e costi: L’ingresso è gratuito, mentre per le degustazioni bisogna munirsi di biglietto dal costo di €10.
Termina qui la seconda parte del nostro tour gastronomico in Sicilia.
Ho cercato di creare una quanto più dettagliata lista dei piatti tipici ma ovviamente la cucina sicula offre moltissimo che va esplorato sul posto. Il mio consiglio principale è quello di chiedere ai locali dove andare a gustare il meglio che la Sicilia possa offrirvi.
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Classe 1990, viaggiatrice entusiasta, appassionata di fotografia, siciliana ed expat in UK dal 2014. Ti racconto dei miei viaggi in coppia, dei luoghi della mia terra e di come riuscire a vivere una vita da expat senza perdere la testa.
Io te lo dico subito, questo tour lo voglio fare dal vivo con te. Sarebbe il modo migliore per vivere fino in fondo l’esperienza del tour gastronomico, con una guida d’eccezione come te! E comunque devo smettere di leggere articoli del genere a ora di pranzo, ho una fame pazzesca adesso!!!
Guarda, anche scriverlo è stata una tortura sapendo che non potevo mangiare nulla perché non in Sicilia!! Prima o poi riusciremo ad organizzare qualcosa, ne sono sicura!!
Mi torna in mente il couscous di pesce che mangiai una volta da bambina, cucinato da un’amica di famiglia originaria di Trapani. Non ricordo il sapore, ma se mi ricordo ancora quell’evento un motivo ci sarà! Per il resto io sono per metà siciliana, quindi il mio dna per forza ama molti dei piatti della tradizione siciliana, dall’antipasto al dolce…
MI torna in mente il couscous di pesce tipico trapanese: la cosa buffa? L’ho mangiato in Liguria, preparato da una signora di origini trapanesi che aveva portato con sé la tradizione. L’ho mangiato quando ero bambina, ma ancora ne serbo il ricordo!
Uno dei miei piatti preferiti, soprattutto d’estate!
Sono le 18.55 e cosa vedo?? Tutti questi piattini succulenti mi hanno messo ancora più fame! Sono stata in Sicilia anni fa e mi è piaciuta moltissimo anche per il cibo! Tra l’altro era tutto a buon mercato, ed era ottimo! Non riuscivo più a smettere praticamente! Grazie per avermi fatto tornare in mente i buonissimi profumini della cucina Siciliana.
Sto organizzando con cura un viaggio in Sicilia (a dicembre) e il tuo articolo mi è stato molto utile. Per me viaggiare è anche mangiare e non vedo l’ora di prendere qualche chilo 😀
Felice di leggerlo, se hai bisogno, dimmi pure!
Per una del nord come me i piatti siciliani sono davvero tanto sostanziosi, ma come si può resistere alle melanzane? Quelle le adoro cucinate in tutte le salse e poi anche i primi siciliani sono qualcosa di sublime.
Non si resiste infatti ahahah
Da siciliana che vive al nord mi hai riportata a casa e mentre leggevo immaginavo i profumi e i sapori! Mi hai fatto venire l’acquolina in bocca!
Grazie mille, l”ho scritto con l’imputato che a distanza di un mese sarei scesa, altrimen mi sarebbero venute delle voglie assurde ????
Adoro la cucina siciliana e ho avuto la fortuna di assaggiare molti dei piatti citati, uno più buono dell’altro
mamma mia che spettacolo e goduria per il palato…..in Sicilia si mangia divinamente bene
Ci credi che non ho mai mangiato le lumache? Ogni volta che torno in Sicilia mi abbuffo così tanto da ricordarmi che per un mese posso evitare la roba fritta ahah! Le pietanze siciliane non le batte nessuno o forse sono di parte per le mie origini. Una guida essenziale per un tour gastronomico diverso dai classici che si trovano sul web.
Sono stata in Sicilia anni fa e porto un ottimo ricordo della sua cucina. Ricordo di aver mangiato un ottima “pasta alla norma”. Il piatto le busiate cu l’agghia, invece, non lo conoscevo proprio, ma sembra davvero ottimo !
Lo è davvero, se tornerai in Sicilia, nella zona di Trapani dovrai assolutamente provarle!
Mi hai fatto letteralmente sognare con questo tour e non vedo l’ora di tornare in Sicilia alla fine di quest’anno: la terra natia di mio padre mi chiama a gran voce e io spero proprio di rispondere! Andrò nella zona di Trapani e di sicuro il sale e l’agghia me li porterò qui al nord!
Sono appena rientrata e sia sale che aglio stanno viaggiando in un pacco assieme a moltissime prelibatezze! Goditi la mia Trapani. <3
Leggendo il vostro articolo mi è venuta fame, mangerei tutto di quello che avete proposto???? devo assolutamente andare in Sicilia!
Che meraviglia! Ce n’è per tutti i gusti e ho di nuovo fame. Non sapevo del Cous Cous Fest in Sicilia, piatto che faceva mia nonna che ha vissuto in Libia dove è nata mia madre
Uno degli eventi più attesi di tutta l’estate!
