Conosciuto da molti per l’omonima stazione, il quartiere Paddington non viene di certo preso d’assalto dai turisti. Ammetto che persino io, quando abitavo a Londra, non lo visitavo quasi mai. Lo trovavo un po’ disagiato per essere nel cuore della capitale inglese, persino caotico, proprio per via della moltitudine di viaggiatori che sputava la stazione.
Difficilmente l’avrei esplorato prima se non fosse che, da quando vivo a Cardiff, il diretto per Londra si ferma proprio qui. Così, una dei nostri fine settimana abbiamo alloggiato in una delle tante strutture della zona e ho imparato che le sorprese sono sempre dietro l’angolo e che basta andare nelle strade secondarie per trovare la vera bellezza di un luogo.
Paddington: da borgo parrocchiale a nuovo quartiere in
Nato come sede di una parrocchia medievale, il quartiere Paddington ha visto un continuo sviluppo dalla sua nascita. Incredibile pensare che quello che un tempo fu un borgo parrocchiale, potesse divenire uno dei fulcri della capitale inglese.
Eppure, Paddington era inizialmente staccato dal distretto di Londra. Era infatti un villaggio a sé stante che venne solo successivamente inglobato dalla capitale fino a diventare parte del distretto di Westminster nel 1965, assieme al borgo di Marylebone. Uno dei suoi picchi più sfavorevoli avvenne però nel 1854 quando la stazione omonima, progettata da Isambard Kingdom Brunel del quale si può ammirare la statua tra le banchine, venne aperta.
Infatti, proprio dopo l’apertura del grande progetto di Brunel, molte delle case vittoriane e georgiane dell’aerea, vennero convertite in budget hotel di dubbio gusto. A questo si susseguì l’arrivo della criminalità e di un giro di prostitute che rese Paddington la feccia del centro di Londra. Fortunatamente l’apertura del carcere di massima sicurezza di Paddington Green, oggi abbondonato, e varie proposte per risanare il quartiere lo ripulirono dalla brutta immagine che si era perpetrata per più di un secolo.
Il quartiere Paddington ha visto una lenta crescita e popolarità solo negli ultimi anni grazie al via del progetto di resanificazione del quartiere.
Il progetto di riqualificazione del quartiere
Il quartiere Paddington è in continua crescita grazie alla proposta di rinnovo di alcune aree. Il progetto, iniziato nel 2018 e che ne prevede la fine entro il 2023, ha già iniziato a dare i suoi frutti. Infatti, sono già visibili sulle sponde del Tamigi i moltissimi locali commerciali, ristoranti e palazzi che stanno ripopolando il quartiere, donandogli nuovo lustro.
Sheldon Square e Merchant Square ne sono il perfetto esempio. La prima è il nuovo hot spot per gli amanti del cibo: sia catene famose che locali indipendenti hanno popolato una delle sponde del canale, offrendo outdoors terrace, i tavolini fuori che vanno sempre a ruba durante le belle giornate. Inoltre, un paio di locali sono ospitati dalle imbarcazioni arenate lungo il fiume e promettono un’esperienza diversa.
La seconda invece ha una vibe più moderna, con palazzi che ospitano appartamenti e uffici ai piani alti e locali commerciali ai piani terra. Qui si trova l’inizio del bacino di Paddington, abbellito da giardini finti e ponti all’avanguardia come il Rolling Bridge o il Fan Bridge. Entrambi si possono vedere in azione, mentre si aprono, il mercoledì ed il venerdì alle 12:00.
Inoltre, proprio dal bacino di Merchant Square potrete iniziare una passeggiata lungo il Tamigi fino a King’s Cross.
Punti di interesse
Ahimé, se siete amanti dei musei e della cultura, non c’è molto da vedere nel quartiere Paddington. Vi indico però l’Alexander Fleming Laboratory Museum, che è proprio lo studio dove lo scienziato scoprì la penicillina. Situato all’interno del St. Mary’s Hospital, è aperto alle visite dal lunedí al giovedí dalle 10:00 alle 13:00. Il costo del biglietto si aggira attorno ai £4.
Mentre per gli amanti dei fumetti italiani, sarete sorpresi di trovare il bar “Dylan Dog Café” proprio davanti l’uscita centrale della stazione. All’interno è un normale café britannico però.
Se invece siete alla ricerca di posti nascosti, e magari anche instagrammabili, vi consiglio di recarvi a Conduit Mews. Il vicolo assomiglia molto ad una delle tante strade di Notting Hill, con le case strette e basse dalle facciate colorate. In alternativa, fate un giro ai Norfolk Square Gardens, il posto perfetto per fare un picnic o una partita a scacchi, proprio come a Holland Park, anche qui è possibile giocare con pedine di larga scala.
L’orsetto Paddington: la mascotte del quartiere
Avete mai provato a cercare “Paddington” su Google? I primi risultati non vi parleranno del quartiere di cui vi sto raccontando. Bensì, spunterà un’orsetto marroncino dal muso bianco, con un cappello rosso in testa e un cappotto blu. Valigia alla mano, ops, alla zampa e uno sguardo curioso, l’orsetto Paddington è la mascotte della stazione omonima, ma anche del quartiere. Sarà infatti facile ritrovarvi faccia a faccia con una delle tante statue che lo rappresentano disseminate per le vie.
