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Regole non scritte per sopravvivere a Londra

Vivere nella capitale inglese non è facile, soprattutto se venite da una piccola città e vi ritrovate in una metropoli di quasi nove milioni di abitanti. Nel tempo però, é possibile integrarsi imparando tutte le regole non scritte per sopravvivere a Londra. La maggior parte sono su come comportarsi in metro: vera e propria giungla dove sprecherete almeno un paio d’ore della vostra vita al giorno (se siete fortunati). Eppure, ci sono anche altri piccoli accorgimenti per non tirarsi dietro le ire dei londinesi doc.

Prima di iniziare con l’elenco delle regole, vorrei ringraziare Silvia di thefoodtraveler che ha ispirato questo post. Inoltre, sul suo blog troverete un articolo con ulteriori consigli sugli errori da evitare durante un viaggio a Londra.

Attraversare la strada senza aspettare il verde

Regole non scritte per sopravvivere a Londra: non attraversare con il rosso

Dovrebbe essere buon senso non attraversare la strada se non scatta il verde per i pedoni. Eppure, alzi la mano chi non ha mai rischiato, soprattutto non vedendo macchine arrivare da entrambi i lati. Lo faccio di continuo, soprattutto quando ho fretta e se in quasi tutti i luoghi dove ho trasgredito questa regola, sono stata fortunata, vi sconsiglio caldamente di farlo a Londra.

Le macchine non si fermano davanti a nulla, men che meno gli autobus. Ho visto double decker, i classici bus rossi a due piani, che nonostante un pedone stesse per attraversare, hanno continuato ad andare avanti suonando il clacson per far spostare la gente che è saltata nuovamente sul marciapiede. Quindi, fate molta attenzione, soprattutto negli incroci di Piccadilly se volete sopravvivere a Londra, nel vero senso del termine, e non rischiate un incidente in cui la colpa sarebbe vostra per non aver rispettato le regole stradali.

Considerare Oxford Street la mecca dello Shopping

Visitare lo Spitafield Market invece di Oxford Street per fare shopping e sopravvivere a Londra

La tentazione di svaligiare tutti i negozi nella zona di Oxford Street, una volta arrivati nella capitale inglese, è tanta. Eppure, se vi guardate davvero in giro, troverete solo tantissime catene di fast fashion o negozi di lusso come Chanel, Dior, Bulgari etc nelle stradine meno battute come New Bond Street che vale la pena però vedere con le luminarie di Natale.

Senza contare la ressa con cui dovrete combattere per farvi spazio in strada. Oxford Street è infatti una delle strade più frequentate di tutta Londra. Scegliete quindi di spostarvi dal centro, magari andate per i mercati dove non solo troverete capi fatti a mano ma anche qualche occasione vintage. Spitafields Market, Brick Lane, Camden Market, Portobello Market, Greenwich Market o ancora perché non trovare pezzi rari a buon mercato nei charity shops?

A differenza dell’assonanza tra charity e carità, i charity shops sono negozi solidali, dove il commercio punta alla sostenibilità ambientale, ridistribuendo prodotti inutilizzati dandogli nuova vita. Vi consiglio, ad esempio, quelli di Marylebone High Street dove troverete non solo prodotti di grande qualità ma anche di marca a prezzi super scontati. Oppure potete portare voi dei capi che potranno trovare una nuova casa. Sia io che Marco doniamo almeno due volte l’anno vestiti o oggetti ai charity shop.

Fermarsi in mezzo al marciapiede

Regole non scritte per sopravvivere a Londra: non fermarsi di botto in mezzo alla strada

Se pensavate fosse pericoloso attraversare la strada senza aspettare il semaforo verde, fermarvi nel bel mezzo del marciapiede con una calca continua, non è una bella idea. Vi travolgeranno, spintoneranno e non chiederanno neanche scusa; se lo fanno, non sono sinceri, fidatevi.

Una delle regole non scritte per sopravvivere a Londra è infatti quella di spostarsi leggermente e fermarsi in un angolino dove non si dà fastidio a nessuno. O, se proprio non potete evitarlo, siate consci dei dintorni per non creare l’effetto domino e le imprecazioni dei business man sempre di corsa che vengono considerati quasi robot.