Purtroppo non sono mai stata in Sicilia, molto interessante questo articolo per prendere spunto per qualche ricetta da fare.
Fammi sapere se ne provi qualcuna! 🙂
Un posto molto goloso e saporito! Promuovo tutte le tue proposte ma ciò a cui non resisto quando vado in Sicilia è la pasta con i ricci!!!
Durante il periodo in cui si può mangiare, secondo me la pasta con i ricci almeno una volta va ordinata! ahah
Quanto mi piace la cucina siciliana! E amando la Sicilia e il commissario Montalbano, sapevo della pasta ‘casciata, ma non che fosse cotta sulla brace. Ma la posso fare nel forno? Maaaaa…e le sarde a beccafico? Vogliamo parlare della cassata e i cannoli?Mia mamma se ne è mangiati 15 uno dopo l’altro. L’anno prossimo un giro della Sicilia non me lo toglie nessuno, faccio una cura dimagrante prima, poi ti contatto.
Certo che puoi farla in forno! Quella che ho descritto è la versione originale ma molti la fanno al forno. Ai dolci dedicherò un post a parte, promesso ahahah
Posto che sono un’amante delle melanzane, penso proprio che troverei pane per i miei denti in Sicilia *.* Voglio assolutamente provar tutti i piatti che hai nominato.
Mamma mia che bontà! Adoro la cucina siciliana. La pasta alla norma, il mio piatto preferito, i pomodorini Pachino e dolci a non finire. Vorrei poter magiare di nuovo gli arancini di riso, i gustosi cannoli e la cassata. Mi hai fatto venire fame!! ????
Mea culpa ahahah Anch’io scrivendone, avevo una fame!!
Sono appena le 10 del mattino e mi è già venuta fame. Ogni viaggio in Sicilia per me è una garanzia: luoghi bellissimi e cucina deliziosa. Devo ammettere che non sono un’amante delle melanzane, ma fritte hanno già un altro sapore! E poi tra pasta, pesce e dolci c’è solo l’imbarazzo della scelta!
Io sono innamorata di questa regione da quando ero bambina credo che abbia tanto da regalare sia sotto l’aspetto enogastronomico che sotto quello paesaggistico gli odori i colori della Sicilia Sono unici e riconoscibilissimi
Decisamente, la Sicilia è qualcosa di unico
Sappi che sono appena ingrassata di almeno 5 kg leggendo tutte le bontà della tradizione culinaria sicula. Tra pasta alla norma, melanzane, sughi, pesce e cuscus c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Maria Domenica
Mi hai fatta ridere perché è proprio prendere peso la prima cosa che capita quando si va in Sicilia! ahahah
Uau quante prelibatezze! ???? Non sono ancora stata in Sicilia purtroppo, ma mi hai messo una voglia matta di assaggiare tutte queste cosine! Alcune ricette si trovano anche in altre zone d’Italia, ma sono sicura che lì avranno un sapore completamente diverso…
Sicuramente le trovi in giro ma le ricette originali sono sicule, per questo ho voluto includerle 🙂
Sicilia: terra di mare e non solo… infatti questo si specchia nei suoi piatti deliziosi! Ammetto che è una cucina che adoro perchè mediterranea, ma con influenza arabe che ne regala spezie e profumi eccezionali. Ed i dolci? Vivo per cassate e cannoli!
Giuro che la prossima puntata vi parlerò anche di cassate, cannoli e altri dolci!
mi viene l’acquolina in bocca solo a leggerti, ottima anche l’idea di fornire gli indirizzi dei posti migliori dove mangiarli
Grazie mille, fa sempre comodo sapere dove mangiare bene 😉
la proposta gastronomica siciliana è davvero molto affascinante
io per esempio adoro le melanzane
Come ti avevo anticipato su Instagram, a pranzo ho avuto appena il tempo di preparare un piatto di pasta con olio e parmigiano grattugiato, quindi ora sto morendoooo! Ma quante cose belle e buone, in particolare la pasta con i ricci e quella con la bottarga, che però non ho mai assaggiato in Sicilia ma solo a casa di una ex collega di origini siciliane. Ora non voglio sbilanciarmi troppo per non tirarmi addosso la sfida, ma forse forse a dicembre riuscirò a organizzare un weekend in Sicilia – purtroppo solo a Catania – così potrò provare finalmente la cucina siciliana!
Spero davvero riuscirai ad andare a provare tutto il possibile, anche se la pasta con i ricci non credo riuscirai ad assaggiarla. La si prepara solo in certi periodi dell’anno perché i ricci devono essere freschissimi!
Credo che le volte che sono stata in Sicilia (a Catania e Palermo, entrambe le volte per un giorno solo) abbia passato metà del tempo ad assaggiare piatti tipici e delizie locali. E ancora me le sogno!!
Credo sia impossibile resistere!