Vita da Expat

Come organizzare un matrimonio in Italia essendo residenti in Uk

Piccola premessa. Ho dibattuto a lungo se scrivere un articolo sul Corona virus. Uno di quei lunghi post personali dove ci metto il cuore e che la gente avrebbe capito poco. Essendo una residente all’estero, le cose non sono facili. Men che meno quando vivi nel Regno Unito dove fino a ieri non avevano fatto nulla di concreto. Ancora oggi non c’è un vero e proprio lockdown come in Italia. Hanno chiuso tutti i posti di aggregazione, incluso il mio posto di lavoro. La preoccupazione la sentono anche loro ma ugualmente si vedono persone che escono per il gusto di farlo. Senza meta, senza ragione. Ho vissuto questo periodo con angoscia, ansia, stress e lacrime. Ho deciso che non voglio farmi abbattere però e cercherò di giovare di questo periodo di ferma. Non voglio però lasciare che tutto questo intacchi il blog che divido con Rainbow. Spero quindi di eliminare questa prima introduzione presto, una volta che il virus sarà debellato. Una volta che saremo tornati alla normalità.
Un’ultima cosa però la voglio dire: state a casa, voi che potete. State a casa e proteggete quelli a cui volete bene. Li stringerete più forte quando tutto sara finito. Sperate che noi Italiani all’estero non diventiamo burattini di un sistema che pensa solo all’economia, lasciando che le persone muoiano per colpa di governi ignoranti. State a casa, fatelo anche per noi. Fine premessa.
Molte coppie non vogliono sposarsi oggigiorno, preferiscono convivere ed evitare così i costi del matrimonio che, diciamocelo, non sono proprio economici. Eppure alcune sognano ancora l’abito bianco, il proprio lui che le aspetta all’altare; il bouquet, la festa, i parenti e gli amici attorno a celebrare l’amore di una coppia. Diventa quasi un divertimento ed uno stress insieme organizzare il proprio matrimonio. Dalla scelta della sala a quella dei fiori, far incastrare tutto tra lavoro e la vita è una sfida continua. Peggio ancora quando gli sposi sono Italiani ma vivono all’estero e non sanno da dove iniziare per l’iter burocratico da seguire. E la pazienza che ci vuole per starci dietro.

Organizzare un matrimonio in Italia essendo residenti in UK: il contatto fidato

organizzare un matrimonio in Italia essendo residenti all'estero
Photo by Clem Onojeghuo on Unsplash

 

Trovare ostacoli durante l’organizzazione di un matrimonio è la norma. Naïve come potevo essere all’inizio, ho fatto l’errore di credere che bastasse solo trovare l’indispensabile, prenotare ed aspettare il giorno scelto per potersi sposare. Organizzare tutto invece è quasi un lavoro.
Quando si ridiede all’estero è importante che i futuri sposi abbiamo qualcuno di fidato in loco che possa andare ad alcuni appuntamenti o reperire informazioni utili. Qualcuno che possa fare un primo screening delle sale e dei fornitori che potrebbero essere interessanti. L’ultima parola è sempre la vostra ovviamente, ma il vostro contatto fidato dovrà essere d’aiuto. I consigli sono sempre ben accetti, dopotutto è pur sempre un territorio inesplorato.
Il nostro contatto fidato, o dovrei dire contatti fidati, sono stati i miei genitori che hanno reso l’organizzazione una strada in discesa per molti versi. Organizzare un matrimonio in Italia essendo residenti in UK poteva essere davvero una tortura ma grazie a loro quasi tutto è filato liscio. L’avvento della tecnologia sicuramente aiuta gli sposi nel contatto con i fornitori ma avere qualcuno sul posto che aiuti è una manna dal cielo. Soprattutto nella parte burocratica per il rito civile e le pubblicazioni.

Organizzare un matrimonio in Italia essendo residenti in UK: la burocrazia

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Photo by Helloquence on Unsplash

Le pubblicazioni di matrimonio sono un passo essenziale per potersi sposare. Senza di esse nessun comune italiano o Chiesa accetterà di sposarvi. Quindi la prima cosa da fare è avere più informazioni possibili sull’iter burocratico da seguire tra il comune o la Chiesa in cui vorrete celebrare le nozze e l’ambasciata italiana del vostro comune di residenza in UK.

