Le Isole Egadi sono un paradiso quasi incontaminato, dove solo Favignana sembra godere del turismo essendo la più grande e fornita tra le tre. Eppure ce n’è una ancora troppo sottovalutata, persino dai locali: Marettimo. Ammetto infatti che anche io, che in Sicilia ho abitato per ventitré anni, non vi avevo mai messo piede prima dell’anno scorso. Ho visitato Marettimo in barca in uno dei tre giorni passati in mini luna di miele ma avrei voluto passarci molto più tempo.
L’isola, seppur piccola e con un centro cittadino composto da pochissime strade, ha quell’atmosfera di paesino fermo nel tempo. Qui le provviste non arrivano se non tramite aliscafi e traghetti. I locali, poco più di 300 abitanti nei mesi più produttivi, vivono perlopiù di pesca e poco altro. Eppure assaporare Marettimo anche se solo per poche ore è un regalo che, una volta nella vita, dovete farvi.
Le case bianche, le persiane blu, il profumo del mare ovunque vi troviate; le persone che si conoscono tutte tra loro, la gente che vi ferma per parlarvi e raccontarvi storie, Marettimo è un gioiello della Sicilia da preservare in tutta la sua bellezza. Fate però attenzione che gli stessi abitanti, seppur accolgano tutti con un sorriso, non vogliono che la loro bella casa diventi uno dei tanti luoghi di villeggiatura. Viaggiate sull’isola responsabilmente e con lentezza.
Come arrivare sull’isola
Sia che Marettimo sia la vostra meta finale o una tappa del vostro viaggio, vigono pressoché le stesso regole per arrivare a Favignana. Dovrete infatti prima arrivare all’aeroporto di Palermo o Trapani e successivamente arrivare al porto di quest’ultima per imbarcarvi per le Isole Egadi.
Le opzioni a vostra disposizione sono due: il traghetto della Siremar o gli aliscafi della Liberty Lines. Purtroppo il primo non è proprio il massimo se avete intenzione di fare solo una giornata per godervi Marettimo in barca. Infatti l’unico traghetto che parte da Trapani per l’isola è alle 10:20 arrivando alle 13:15, facendo scalo a Levanzo. Il ritorno però è subito dopo. Infatti la partenza per Trapani è prevista per le 13:50, capite bene che non è fattibile per un’escursione in giornata.
Mentre gli aliscafi della Liberty con partenza da Trapani sono sei per tutta la giornata, con il primo previsto alle 08:20 e arrivo sull’isola, in corsa diretta, in un’ora e mezza massimo. Mentre l’ultimo da Marettimo per Trapani è alle 16:30. Il prezzo per andata e ritorno è di €34,14 a persona.
Se invece siete già sulle isole, il percorso è più breve e più economico. Noi ad esempio prendendo il primo aliscafo della Liberty alle 08:55 siamo arrivati a Marettimo in 45 minuti. L’ultimo di ritorno per Favignana è poi alle 16:30. Il prezzo totale è di €20,20 a persona. Vi rimando al sito per prezzi e orari da Levanzo.
Marettimo in barca: come prenotare il giro
Come abbiamo già detto, l’isola è fatta di gente semplice, famiglie di pescatori. Il mio consiglio è quindi di affidarvi proprio a loro per trovare la soluzione migliore. Infatti girare Marettimo in barca con una persona locale che si destreggia anche benissimo nelle acque dell’isola, è una garanzia non da poco. Spesso e volentieri alcuni di loro arrotondano proprio con i giri per turisti o come servizio di taxi marino dove lasciano o prendono le persone da un determinato punto dell’isola.
Noi ci siamo arrangiati con il passaparola. Tramite mia cugina, abbiamo trovato il signor Salvatore. Pescatore marettimese che si appoggia al diving center Stella Marina dell’isola. Mette a disposizione la sua barca dove possono entrare un massimo di otto persone e fa il giro completo dell’isola con qualche pausa per potersi immergere nelle acque blu di Marettimo. Inoltre avrete una guida preparatissima su informazioni e aneddoti delle grotte che visiterete.
