Settembre dell’anno scorso mi ha vista in Sardegna. Era la mia prima volta in questa regione così selvaggia e ricchissima di storia. Girata in macchina, guardando sempre più fuori dal finestrino e meno lo schermo del cellulare. A volte uno sguardo alla mappa, altre alla guida della Lonely Planet per prendere spunto su dove andare di giorno in giorno.
Una guida di eccezione in carne ed ossa a farci da cicerone, un Sardo vero e proprio: G., fratello di vita. Abbiamo macinato chilometri e chilometri con una Fiat Panda bianca, alla scoperta delle meraviglie sarde. Il primo post che ho scritto su quel viaggio era sulle spiagge dall’acqua cristallina e dalla sabbia di quarzo. Dopotutto la Sardegna è rinomata proprio per quello eppure c’è tanto, molto altro.
C’è Orgosolo, epicentro di cultura sarda, nazionale ed anche internazionale. Un museo di arte di strada a cielo aperto che conta più di quattrocento opere sparse per le vie del paese.
Come arrivare a Orgosolo?
Orgosolo si trova nel cuore del massiccio di Supramonte, nella regione di Barbagia di Nuoro. Appartiene quindi alla provincia di Nuoro, da cui dista solo 25 chilometri. Durante il tragitto dalla città ad Orgosolo, potrete immergervi in meravigliosi paesaggi montuosi e collinari mentre salite a 650 metri dal livello del mare fino a questo caratteristico borgo.
La migliore opzione per arrivare fin su è noleggiare una macchina. Infatti è possibile raggiungere Orgosolo da diversi strade che partono sia da Nuoro che da Lanusei. Arrivando da Cagliari, vi consiglio di andare in direzione Oristano e successivamente seguire le indicazioni per Nuoro.
Preferendo i mezzi, ahimè un treno diretto per Orgosolo non esiste. L’alternativa migliore rimane arrivare a Nuoro con l’autobus. Il 509 parte da Corso Repubblica 151 e in trentacinque minuti vi porterà a destinazione. Il costo del biglietto è €2,50.
Un viaggio culturale ed antropologico
Recluso tra le montagne, il borgo di Orgosolo ha un’identità ribelle. Un’identità forte, orgogliosa con un passato violento. In passato infatti gli abitanti di questo borgo erano dei lottatori. Sceglievano le loro leggi, Orgosolo infatti ha una storia di brigantaggio: furto di bestiame, rapimento per riscatto… Ed un passato violento per via della Anonima Sequestri che ha macchiato la storia dell’intera regione.
Proprio su questo periodo Vittorio da Seta, regista siciliano che più volte ha frequentato Orgosolo e i suoi pastori, ha basato il suo film “Banditi a Orgosolo” che ha fruttato numerosi premi. Il film è una denuncia di come i pastori per ignoranza o fortuito caso, passano dal lato delle vittime a quello dei banditi rubando greggi ad altri compaesani.
Negli anni la zona della Barbagia si è riscattata diventando uno degli epicentri sardi di rivalsa, rivoluzione sociale e politica diventato un museo a cielo aperto. Ad oggi è diventata una meta turistica culturale e antropologica visitata da numerosi turisti internazionali. Si riconoscono subito con la macchina fotografica in mano e lo sguardo interessato, affamato di tutti i messaggi che gli artisti hanno lasciato per le strade in quasi quarant’anni di storia.
Noi abbiamo approfittato anche della meravigliosa giovialità sarda. La scusa di chiedere indicazioni per una particolare opera ha intavolato una bellissima conversazione proprio sull’identità del paese. Si è parlato dei posti bellissimi in zona Supramonte, degli artisti che hanno influenzato le opere e anche di dove venivamo io e Marco perché l’accento siciliano si sentiva eccome. Così diverso da quello più duro e spagnoleggiante dei sardi.
Storia dei murales di Orgosolo
I primissimi murales di Orgosolo hanno visto la luce nel 1969. Dopo che fu allestito un campo della NATO nelle campagne vicine, nacque un movimento di protesta non violenta di un gruppo di anarchici milanesi che dipinsero sui muri slogan politici.