Sorpassare la gente in fila

Regole non scritte per sopravvivere a Londra: imparare a rispettare le file

Noi italiani siamo famosissimi nel mondo per non rispettare le regole che ci stanno strette. Ancora peggio quando si tratta di stare in fila: diventiamo impazienti, cerchiamo di sorpassare la gente prima di noi ma soprattutto non sappiamo stare ordinati. Ricordo sempre gli imbarchi sui traghetti in Sicilia dove non si sa mai dove inizi e finisca la fila perché è solo un agglomerato di gente che spinge per passare prima. Si vince qualcosa se si arriva prima? Forse solo un posto migliore ma alla fine ci si siede tutti lo stesso.

Ecco, gli inglesi sono il nostro opposto. Sono ordinati, non si lamentano a voce alta per il tempo passato in fila, al massimo mugolano a bassa voce ma rispettano il loro turno. Tra l’altro se vedono qualcuno sorpassarli, difficilmente inizieranno a litigare perché non sarebbe un comportamento da tenere in mezzo agli altri e perché sono fatti così. Siate quindi rispettosi delle file non solo a Londra, ma ovunque, anche quando in Italia diventa impossibile.

Prendere la metro per arrivare a Covent Gaden da Leicester Square

Stazione di Covent Garden

Sapevate che per arrivare da Leicester Square a Covent Garden a piedi impiegate poco meno di 10 minuti? Il tempo invece di entrare in metro, passare i controlli, scendere le scale mobili, aspettare la metro, salire, fare una fermata, scendere, aspettare gli ascensori, ripassare i tornelli e uscire dalla metro è di 15 minuti.

Vale la pena di pagare il biglietto e stare sottoterra quando potete arrivare a destinazione in meno tempo e vedendo Londra in tutta la sua bellezza? Io credo di no, quindi muovete i piedi ed evitate la metro quando le distanze sono minime.

Le regole non scritte per sopravvivere alla metropolitana di Londra

E continuando a parlare della tube, nome che tutti i londinesi doc usano per riferirsi alla loro rete metropolitana, ci sono tantissime regole non scritte che tutti seguono. Infatti, è possibile riconoscere i turisti proprio perché sono gli unici a commettere questi piccoli errori evitabili.

  • Prendere la metro durante il peak travel

Troverete diversi cartelli che consigliano di non usare la metro durante gli orari di punta. Infatti, tra le 06:30 e le 09:30 e ancora tra le 16:00 e le 18:30 dal lunedì al venerdì, si riversano migliaia di passeggeri nelle carrozze di tutte e le 11 linee metropolitane. Gente che deve andare o ritorna dall’ufficio, più i turisti, più chi viaggia, rendendo così le attese interminabili: perché più gente, meno posti e quindi potreste anche dover aspettare due o tre metro prima di riuscire a salire. Senza contare che non si respira, d’estate poi diventa insopportabile. Vi consiglio quindi di farne a meno se potete o usare gli autobus.

  • Non disturbare

Anche questo dovrebbe essere buon senso, eppure c’è sempre qualcuno che urla al telefono quando parla, che non indossa le cuffie mentre guarda un video o ascolta la musica o semplicemente che parla a voce troppo alta disturbando il prossimo. Cerchiamo di rispettare sempre gli altri.

  • Cercare il contatto visivo

I londinesi in metro non sono molto amichevoli. Hanno un’aria sempre stanca, sempre infastidita e sono sempre di fretta. Sguardo basso, air pod o cuffie ad eliminare suoni esterni e soprattutto ognuno si fa i fatti propri: questa è l’uniforme standard del passeggero medio. Cosa succede se inavvertitamente si incrocia lo sguardo? Gelo e imbarazzo.

  • Non fermarsi ai tornelli per cercare l’oyster

Cercate sempre di avere il biglietto o l’oyster card a portata di mano per non interrompere il flusso della marea di gente che si riversa sui tornelli. Non solo sentirete le lamentele, ma un sacco di gente inizierà a scuotere la testa come solo i british usano fare per non imprecare.

  • Osservare cosa guarda/legge il vicino di sedile

Molti non vedono di buon’occhio quando qualcuno sbircia o lo trovano estremamente maleducato. Se potete, evitate di “spiare” la lettura o la visione del vostro vicino.