Abbiamo quindi preso appuntamento con il tramite del centro Stella Marina e siamo andati nell’ufficio per lasciare inostri dati anagrafici e saldare il conto di €30 a persona prima di tornare al porto e incontrare il signor Salvatore e la sua barca.
Consiglio: prima di prenotare controllate che il mare non sia troppo mosso, altrimenti neanche il più esperto navigante si rischierà ad uscire fuori dal porto.
Informazione bonus: gli amanti delle immersioni possono appoggiarsi al diving center Stella Marina in via scala di mezzo, 2 anche per pacchetti completi di lezioni ed esperienze ad hoc.
Le grotte da esplorare durante il giro in barca a Marettimo
Prima ancora di incontrare il nostro tramite e di imbarcarci e girare Marettimo in barca, abbiamo esplorato un po’ il centro cittadino. Ci siamo soffermati a vedere come l’isola ha pochi locali dove mangiare, gli hotel sembrano inesistenti anche se abbiamo notato un paio di case vacanze. Abbiamo anche appurato che esiste solo un panificio, in via Cocco, 2 che usa un forno a legna e che ha specialità tipiche perfette per il nostro pranzo a sacco.
Una volta fatte le 11:00 il nostro giro in barca è partito dal porticciolo dei pescherecci, dove quasi tutte le barche sono bianche con accenti blu. I segni della salsedine si notano in molte, eppure la barca del signor Salvatore è pulita e spaziosa. Perfetta per otto persone, anche se noi eravamo solo in sei se contavamo il nostro comandante al timone. Infatti con noi c’era una giovane coppia con un bambino.
Una volta messa in moto la barca, abbiamo subito notato come il mare fosse talmente cangiante che era impossibile descriverlo con un solo colore. Passava da zone blue intenso a pozze turchesi brillanti fino al verde acqua trasparente tipico delle coste delle aree marine protette, come lo sono quelle di Marettimo.
Lasciato quindi Scalo Vecchio, ci siamo diretti verso la prima grotta. I nomi vi sembreranno peculiari ma giuro che hanno un senso una volta spiegati. La prima in cui ci imbattiamo è leggermente franata, creando così un ampio cerchio che riflette i raggi solari all’interno della Grotta del Cammello. Deve il suo nome alle due apertura nella roccia che assomigliano a due gobbe di Cammello, inoltre su una facciata si riesce ad intravedere scolpita dalla natura la faccia dell’animale. Per di più in una delle due insenature vi è una piccola spiaggetta, riparo delle foche monache che si trovavano sull’isola.
Proseguendo Punta Troia si staglia davanti a noi.
Il suo castello si erge maestoso di fronte alle montagne dell’isola, ma di questo ne parleremo più avanti. Passiamo infatti uno dei promontori più suggestivi di Marettimo e aggiriamo un piccolo scoglio prima di arrivare ad un altra insenatura: la Grotta del Tuono. Basta avvicinarsi per capire il perché del nome. Le onde che si scagliano dentro la grotta rimbombano infatti talmente forte da sembrare tuoni.
Passiamo poi in un tratto pieno di scogli dove solo gli esperti saprebbero destreggiarsi con un mare leggermente mosso, come lo abbiamo trovato noi poco dove aver iniziato il nostro giro di Marettimo in barca. Eppure superati quelli, si arriva a Cala Bianca. Datevi uno sguardo intorno prima però, vedrete come le rocce della montagna qui si fanno più bianche, tanto da donargli l’epiteto di Dolomiti sul mare. Se siete fortunati è possibile persino scorgere un asinello su uno dei picchi della catena montuosa.
Qui ci siamo fermati un po’ di più per permetterci di fare un secondo bagno. Il primo è stato con il panorama di Punta Troia davanti a noi. Immergersi a Cala Bianca però è stato come essere in un acquario. La zona è infatti pienissima di pesce che ti nuotano affianco ed intorno, un vero paradiso per gli amanti della natura e delle immersioni!