Come richiedere le pubblicazioni

Prendere un appuntamento in ambasciata non prima di 180 giorni dalla data del matrimonio è di vitale importanza. Potete farlo qui. I tempi di attesa non sono lunghissimi e una settimana prima di presentarvi in ambasciata vi arriverà un email per confermare l’appuntamento. Mi raccomando di seguire il link ed i passaggi successivi altrimenti vi verrà cancellato il turno che avevate scelto. Potrebbero anche non ricevervi del tutto.

Uno dei due sposi deve essere inoltre iscritto all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero).

Portate con voi tutti i documenti che vi servono e firmate tutto. Se andate al Consolato generale di Londra e risiedete in un’altra città potrete portare con voi una busta preaffrancata con il vostro indirizzo come destinatario. In questo modo potranno spedirvi a casa la conferma di avvenute pubblicazioni dopo quattordici giorni.

Il colloquio con il console dura poco. Fanno le copie dei documenti necessarie, vi chiedono se ci sono impedimenti e dopodiché passano alla trascrizione dell’atto al computer. Assicuratevi che tutti i dati immessi siano corretti. Ad esempio avevano scritto un diverso comune di nascita per Marco. Abbiamo provveduto a modificare il dato incorretto sul momento.

Una volta che l’atto è pronto per essere pubblicato vanno pagati £5,20 di marca da bollo nell’ufficio del consolato da riportare successivamente al console. Il giorno stesso potrete trovare l’avvenuta pubblicazione che rimarrà sul sito del consolato per quattordici giorni. Tenete presente che il matrimonio può essere celebrato dal quarto al centottantesimo giorno dalle avvenute pubblicazioni.

I documenti da presentare

Controllate con largo anticipo che il vostro passaporto e/o la vostra carta d’identità siano in corso di validità. Alternativamente adoperatevi per il rinnovo in maniera tale che quando porterete tutti i documenti per le pubblicazioni, non avrete problemi.

Informatevi presso il comune nel quale verrà celebrato il matrimonio se ci sono documenti specifici che dovrete firmare, in tal caso fateveli mandare tramite posta elettronica. Compilateli il prima possibile e scannerizzateli così da poterli inviare nei tempi stabiliti. Fate sempre un paio di copie da stampare sia per i vostri archivi che per l’ambasciata nel caso in cui richiedano una copia anche loro.

Compilate il modulo per le pubblicazioni di matrimonio che vi presenta il sito consolare qui. Anch’esso stampatelo in duplice copia. Osservate bene che le informazioni siano quelle giuste a costo di ricontrollare più volte.

In caso di matrimonio religioso, procuratevi una lettera su carta intestata della Chiesa da voi scelta e firmata dal Sacerdote che celebrerà le nozze. Anche qui controllare le informazioni diventa di vitale importanza.

Io sono italiano/a, il mio partner no, cosa cambia?

Quando il partner è straniero i documenti da presentare sono ben diversi. Resta sempre l’avviso di controllare che i documenti di identità in vostro possesso siano in corso di validità.

I cittadini britannici devono inoltre munirsi di un certificato di non impedimento lasciato dal Registry Office locale con la dichiarazione giurata bilingue con apposita firma di un avvocato o un notaio.

I cittadini di altre nazionalità devono munirsi ugualmente del certificato di non impedimento da richiedere presso la propria ambasciata in Italia o presso il comune di residenza del partner con traduzione italiana, anch’essa con apposita firma di un avvocato o notaio.

Vi rimando al sito del Consolato Generale d’Italia a Londra per maggiori informazioni.

Quanto tempo ci vuole per organizzare un matrimonio in Italia essendo residenti in UK?