Una decina di anni dopo, nel 1975 per celebrare il trentennale della liberazione dal neofascismo, Francesco del Casino, insegnante d’arte, realizzò una serie di Murales per tutto il Corso Repubblica. I temi variavano dalla vita pastorale agli eventi storici che colpivano non solo la regione Sardegna ma anche l’Italia intera.
Durante i quarant’anni passati, i murales sono diventati più di quattrocento. La maggior parte riversati su Corso Repubblica per poi diramarsi per le stradine interne e le parallele. Così del Casino si è affiancato negli anni a Pasquale Buesca, Vincenzo Floris e Pinuccio Sciola. Moltissimi altri artisti sono stati attratti dal poter lasciare il proprio segno e dire la loro. Molti sono rimasti anonimi ancora oggi.
Di volta in volta un gruppo di artisti si riunisce in paese e, mettendosi d’accordo sul tema, iniziano a dipingere i muri degli edifici di tutta Orgosolo. Ovviamente il tutto concordato con gli Orgolesi che hanno sempre appoggiato quest’atto ribelle non violento.
Si denunciano le guerre, la creazione della bomba atomica, le morti bianche, il capitalismo, le tirannie. Allo stesso tempo vengono omaggiati i grandi personaggi politici e non solo della storia del Mondo: Garibaldi, Che Guevara, Marx, De Andrè per citarne solo alcuni. Sempre con un’anima di sinistra.
Le influenze degli artisti di Orgosolo
Moltissime opere vi ricorderanno Picasso. Sono quelle dipinte dalle mani di Francesco del Casino che riprende proprio lo stile del grande artista spagnolo.
Gli stili ricorrenti per le strade del borgo sono impressionismo, cubismo, realismo. Ogni mano è diversa dall’altra. Inizierete a riconoscere i vari stili dopo pochi metri. Tutte le opere sono dipinte con pittura ad acqua.
Festa dell’Assunta
Il periodo migliore per visitare Orgosolo coincide con Ferragosto. Quasi tutta la zona della Barbagia si ritrova dal 6 al 23 Agosto nel borgo dei murales per festeggiare la Festa dell’Assunta e non solo.
Un calendario ricco di eventi tra sacro e “profano” che raggiunge il culmine il 15 Agosto con la celebrazione della Vergine Maria nella chiesa dell’Assunta. A seguito della Santa Messa, avviene la processione accompagnata da costumi tradizionali e dai cavalieri di Orgosolo. Mentre la sera del 23 Agosto si può assistere alla fiaccolata per le vie del paese.
Gli eventi “profani” hanno luogo durante tutto il periodo dei festeggiamenti. Si alternano spettacoli di cabaret a quelli di musica con band locali o artisti della regione. Si assiste a gare a premi per i bambini, gare poetiche e il 17 Agosto avviene anche il Palio dell’Assunta riservato ai cavalieri Orgolesi.
Il 23 agosto è l’ultimo giorno di celebrazioni che vede l’estrazione del premio della lotteria. Un DJ intratterrà i locali e i turisti fino a tarda notte a conclusione dei festeggiamenti.
Visitare Orgosolo è un colpo al cuore e alla mente. Un percorso di sensibilizzazione tra immagini crude e frasi d’impatto. Un monito per non dimenticare, anzi. Bisogna imparare qualcosa dalle vicende che hanno segnato le nazioni, ragionarci su affinché non accadano più.
Spero di avervi affascinato a visitare questo borgo montanaro. Ditemi la vostro, se ci siete stati, se vorreste visitarlo o se ci sono posti simili nella vostra regione.
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Classe 1990, viaggiatrice entusiasta, appassionata di fotografia, siciliana ed expat in UK dal 2014. Ti racconto dei miei viaggi in coppia, dei luoghi della mia terra e di come riuscire a vivere una vita da expat senza perdere la testa.
Non sapevo che Orgosolo fosse famoso per i murales (che adoro). Infatti sul mio blog ho parlato di Aielli e dei suoi murales. Questi non li conoscevo. Grazie per le informazioni, se passerò di li di certo mi fermerò ad ammirarli!