Rimesso in moto, arriviamo alla mia grotta preferita: la Grotta degli innamorati.
Simile alla Grotta del Cammello, anche questa ha una parte scoperta dove i raggi del sole entrano creando un gioco di luci sull’acqua impareggiabile. Per ammirare questo spettacolo però bisogna fare una bella nuotata entrando nella grotta e attraversando un tunnel naturale di circa 40 metri.
Ormai siamo sempre più vicini a finire il nostro tour, eppure prima visitiamo Grotta del Presepe. Già il nome evoca quello che, con un po’ di immaginazione potrete vedere dentro l’insenatura. Infatti le rocce sembrano essere personaggi della Natività.
C’è il tempo per un ultimo bagno prima di tornare nuovamente a Scalo Vecchio e salutare il nostro caro signor Salvatore.
Oltre Marettimo in barca: i percorsi per fare trekking
Marettimo è la più selvaggia delle tre isole Egadi, riuscire ad esplorarla tutta se non si è degli esperti camminatori o amanti del trekking potrebbe risultare molto difficile. Ecco perché molti preferiscono visitare Marettimo in barca, si risparmia fatica e tempo quando non se ne ha molto a disposizione. Se però decidete di pernottare sull’isola preparatevi a meravigliosi panorami tra i sentieri che deciderete di percorrere.
Castello di Punta Troia
Uno fra tutti quello di Castello di Punta Troia. Il sito ha una storia simile al Castello di Santa Caterina: sorto come torre d’avvistamento saracena, al suo posto venne costruito successivamente una fortezza normanna che è stata recentemente ristrutturata. Anche questo castello divenne in tempi più recenti una prigione. Ad oggi è visitabile grazie a dei volontari che si offrono come guida. Al suo interno troverete il Museo delle Carceri di Punta Troia e l’Osservatorio per la Foca Monaca.
Si percorrono all’incirca 4 km per arrivare al Castello di Punta Troia partendo dal centro cittadino. Vi occorreranno quindi un paio d’ore a passo sostenuto con un dislivello di 116 metri. Sfortunatamente non ci sono fontane lungo il percorso quindi attrezzatevi per le scorte d’acqua e indossate scarpe adatte e protezione solare.
Faro di Punta Libeccio
Sulla parte più occidentale dell’isola, si trova Punta Libeccio ed il suo Faro appartenente alla Marina Militare e purtroppo in stato di abbandono da molti anni.
Si raggiunge partendo dal paese, in direzione cimitero e seguendo le indicazioni ben delineate durante tutto il percorso che porteranno a Punta Libeccio. Il sentiero è lungo circa 6 km con una pendenza di 190 metri.
Case Romane e Pizzo Falcone
Ultimo percorso che vi propongo è per metà guidato. Infatti sono diverse le guide che vi porteranno ad esplorare le Case Romane. Come ispira il nome, le costruzioni sono di epoca romana e sono state affiancata ad una costruzione di una chiesa bizantina voluta dai monaci che si stabilirono lì per anni prima dell’abbandono totale del luogo.
Meno di 2 chilometri dal centro cittadino vi porteranno al sito. Aggiungendone altri due, arriverete al punto più alto dell’isola: Pizzo Falcone, dal quale non solo potrete scorgere l’intero perimetro di Marettimo ma anche le altre isole fino a scorgere le coste della Sicilia.
Museo del Mare
Infine vi lascio non proprio un percorso ma una passeggiata poco fuori dal centro dell’isola. Continuando dal porto, sempre dritto fino a via Campi, 6 troverete il Museo del Mare. Qui è ricostruita tutta la memoria storica e culturale degli abitanti e dell’isola.
Si dice che ci visita Marettimo lo faccia per ritrovare sé stesso. Forse è vero per alcuni perché una volta lasciata l’isola, è come tornare una persona completamente nuova ma con un pezzettino di cuore in meno. Lo ritroverete lì, ad attendervi a Marettimo nella vostra prossima visita.