Dipende da moltissimi fattori ed ogni coppia è diversa. Direi che in media si dovrebbe iniziare a pensare all’organizzazione da un anno ai sei mesi. Come avete visto prima dei sei mesi non è possibile fare le pubblicazioni. Sicuramente però prima vi muovete a vedere le sale e parlare con i diversi fornitori meglio è. Dopotutto bloccare la data è fondamentale.

Cercate di organizzare un bel piano per tenere tutto sotto controllo. Fatevi aiutare anche in questo. Essendo una futura sposa residente all’estero e non sapendo bene quali fossero i fornitori più bravi mi sono affidata principalmente al sito Matrimonio.com. L’unico fornitore che mi è stato consigliato da fonti esterne è stato il fioraio. Il sito è davvero ben gestito e potrete avere tutto a portata di clic. In più avrete l’opzione della gestione tavoli che per me, nei mesi, è stata fondamentale per capire quanti tavoli mi fossero serviti e per quanti invitati.

Più avrete la situazione sotto controllo, meno vi stresserete. Una cosa importantissima è infatti non entrare nel panico. A meno che non mancano due mesi al vostro matrimonio ed il vestito da sposa non è ancora arrivato in atelier. (Spero che arrivi entro fine mese, altrimenti potrei seriamente andare in iperventilazione.)

Qualche ultimo consiglio

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Prendete le ferie ed i biglietti per il rientro in Italia con largo anticipo. Sapere quando e quante volte potrete essere a tu per tu con i fornitori vi farà sentire più sicuri.

Ricordate di fare una lista delle domande che avete, così da fugare eventuali dubbi. Nessuno si stancherà di rispondervi: è meglio aver chiesto troppo che troppo poco ed arrivare il giorno delle nozze con mille pensieri irrisolti che vi frullano per la testa.

Scegliete fornitori che sono in linea con i vostri gusti, che ascoltino le vostre idee ma che sappiano anche guidarvi in questo percorso importante.

Non è difficile riuscire ad organizzare un matrimonio in Italia essendo residenti in UK con i giusti supporti e le informazioni che l’ambasciata vi fornisce. State tranquilli e godetevi i panorami fantastici ed il buon cibo che il nostro bel Paese offre e soprattutto amatevi. Tanto. Forte.

Postilla: la nostra storia

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Potete tranquillamente saltare questo paragrafo che non aggiunge informazioni a come organizzare un matrimonio essendo residenti in UK. 

Marco ed io stiamo insieme da cinque anni e mezzo. Ad ottobre saranno sei. L’ho conosciuto a Londra, un paio di mesi dopo il mio trasferimento. Era uno degli housemates (coinquilini) di mia cugina. Divideva la stanza con il fratello, mentre mia cugina era in un’altra stanza con il ragazzo. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere durante una giornata soleggiata, andando in giro per l’Ikea e a fare la spesa. Direi che come prima volta non ci eravamo fatti mancare nulla.
Abbiamo iniziato a chattare dal nulla, dopo vari mi piace su Facebook da parte sua, che sembravano più sessioni di stalkeraggio del mio profilo che indizi del suo interesse. IL suo compleanno era stato un paio di giorni prima che iniziassimo a massaggiare e con la scusa che bisognava festeggiare, siamo usciti insieme la prima volta. Lui era goffo ma simpatico, mi faceva ridere moltissimo. Parlava un sacco e sapeva molte cose. Mi era piaciuto fisicamente da subito e avevamo molti interessi comuni. Gli ho offerto il gelato a Leicester Square e per ringraziarmi lui mi ha baciata sulle scale mobili della metropolitana. Una scena da film, o almeno lo è sempre stata per me.
Abitavamo ad un’ora e tre cambi di metro di distanza. Lui nel nord ovest di Londra ed io nel profondo nord della zona 3. Più ci vedevamo, più lui rimaneva a dormire da me. Un paio di mesi dopo avevamo deciso che in quella stanza ci saremmo stati comodi in modo permanente. Dividevamo la casa con altre persone, straniere ed italiane. Nessuno dei due pensava che sarebbe davvero durata ed invece dopo cinque mesi arriva la proposta di matrimonio, in un weekend last minute a Parigi Sotto la Tour Eiffel lui inizia a parlare ed io irrimediabilmente innamorata non ho pensato neanche un istante che fosse troppo presto. Il sì è arrivato spontaneo come il bacio subito dopo.
Dopo un anno di convivenza forzata con altri, abbiamo deciso di andare a vivere da soli. E dopo un paio di anni a Londra, cambiare città per avere un po’ più di tranquillità e più soldi in banca ci è sembrato necessario. Cardiff è la nostra casa da tre anni e mezzo ormai. Parlare di matrimonio dopo tutti questi anni di convivenza e l’avvicinarsi dei trenta sembra quasi naturale. Un matrimonio con lo sfondo del mare della nostra Sicilia.
A volte ci sembra ancora surreale che stiamo per sposarci ma non passa giorno che non ci pentiamo della nostra scelta di voler passare tutta la nostra vita insieme.