  • Stand on the left side

C’è scritto ovunque sulle scale mobili: non si sosta sulla destra. Preferite invece stare fermi sulla sinistra, così da lasciare il passaggio per chi ha fretta di scendere le scale più velocemente. Capisco che quando si è in gruppo si voglia stare insieme, ma c’è tutto il tempo durante la vacanza che pochi secondi in fila indiana sulla scala mobile non vi faranno morire.

  • Aspettare che la gente scenda dalla carrozza prima di salire a bordo

Usare il buon senso anche in questo caso: spintonare chi deve scendere per poter salire più velocemente è controproducente. Lasciate che tutti scendano dalla carrozza prima di poter avere lo spazio di salire e magari individuare qualche posto libero.

Cosa si può fare quindi? Lamentarsi dell’attesa della metro, degli scioperi improvvisi, parlare del tempo. Ah, come amano gli inglesi parlare del tempo e lamentarsi della costante pioggia. Ma soprattutto potete bere caffè, tè, cappuccino a tutte le ore del giorno e della notte.

Scherzi a parte, Londra rimane una metropoli meravigliosa che ha tanto da offrire e seguendo queste regole, vi farete anche ben volere dai suoi abitanti. Ringrazio ancora Silvia di thefoodtraveler per l’ispirazione a questo post.

Rubrica “Life Abroad”

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veronica

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Regole non scritte per sopravvivere a Londra pin per Pinterest

10 pensieri su “Regole non scritte per sopravvivere a Londra”

  1. Essendo stata un’assidua frequentatrice di Londra negli ultimi anni, ho imparato nel tempo queste regole! Ad Oxford Street è bello andare nel periodo natalizio quando ci sono le vetrine decorate, altrimenti meglio girare per negoziati e boutiques indipendenti. Invidio la capacità e l’educazione di mettersi tranquillamente in fila!

    1. Anche verso Natale Oxford Street rimane impraticabile per la troppa folla ma devo ammettere che il sacrifio per le luminarie lo facevo anche io (e l’ho fatto anche l’anno scorso!).

  2. Ottimi consigli! Soprattutto per noi italiani che troppo spesso abbiamo un comportamento assolutamente poco “british”! Oserei dire che per certe cose siamo agli opposti!

  3. Se riuscissimo a rispettare tutti questi splendidi consigli anche nelle nostre città (ancor prima che all’estero) sono certa che tante piccole attività quotidiane risulterebbero certamente molto più piacevoli. Chapeau dunque agli inglesi per aver sviluppato una così precisa etichetta, specialmente in metropolitana!

  4. Ottimi consigli per integrarsi nella metropoli londinese in effetti certi comportamenti sono molto lontani dai cliché italiani immagino non sia facile integrarsi completamente

    1. In realtà non è così difficile, basta riuscire a seguire poche semplici regole per vivere meglio. Il problema è quando ci si abitua agli standard britannici e si ritorna in Italia!

  5. Grazie per i consigli Veronica, alcuni dei quali credo dovrebbero essere più seguiti anche in Italia. Mi chiedo: perché dobbiamo farci sempre riconoscerci? Perché dobbiamo sempre fare i furbetti? Se rispettassimo di più le regole, forse staremmo tutti meglio:

    1. In realtà me lo chiedo anche io, basta avere un po’ più di buon senso e rispetto per vivere meglio e invece…

  6. Bellissimo articolo! E anche molto utile per chi non è mai stato a Londra perché quasi sicuramente rischierebbe di finire sotto un double decker, di perdere tempo in metropolitana per andare in due posti vicini o, peggio di saltare la fila. Certe abitudini per quanto mi riguarda dovrebbero esserci anche in Italia, come per esempio quella di non incrociare lo sguardo: non sopporto quando gli sconosciuti vogliono a tutti i costi attirare la tua attenzione e iniziare a parlare!
    Non hai idea di quante persone siano convinte che Oxford Street con i vari Top Shop (esiste ancora?), Gap, H&M siano la mecca dello shopping, quando in realtà trovi le stesse cose che si possono comprare online.
    Grazie per la menzione 🙂

    1. Intanto, grazie a te per essere fonte d’ispirazione continua! Anche l’altro articolo verrà fuori, lo prometto!!
      Sai che adesso dove c’era Topshop c’è Ikea invece? Con il Covid hanno chiuso un bel po’ di flagship store sia a Oxford Street che in altre sedi.
      Speriamo che alcune di queste regole prima o poi vengano integrate anche in Italia.

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