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Classe 1990, viaggiatrice entusiasta, appassionata di fotografia, siciliana ed expat in UK dal 2014. Ti racconto dei miei viaggi in coppia, dei luoghi della mia terra e di come riuscire a vivere una vita da expat senza perdere la testa.
Dovevo visitare Marettimo e le altre isole per capodanno dello scorso anno ma ahimè non è andata così. Spero di rimediare presto e di vedere le bellezze di Marettimo il prima possibile! Mi incuriosiscono molto le case romane, vedremo il da farsi!
Ti auguro di riuscirci quest’anno allora, non te ne pentirai!
Un altro articolo che salvo volentieri per sfruttare a settembre nelle ns vacanze!
un racconto perfetto per girare Marettimo, probabilmente seguiro i vs stessi passi dato che passeremo la giornata!
grazie davvero per questi preziosi consigli, non sai quanto mi aiutano!
Noi se avessimo avuto più tempo, avremmo pernottato almeno un giorno per goderci anche il tramonto da qui e poter parlare ancora un po’ con i locali. Però anche il giro in barca con uno dei pescatori esperti, è un’esperienza unica. Il prossimo mese esce anche il post su Levanzo, per concludere in bellezza!
Ho in programma, se sarà possibile, la Sicilia a settembre comprese le Egadi e questa tua guida mi sarà utilissima! Pensavo di visitare solo Favignana invece guarda che bellezze ci sono.
Se avete abbastanza tempo vi consiglio di girare tutte e tre le Isole Egadi, magari pernottando a Favignana come abbiamo fatto noi!
Le isole hanno sempre un fascino particolare!
E sai che ti dico? Meno male che queste perle non sono “vittime” del turismo di massa!
Decisamente, altrimenti diverrebbero come qualsiasi altra parte del mondo, deturpata dal turismo di massa.
Bellissimo racconto Veronica, avrei voluto leggerne ancora…sento le cicali che friniscono, il rumore dell’acqua sulla barca, il sapore del salso sulla pelle.
Solitamente non amo il mare italiano perché in estate quasi tutte le località si riempiono di turismo. Amo la natura selvaggia, i borghi veri e i sapori autentici. Marettimo me li ha ricordati. Grazie per avermi fatto scoprire questa perla.
Ero sicura che tu, più di tutti, avresti apprezzato l’anima di Marettimo proprio per la sua natura così schiva ai turisti ma anche il cuore di chi può dare tutto.
Mai visto le Isole Egadi, ma mi hai fatto venire voglia di vedere e sopratutto questa isola che hai descritto benissimo. Il giro in barca deve essere super
Molto, in poche ore vedi tutta l’isola da una prospettiva decisamente diversa!
Questo articolo dimostra che nella nostra bella Italia ci sono ancora luoghi quasi sconosciuti che però nascondono delle vere e proprie meraviglie. Grazie per aver raccontato questo piccolo angolo di paradiso, ci farò un pensierino anche per la mia luna di miele ????
Ti consiglio di pernottare almeno una notte lì allora, non ve ne pentirete!
Sai che non conoscevo affatto Marettimo? Non l’avevo mai nemmeno sentita nominare! Hai descritto uno di quei posti che sembrano non esistere più, e dove il tempo sembra essersi fermato a qualche decennio fa. Mi ha colpito molto la cosa del passaparola: rende l’idea di una comunità, dove vieni accolto solo se lo vuole la gente del posto.
Hai decisamente riassunto l’anima di Marettimo, ed è proprio il fatto di essere così lontana che l’ha tenuta nascosta al turismo, lasciandola l’isola incontaminata che è ancora oggi.
Hai dato una descrizione stupenda di quest’isola e trapela dalle tue parole che la ami molto. Dev’essere davvero un piccolo gioiello, con questa atmosfera autentica e non eccessivamente vittima del turismo di massa. Che meraviglia dev’essere immergersi nelle grotte che circondano l’Isola!
Decisamente un’esperienza unica! In anni vissuti in Sicilia, l’anno scorso è stata la prima volta che siamo stati a Marettimo ed è stato magico!