Rubrica “Life Abroad”

Lost Wanderer

veronica

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51 pensieri su “Come organizzare un matrimonio in Italia essendo residenti in Uk”

  1. Ciao Veronica,
    Articolo utilissimo!
    Anche noi entrambi italiani residenti in UK – pensiamo di sposarci l’anno prossimo ma ho un dubbio a cui non ho trovato risposta (o forse non ho cercato con le parole chiave giuste): una volta occupatosi delle pubblicazioni al consolato a Londra, come funziona la parte in Italia?
    Ho letto in un commento precedente che bisogna prima prenotare la data al comune dove bisogna sposarsi – deve essere per forza il comune dove si fa il ricevimento?
    Non faremo nessun rito religioso, quindi solo in Comune, ma vogliamo capire se dobbiamo per forza prenotare dal comune dove dovremmo festeggiare il matrimonio o va bene qualsiasi comune, magari nei paraggi/zona?
    Ora che rileggo sembra una domanda stupida ma non ho proprio capito questa cosa ????

    Grazie in anticipo!
    Lyoe

    1. Ciao Lyoe, intanto non esistono domande stupide, soprattutto in momenti stressanti ed importanti come il matrimonio. Sono passati due anni per me quindi non so bene se le regole sono cambiate però il consolato italiano della città dove vivete, invia tutti i documenti al comune dove voi vi sposerete che è comunque quello a cui dovrete fare riferimento. Però sì, è importante prenotare prima la data del vostro matrimonio con il comune oppure non potrete svolgere tutta la restante parte burocratica, in più dovete capire se il comune il giorno da voi scelto avrà un officiante libero per celebrare le vostre nozze.
      Spero ti abbia dissipato i dubbi. Nel caso avessi ulteriore bisogno, contattami pure su Instagram!

  2. Ciao Veronica,
    Io e la mia lei ci sposeremo ad agosto ma io ho ricevuto un offerta di lavoro in UK e dovrei partire a ottobre/novembre a lavorare.
    Dici che c’è la possibilità di prenotare le pubblicazioni direttamente in italia nei prossimi mesi e poi iscrivermi all’AIRE con le pubblicazioni già prenotate? (oppure aspettare e iscrivermi all’AIRE tra 10 mesi).
    Grazie mille perché non so proprio a chi potrei chiedere.

    1. Ciao Gabbo, purtroppo è una domanda molto mirata e non vorrei dare informazioni sbagliate. Credo (e non ho conoscenza legale in materia) che potrete tranquillamente fare le pubblicazioni in Italia se la tua lei è ancora residente in Italia mentre tu sei iscritto all’AIRE.
      Informati però bene con l’ambasciata italiana della città in cui andrai a vivere o al comune di vostra residenza in Italia.

  3. Ciao Veronica,

    Sono italiana e il mio fidanzato è britannico, vorremmo sposarci in Italia l’anno prossimo e stiamo cominciando a navigare in tutto l’iter burocratico da fare qui in UK – io sono cattolica, lui no!

    Che tu sappia, fare il rito civile in UK e quello religioso in Italia semplificherebbe le procedure? Da quello che ho capito, il rito religioso misto avrebbe comunque valenza civile in Italia ma se ci salva qualche passaggio, allora faremmo la parte civile qui!