Sempre piacevole scambiarsi consigli su borghi simili!
Non sapevo che Orgosolo fosse un borgo celebre per questi meravigliosi murales! Articolo molto interessante
Innanzitutto ottima idea! Trovo che visitare una regione on the road ti permetta non solo di avere totale libertà ma anche di conoscere posticini come questi! Per quanto riguarda i murales io li adoro, anche a Casablanca – che è un posto in cui non mi sarei mai aspettata di trovarli – è davvero pieno di opere d’arte colorate e dense di significato. Certo, incastonate in un borgo antico è tutta un’altra cosa!
Non avevo idea che in Sardegna si “nascondesse” un borgo simile, dove i murale sono diventati il suo tratto distintivo! Bello, suggestivo, mi intriga molto! Quando si dice che la Sardegna non è solo mare….Si ha ragione!
Sono stata diverse volte in Sardegna, sia a nord che a sud, ma questo borghetto non lo conoscevo proprio! Peccato non averlo mai visitato, perché sembra molto interessante e pittoresco!
sono stata in Sardegna una sola volta, una decina di anni fa, e mi è rimasta nel cuore. E’ meta di un mio prossimo viaggio. Noleggerò un’auto e voglio girarla il più possibile, visiterò Orgosolo sicuramente!
Per scoprire veramente la Sardegna niente di meglio che farlo con la gente del posto, molti anni fa ho avuto la stessa fortuna, scoprire l’estremo nord della Sardegna con un locale e mi ha fatto scoprire angoli che a me sarebbero certamente sfuggiti.
Non conoscevo Orgosolo, grazie per questa scoperta, per questo tour virtuale grazie alle tue parole e alle immagini.
Leggo con piacere di questo riscatto della Barbagia che per anni è stata conosciuta per vicende crudeli legate all’Anonima Sequestri.
Devo dire che è stata una bella scoperta anche per noi. Un viaggio molto interessante alla scoperta di un pezzo di storia e cultura sarda.
Interessante articolo! Non sono mai stata in Sardegna e non conoscevo Orgosolo, è veramente particolare e, per come lo hai descritto, da vedere assolutamente!
Si!!!!! Quattro anni fa ho fatto un tour della Sardegna in auto e mi sono goduta questi murales! Oltre naturalmente a tutti i magnifici panorami sardi!
Sicuramente una meta interessante in Sardegna, noi di solito ci andiamo con traghetto più auto, quindi non dovrebbe essere un problema arrivarci.
Se avete un auto è perfetto, potrete godere anche dei panorami attorno. 🙂
Bellissimo articolo! Spesso per me la storia che c’è dietro ad un luogo è una scusa sufficiente per andare a visitarlo!
Allora una gita ad Orgosolo non può mancare!
Non sono mai stata in Sardegna ed è una delle prossime mete dei miei viaggi. Mi piace l’idea che si comunichi la storia di un paese attraverso un mezzo così alternativo come i murales!
Spero riuscirai ad includere anche Orgosolo nel tuo viaggio. Ne vale davvero la pena!
Orgosolo è esempio di quando un murales diventa arte e arricchisce tutto il paesaggio intorno. Trovo che si stia rivalutando l’idea dei murales, era ora!
conosco questo posto, davvero bello e caratteristico. un paese rallegrato dai tanti murales.da visitare. Lo consiglio anche io
Non sono mai stata in Sardegna un bellissima isola, mi é piaciuto molto scoprire questo paese e le sue tradizioni
Credo che i murales siano una delle più belle espressioni d’arte contemporanea. Mi incanto spesso a guardarli tentando di coglierne influenze, messaggi e aspirazioni. Padova negli ultimi anni è diventata famosa per i bellissimi murales di Kenny Random e di Tony Gallo che hanno letteralmente invaso la città di poesia e colori; Cibiana, nel cadore, è diventata famosa per i murales risalenti al 1980; ma io mi sono perdutamente innamorata del quartiere di Metelkova a Lubiana, ti piacerebbe di sicuro https://www.bagaglioleggero.it/cosa-vedere-a-lubiana/
Aggiungo Orgosolo alla lista delle mete da visitare assolutamente! grazie!