Ma perché si chiama proprio così? I lettori dello scrittore Michael Bond, che ha dato vita all’animare, o gli amanti del film, sapranno già che l’orso più famosa di tutta Londra viene trovato proprio in una banchina di Paddington dalla famiglia Brown. Così nasce il mito dell’orsetto viaggiatore.
La sua prima apparizione avviene in “A Bear called Paddington” del 1958. L’animale, dopo essere arrivato dal “Perù più oscuro” si perde per la capitale inglese e viene adottato dalla famiglia Brown. Il resto delle sue avventure diventa storia.
Come arrivare al quartiere Paddington
La stazione di questo quartiere non ha neanche bisogno di presentazioni. Paddington è servita da quattro linee metropolitane, anche se le più lente fra tutte: la Bakerloo (marrone), la District (verde), la Circle (gialla) e la Hammersmith & City (rosa); inoltre è una delle stazioni centrali dove partono e arrivano ogni giorno centinaia di treni.
Proprio da qui parte il treno diretto per Heathrow, facendo sì che Paddington sia la fermata centrale per milioni di turisti.
I bus che attraversano il quartiere invece sono per la maggior parte quelli che partano dal Nord di Londra. Toccano quindi Kilburn o Camden Town per poi scendere fino a Westminter nella maggior parte dei casi. Potete quindi salire sul 46 o il 18 o il 27, anche se vi consiglio di camminare per esplorare meglio le zone.
Infatti, camminando, scoprirete di essere a pochi passi da molti altri quartieri come Maida Vale e la sua bella LIttle Venice; i Kensington Gardens e la vicina Notting Hill e persino Marble Arch e tutto il centro dello shopping. Basta poco per scoprire quanto Londra possa essere a portata d’uomo!
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Classe 1990, viaggiatrice entusiasta, appassionata di fotografia, siciliana ed expat in UK dal 2014. Ti racconto dei miei viaggi in coppia, dei luoghi della mia terra e di come riuscire a vivere una vita da expat senza perdere la testa.
Confesso di non conoscere molto bene questa parte di Londra, anche se sono stata nella capitale britannica tantissime volte; dovrò rimediare la prossima volta che ci vado sfruttando i tuoi spunti!
Ammetto di aver scoperto Paddington proprio grazie alla sua mascotte. Il simpatico orsetto è infatti uno dei cartoni animati che scandiscono i miei divertenti lunedì pomeriggio in famiglia. A questo punto il quartiere entra doverosamente nella lista delle tappe londinesi da prendere in considerazione quando capiterà di visitare la città.
Sicuramente riconoscerai alcuni dei luoghi intravisti nel film e nel cartone 🙂
Appunto per questo è una tappa imperdibile con cui personalizzare il soggiorno londinese. E di sicuro ci scappa pure un souvenir 🙂
Interessante questa riqualificazione, caspita mi sono persa questo quartiere quando sono venuta a Londra. Che peccato!
Magari è una buona scusa per tornare una seconda volta!
Lo ammetto , anche io conoscevo l’orso Paddington prima che il quartiere ma questo tuo focus su questa zona di Londra ha fornito moltissimi spunti per colmare questa lacuna . Grazie
L’orsetto è decisamente più famoso del quartiere stesso ahahah
Mio figlio adora Paddington Bear e guardiamo sempre i suoi cartoni. Chissà che emozione sarebbe visitare questo quartiere quando sarà un po’ più grande!
Sicuramente avrà molto più da offrire che la sola casa del famoso orsetto 😉
Che bello vorrei proprio visitarlo. Mi incuriosisce molto il fatto che i locali siano all’interno delle barche arenate, dev’essere davvero una bella esperienza. Bello anche che si stia rivalutando un quartiere che, a quanto vedo, ha molto da offrire.
Conosco Paddington perché spesso l’ho scelta come zona per l’albergo: abbastanza centrale, e con prezzi più contenuti rispetto ad altre zone. Poi la comodità della stazione dei treni e della metropolitana e un vantaggio non indifferente!
Anche noi abbiamo alloggiato un paio di volte qui ma ci siamo sempre trovati male!
Una volta è capitato anche a me, anni fa. Un albergo orribile con la doccia in camera, nel senso che praticamente era stata ricavata da un armadio ????
Cose illegali veramente!
Se un quartiere viene rivalutato con criterio e gusto estetico, mantenendo le radici e le caratteristiche storiche, può trasformarsi in una zona spettacolare. Vivo a Milano ed ho già assistito a questo processo più volte. Non conoscevo questo quartiere, mi piacerebbe molto vederlo!
Milano, come Londra, è una di quelle città in continua ricostruzione! Ogni volta si scopre qualcosa di nuovo!
Conoscevo Paddington proprio grazie al famoso orsetto ma non avevo idea che questo quartiere fosse così ricco di luoghi da vedere. Ad esempio non mi perderei il laboratorio di Fleming per nulla al mondo! Ora so cosa fare quando andrò a Londra!
Difficilmente viene visto come un quartiere turistico, però negli anni si è sviluppato in maniera esponenziale e non metto in dubbio che in futuro potrebbe diventare un quartiere in!