    Grazie mille

  4. Ciao Veronica, noi siamo due italiani, iscritti AIRE e residenti in UK da 7 anni, che si sposeranno in Italia a Settembre 2022. Inanzitutto ti volevamo ringraziare per questo utilissimo articolo. Una domanda, le pubblicazioni che verranno esposte dal consolato in UK devono essere esposte anche in Itaia nel comune dove ci sposeremo? Feramo matrimonio religioso quindi le pubblicazioni saranno esposte anche fuori dalla chiesa. Grazie mille Elena e Simone

    1. Ciao ragazzi, vi posso dire che il consolato del Regno Unito si occuperà di comunicare le pubblicazioni al comune dove vi sposerete. Per quanto riguarda il rito religioso, purtroppo non posso dirvi molto se non di consultare la chiesa stessa. 🙂

  5. Ciao. Siamo una coppia italiana residente a Londra che si sposerà (si spera!) a Luglio in Italia. Siamo entrambi iscritti all aire da meno di una anno e stiamo provando a prenotare un appuntamento sul sito per le pubblicazioni (abbiamo già i documenti pronti) ma la prima data disponibile è ad Agosto, in pratica dopo il nostro matrimonio ????
    Abbiamo provato a chiamare il consolato ma non rispondono quindi penso che andremo direttamente lì a chiedere.
    Per quanti riguarda la Chiesa ci siamo rivolti ad una Chiesa Cattolica qui a Londra e consegnato tutti i documenti (certificato di battesimo/cresima, declaration of freedom -fatta presso un solicitor- e infine certificato del corso prematrimoniale fatto online su consiglio del prete inglese). Il prete inglese una volta approvati tutta la documentazione ci rilascerà penso un certificato che dovremmo poi consegnare alla Chiesa italiana presso cui ci sposiamo.
    La mia domanda è… per la parte burocratica relativa al comune, oltre le pubblicazioni cosa si deve fare?
    Grazie in anticipo!

    1. Ciao Aidy, sei sicura di aver scelto il calendario di prenotazione per l’ufficio matrimoni e non quello generale che spesso concerne solo i passaporti? Perché il primo dovrebbe darti qualche data molto prima di Agosto. Mentre quello generale è sempre pieno per mesi.

      Ho notato anch’io che a livello di comunicazione telefonica è quasi impossibile riuscire a contattarli. Ti consiglio la loro pagina facebook dove spesso rispondono ai commenti velocemente o magari prova a mandare un messaggio. Magari riesci a risolvere con tempistiche decenti.

      In teoria la Chiesa italiana, dovrebbe svolgere anche il compito di rito civile alla fine della cerimonia, facendovi firmare l’atto ufficiale. Voi per essere sicuri, mandate un mail al comune in cui vi sposerete e chiedete se dovete comunicare la data anche a loro o la Chiesa fa da “garante” per voi. Essendomi sposata con rito civile e non in chiesa non ho un’esperienza diretta da poterti aiutare ulteriormente, mi spiace molto.

  6. Ciao Veronica, io e il mio partner (entrambi italiani residenti a Londra) ci sposiamo a settembre. La prima data disponibile per le pubblicazioni è il 13 agosto. Sul
    Sito del consolato dice che in 12 gg avremo il certificato. C è altro poi che dobbiamo fare a livello burocratico tipo matrimonio civile in Uk o in Italia? (Ci sposeremo religiosamente in Italia)

    1. Ciao Gabriella, per esperienza personale, noi abbiamo ricevuto le pubblicazioni entro cinque giorni. Sono stati molto veloci e professionali.
      Ci hanno chiesto un documento e il form compilato che trovi sul sito del consolato.
      Noi avevamo già la data comunicata in comune. Purtroppo non ho esperienza con i riti religiosi, noi ci siamo sposati con il rito civile. In teoria la chiesa dovrebbe farmi firmare il documento legale a fine cerimonia ma la cosa migliore da fare è accertarsene con la chiesa stessa così da avere il tempo di sistemare altri inghippi burocratici che possano spuntare.

