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24 Ottobre 2023. Ricordo bene la data perché ero in Puglia per un compleanno. Due giorni dopo la festa, io e il mio ragazzo ci siamo messi in macchina per tornare verso la Capitale. Non torno a casa dei miei da quel giorno.
Non è successo nulla di drammatico eh, soltanto quelle cose che la vita ci mette in mezzo. E ho comunque rivisto i miei, che sono venuti a Roma per qualche giorno. Però questo è ufficialmente il periodo più lungo che passo lontano dalla mia terra d’origine da quando me ne sono andata via. E questo periodo mi ha permesso di rispondere ad una domanda che mi faccio da quando ho iniziato la vita fuorisede. Sono abituata a tornare giù per le “feste comandate”: Natale, Pasqua, Ferragosto, varie ed eventuali. Questo mi aiutava a non sentire la mancanza dei miei nei lunghi mesi di distanza: potevo contare i giorni.
Poi qualcosa si è rotto in quel meccanismo perfetto: l’inizio della convivenza, un po’ di rogne sul lavoro, la ricerca di un nuovo equilibrio, i soldi che vanno e vengono. E le date prestabilite sono saltate, una dopo l’altra. E se non ci sono quelle date che mi dicono quando tornare alla terra natia, io ogni quanto sento il bisogno di tornarci? Questa è la domanda che mi faccio da sempre. Sono andata via dalla Puglia perché sentivo che quella terra poteva darmi poco e niente. Sono sempre stata un’outsider. Una di quelle”tipe strane” che gli altri guardano un po’ dall’alto in basso. Una che voleva fare l’artista. A parte il supporto della mia famiglia, che ha creduto nel mio sogno quanto me, lì c’era poco o niente per me. A Roma, all’università, ho trovato una famiglia scelta di persone per cui non ero stravagante, o meglio, loro erano stravaganti quanto me. Più tempo passavo a Roma, più mi rendevo conto che era il posto giusto in cui sbocciare.
E anche se si tratta di una città con mille problemi, fracica dalle fondamenta, continuo a pensarlo. Per me, casa è Roma. A maggior ragione da quando ho iniziato una convivenza, mettendo insieme quella che definisco “la mia famiglia sghangherata”: io, il mio ragazzo e il nostro animale domestico.
Il posto da cui provengo non mi manca. Però mi mancano le persone. Vorrei vederli e abbracciarli più spesso. Per i miei gli anni passano, e so che il tempo con loro è prezioso. Sono grata a mia sorella che vive vicino a loro, e che può intervenire nelle situazioni di emergenza. Mi rendo conto che si è fatta carico di un grande peso, mentre io me ne sto qui a 500 km di distanza. Sì, quel senso di colpa lo sento, anche se nulla su questa Terra mi farebbe tornare in quel paesino da 15.000 anime dove l’ambizione è una parolaccia perché le donne devono stare a casa a fare figli. Mi piacerebbe passare più tempo coi miei nipoti, che la zia la vedono solo in foto e probabilmente credono che sia la tipa che guida il camion di Bartolini che gli porta i regali di tanto in tanto.
È una di quelle situazioni in cui una risposta giusta non esiste: qualsiasi scelta comporta dei sacrifici e scontenta qualcuno. Lo so, l’ho capito solo adesso che anche questo fa parte della vita adulta. E che di sicuro non sono l’unica che si è fatta una vita lontano dalla terra d’origine e convive col senso di colpa di aver abbandonato la famiglia.
Per fortuna ci troviamo in un periodo tecnologicamente florido, e la mancanza la si sente molto di meno tra un Whatsapp e l’altro. Per dire, mi sono resa conto del fatto che non vedo mia sorella da Ottobre 2023 solo qualche giorno fa quando ci siamo scambiate gli auguri di Capodanno. Perché siamo sempre in contatto e mi sembra di averla qui. Mi tiene aggiornata sulle situazioni in Puglia, e mi sembra di essere lì con loro anche quando non ci sono.
Il problema quando sei in contatto telefonico con la gente è che ognuno ti racconta la sua versione della storia. E a volte credi che siano in corso delle catastrofi. Ma questa, come sempre, ve la racconto un’altra volta.
Ciao, sono Rainbowsplash, e mi definisco “un gavettone di colori”: mille passioni, mille cose da fare (sempre in zero tempo) e un sacco di buonumore. Scrivo per passione e per professione. Qui sul blog trovate le mie avventure da fuorisede, i miei consigli a tema beauty e i miei manuali semiseri di sopravvivenza. L’ho già detto che ho mille hobby?