Mi piace moltissimo questo scambio di conoscenze. Lubiana dovrò visitarla e mi ricorderò del tuo articolo 🙂
Che bello! Sono molto affascinata dai “paesi dipinti”. Quando posso ne visito uno. C’è un’associazione che li riunisce tutti e si chiama Paesi Dipinti. Nella mia zona (BG) ce ne sono 4: Madone, Cerete, Clusone e Calcio.
Imparo sempre qualcosa di nuovo da te, Raffi!
Non conoscevo questo paese, ma mi ha affascinato con i suoi murales e con la sua storia. Magari quest’anno potrebbe essere la volta che rimaniamo in Italia e visitiamo la Sardegna, limitazioni permettendo!
Non conoscevo questo paese;mi piace andare alla scoperta di luoghi particolari e ricchi di tradizioni e storia.
Sicuramente questo fa per te allora!
Orgosolo è la mia scoperta interessante del giorno. In Sardegna non ci sono ancora stata, ma so che quando farò un viaggio in quella direzione sarà molto speciale e forte. Sembra una dimensione diversa dal resto dell’Italia, tu che ci sei stata che ne pensi?
Sì e no. Sicuramente è diversa da molti posti che trovi in Italia, ma non troppo dalla Sicilia. Sarà l’essere isolani ma le due isole sono molto simili per quanto orgoglio, cultura e storia.
La sardegna non la conosco proprio, sono stata solo a cagliari. Mi sembra un paesino molto caratteristico con i suoi murales ed i suoi vicoletti
Da sarda questo articolo mi riempie il cuore di orgoglio ahaha a volte nemmeno mi rendo conto di quanto amo la mia terra!
Vivi in una regione a dir poco splendida, lasciatelo dire!
Ciao mai stata in Sardegna ma semmai dovessi andarci visiterò senz’altro questo singolare paese ricco di tradizioni
Ci è stata la mia mamma e ha detto proprio ciò che hai scritto: visitare Orgosolo è un colpo al cuore!
Io adoro i murales, ma non pensavo certo di trovarne tanti in una cittadina della Sardegna…belli!
Uno dei miei sogni è girare la sardegna in camper fermandomi a visitare le zone più selvagge e le spiagge più isolate… a proposito hai consigli a riguardo?
Sicuramente ti consiglio Orgosolo e prossimamente pubblicherò un altro paio di articoli a tema Sardegna dove potrai trovare sicuramente spunti interessanti per un prossimo on the road! 😉
In Lombardia Arcumeggia è famosa per i suoi murales o meglio per i suoi dipinti ed affreschi sulle case… non conoscevo questo borgo che appena mi sarà possibile vorrò scoprire ed esplorare!
Io non conoscevo quello in Lombardia invece, dovrò visitarlo appena posso. 🙂
In me c’è una vena sarda che mi è stata regalata dai parenti alla lontana di mia nonna e ogni volta che leggo di questa terra così ricca di storia, mi viene la voglia di prendere il traghetto e partire. Bellissimo e meraviglioso racconto di viaggio.
Grazie Sabrina, spero riuscirei a tornare presto in Sardegna
Questo è un borgo che vorrei visitare da sempre, adoro la street art! Spero di poterci andare non appena si potrà tornare a viaggiare, manco dalla Sardegna da troppo tempo!
Orgosolo è uno di quei borghi che andrebbe conosciuto di più visto il suo spessore culturale.
Ho appena letto un articolo sulla street art napoletana e ora leggo con piacere che è possibile ritrovarla in Sardegna! inizio a programmare un itinerario italiano!
Bisognerebbe approfittare quest’anno, una volta riaperte le regioni, per far ripartire il turismo in Italia.
Sono stata in Sardegna ormai parecchi anni fa ma non avevo mai sentito parlare di questo borgo. Sembra davvero curioso ed interessante. Terrò a mente dovessi tornare in questa regione.
Se non fosse stato per la nostra guida, neanche noi lo avremmo mai scoperto. Eppure è stato uno dei borghi più interessanti che ho visitato in Sardegna!