  7. Ciao, io sto organizzando il mio matrimonio per l’anno prossimo, ma una cosa non mi è chiara. Quando si va al consolato per le pubblicazioni e si lascia il modulo compilato con scritto anche la data del matrimonio, quella data (non facendo rito religioso) è scelta da noi oppure devo prima passare dal comune italiano, chiedere disponibilità e poi andare al consolato?

    1. Devi prima informarti con il comune italiano dove decidi di sposarti, prenotare la data e poi scriverla sul modulo per le pubblicazioni da portare al consolato

  8. Ho vissuto un esperienza per certi versi simile quando ho organizzato il nostro matrimonio 7 anni fa. Vivevamo a Roma e ci siamo sposati nella mia Puglia. Io al tempo non avevo la cittadinanza italiana, nonostante 30 anni di vita in Italia, ma solo quella britannica. Quindi tra consolati, pubblicazioni e organizzazione ci è voluto un bel po di impegno. Poi ovviamente ho organizzato anche da sola il nostro viaggio di nozze in sud est asiatico 🙂

    1. Vedo che anche la burocrazia italiana non è da meno! Anche io sicuramente organizzerò da sola il viaggio di nozze ma al momento abbiamo messo tutto in stanby. Speriamo solo di poterci sposare a Settembre.

  9. Uao! Ho una collega che lo sta organizzando anche lei in Sicilia, “solo” da Torino e sta comunque avendo un sacco di difficoltà! Come si dice, l’amore supera tutti gli ostacoli!

    1. Verissimo anche se è proprio uno stress sposarsi, ancora peggio quando c’è una pandemia globale in corso.

  10. in questo periodo la vedo molto dura mettere in atto quanto da te descritto, è spiegato molto bene… ho comunque un’amica a Londra che potrebbe trarre vantaggi dl tuo articolo

    1. Purtroppo il matrimonio dovrà essere rimandato visto il periodo. Resta comunque qualcosa di utile e nuovo che ho imparato e che spero aiuti altre coppie italiane in UK. 🙂

  11. Io mi sposo (FORSE) a Giugno, e gi? c’? da impazzire qui tra casa e chiesa, figuriamoci all’estero come hai ben illustrato tutto. Io sto insieme alla mia lei da due anni e mezzo. Non c’? un tempo o una durata da rispettare, si sente e basta. Dico forse comunque perch? con il coronavirus tanti qui hanno gi? rinviato i loro matrimoni previsti da per luglio o agosto, figurarsi a giugno. Io attender? fino a comunicazioni ufficiali che il matrimonio salta, perch? fare coincidere sala, chiesa, fotografo e via dicendo ? stata un’impresa, e dover rifare tutto anche no. Le pubblicazioni poi, giusto giusto, le ho fatte una settimana prima del lockdown, quindi avendo validit? di 6 mesi spero nel peggiore dei casi di farlo slittare di qualche mese senza doverle rifare. Forza e coraggio.

    1. Siamo nella vostra stessa situazione, ragazzi. Noi dobbiamo sposarci a fine maggio ed al momento ? tutto in forse anche se siamo fiduciosi. In bocca al lupo a voi. <3

  12. Non sapevo che ci fosse bisogno di andare all’ambasciata, ma in effetti ha perfettamente senso. Noi ci siamo sposati subito prima di trasferirci all’estero, e quindi in effetti siamo riusciti a evitare molti sbattimenti burocratici essendo ancora sul posto. Bella l’idea di dare tutti questi dettagli per chi si dovesse trovare nella stessa situazione, sicuramente sar? di aiuto! E tanti auguri a voi due 🙂

    1. Avete fatto benissimo. Noi essendoci conosciuti a Londra e vivendo all’estero dovevamo per forza passare dall’ambasciata. Sperando di non doverci ripassare e dover rimandare tutto per colpa del virus.
      Grazie mille comunque. <3

  13. Ciao Veronica , che bellissima storia d’amore con Marco, la dichiarazione sotto la Torre Eifelle ? il sogno di tutte. In bocca al lupo per questa nuova vita da sposina! Tante info utili da dare ad amici italiani che torneranno a sposarsi nella nostra bella Roma.
    Alla prossima,
    Jess

  14. Sai che non ho mai pensato a quanti giri e cose avrebbe dovuto fare una coppia per sposarsi in Italia. La tua guida e i tuoi suggerimenti sembrano rendere tutto molto semplice!

  15. Per chi risiede all’estero ? un articolo molto interessante e utile! Cos? da organizzare tutto alla perfezione!

  16. Organizzore un matrimonio non ? mai facile, ci sono mille scelte da fare dalle cose pi? piccole come i segnaposti al vestito, immagino che da fuori diventi tutto pi? complicato. Grzie per aver condiviso la tua esperienza

    1. Decisamente, quando si vive all’estero poi diventa tutto pi? stressanti perch? non si ? sul posto ogni volta che serve e devi saper delegare.

  17. Sicuramente un articolo molto interessante per chi ? residente in UK e vuole organizzare il suo matrimonio da noi in Italia..Sicuramente non ? facile, ma per chi ama la regione natale ? essensiale..

    1. Decisamente, non avrei mai potuto immaginare di sposarmi in un altro posto che non in Sicilia anche se ? stato complicato tutto l’iter burocratico.

  18. Ho letto con molto interesse il tuo articolo ricco di info molto utili Grazie per la condivisione

  19. Certo non ? un’impresa molto facile, ma con i tuoi consigli penso che si ci pu? riuscire

  20. Io sono una di quelle che sceglierebbe di gran lunga l’opzione della convivenza e non del matrimonio. Essere residenti all’estero e volersi sposare in Italia non deve essere sicuramente cosa facile. Alcune cose potevo immaginarle, altre proprio non ne avevo idea. Per esempio non sapevo che se uno dei due non ? italiano i documenti da presentare sono diversi.

    1. Noi in questi mesi abbiamo decisamente imparato moltissimo. Fortunatamente entrambi abbiamo quasi sempre abitato in Sicilia e quindi siamo entrambi italiani. Altrimenti avremo avuto ancra pi? grattacapi eheh

  21. Una guida davvero completa e utilissima per chi si trova e trover? nella vostra situazione. A un sacco di cose non ci avrei neanche mai pensato. Ricordo i preparativi del mio matrimonio con molta nostalgia e un susseguirsi di emozioni bellissime.
    Che bella la vostra storia, congratulazioni e vi auguro solo cose belle! <3
    Buona serata
    Luna

  22. I miei cari amici che abitano a Londra si sono sposati a Venezia qualche anno fa ed ? stato davvero meraviglioso, immagino che anche loro abbiamo dovuto fare lo stesso percorso. Forza e coraggio, ragazzi

  23. Congratulazioni per la scelta di fare il grande passo. Ho trovato estremamente interessanti scoprire quali e quante cose devono fare chi sceglie dall’estero di sposarsi in Italia

    1. Tutti consigli molto utili per chi risiede all’estero. Un articolo davvero interessante

  24. Organizzare un matrimonio ? gi? un casino quando si ? direttamente in Italia non oso immaginare come sia stato farlo a distanza

    1. Direi che non ? stata una passeggiata per? ci eravamo quasi. Speriamo di non vedere il piano sfumare per colpa del virus.

  25. Mamma mia, mi sembra davvero complicatissimo ma la tua guida ? molto chiara e dettagliata. Pensa che io e il mio compagno viviamo insieme da una vita ma non siamo sposati e se mai dovessimo decidere di farlo non saprei nemmeno da dove iniziare, pur vivendo in Italia.
    Bellissima la parte finale – romantica e divertente (mi hai fatto morire con lo stalkeraggio). Auguroni ??

    1. Grazie mille Silvia. Guarda noi ci siamo messi le mani nei capelli perch? non sapevamo come iniziare e gli enti burocratici a Cardiff non ci sono venuti incontro e alla fine siamo dovuti andare a Londra dove abbiamo risolto in meno di un’ora! Ora basta vedere se riusciremo a rispettare la data o meno.

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