Un altro anno è finito e le statistiche delle mie letture 2024 ammontato ad un totale di 89 titoli. Cinquantanove libri cartacei e trenta audiolibri. Decisamente meno cartacei del 2023 ma ho privilegiato i tempi morti tra una storia e l’altra, le pause durante le vacanze dove non sempre ho letto e qualsiasi cosa mi impedisse di leggere.
Ho cercato di prediligere l’usato, comprando su Vinted o su Libraccio per risparmiare qualcosa. Ho ascoltato alcune storie per paura che non mi piacessero e che dovessi poi rivendere il libro. Infatti, al contrario di altri anni, sono stata più cauta con gli acquisti, visto che solitamente la metà dei libri letti finivano per essere rivenduti o regalati.
Quest’anno ci sono stati molte belle storie, qualche classico e, ovviamente, delle delusioni. Pronti a scoprire questi ottantanove titoli?
Letture 2024: I libri che ho amato
Quasi una top ten dei libri che ho amato tra le mie letture 2024. Mancavano solo due libri per raggiungere quel numero a due cifre e, invece, sono solo otto i titoli che mi hanno lasciato qualcosa, anche a distanza di mesi. La metà di questi libri li ho letti nella prima metà dell’anno, ma li ricordo ancora oggi. Sono storie che mi hanno lasciato qualcosa, a modo loro. Alcuni mi hanno fatta riflettere, altri mi hanno permesso di riconnettermi alle mie origini, altri ancora sono stati una coccola dall’inizio alla fine.
Libri che fanno riflettere
Un grande classico di George Orwell apre questa classifica alla rinfusa delle mie letture 2024 preferite. Non so perché io abbia aspettato tanto per leggere Fattoria degli animali ma meglio tardi che mai. Sono grata di aver trovato il momento giusto. Il corto romanzo di Orwell non è la classica novella sugli animali che, stanchi di essere trattati male dal padrone, fanno la rivoluzione e prendono possesso della fattoria. All’interno del romanzo ci sono riferimenti socio-politici velati che possono essere applicati in momenti storici anche più recenti. Una lettura che dovrebbero fare tutti.
Sullo stesso filone di denuncia è L’onda. La storia non è un gioco di Morton Rhue. Tratto da una storia vera, il romanzo racconta di un professore e l’esperimento che conduce in una sua classe dopo aver mostrato un film sul nazismo. Dopo diverse domande degli alunni, il professore crea un movimento “l’onda” sul filone della dittatura. I ragazzi non si accorgono neanche della violenza e sete di potere che cresce in loro, finché il professore interviene. L’intero libro, di poco meno di duecento pagine, ci fa riflettere sull’animo umano e su come, avendone la possibilità, verremmo inebriati dal potere.
Libri sulla Sicilia
Tre dei migliori libri che ho letto quest’anno sono ambientati in Sicilia. Dopo la notorietà raggiunta da I leoni di Sicilia, sempre più autori hanno iniziato a parlare della storia di questa regione incredibile. Potrei anche essere di parte quando si parla di Sicilia, essendo siciliana io stessa, ma questi tre titoli ve li consiglio con il cuore.
Prima del Gattopardo, esistevano le donne della famiglia Tasca Filangeri di Cutò. Una di queste divenne poi la madre di Tomasi di Lampedusa. Proprio queste donne sono le protagoniste de Le Gattoparde di Stefania A. Barzini. Una storia di famiglia, di drammi, qualche gioia e un’eredità difficile. Un piccolo capolavoro di quest’autrice siciliana.
Sullo stesso filone, è La Principessa di Lampedusa di Ruggero Cappuccio.
Questa volta la storia si concentra solo sulla madre di Tomasi di Lampedusa, la Principessa di Lampedusa: Beatrice Tasca Filangeri di Cutò. Non riesco a descrivere la poesia e la bellezza di ogni capitolo, ogni personaggio, ogni parola usata con sopraffina maestria dall’autore napoletano. La principessa di Lampedusa narra gli ultimi anni di Beatrice. La Seconda guerra mondiale è quasi agli sgoccioli quando la principessa torna a Palermo e si stabilisce di nuovo a Palazzo Lampedusa. Le bombe lo hanno reso quasi irriconoscibile, ma la principessa non demorde e torna a viverci ugualmente perché ha uno scopo.
Eugenia Bonanno, al di là della strada, spia la principessa dalla finestra. Pian piano riesce anche ad avvicinarsi a quella figura ammaliatrice che le insegnerà il gusto della vita e della libertà, che va presa con la forza, anche a costo di sparire per un mese sui Nebrodi. Sullo sfondo: una Palermo ferita ma ancora piena di vita, pronta a ricostruirsi; una casetta sui Nebrodi e un lupo solitario; una Napoli colpita dalla guerra ma con quella sua anima prorompente. Questo libro è un vero gioiello che va recuperato se non l’avete ancora letto.
Più leggero e ironico è, invece, Cannoli siciliani. Mare, amore e altre cose buone di Roberta Corradin. Qui la cucina, la passione e la Sicilia si intersecano fra di loro creato un diario romanzato di una porzione di vita dell’autrice. Ogni capitolo ha poi una ricetta tutta tipicamente siciliana che vi farà leccare i baffi.
Letture 2024 feel-good
Le ultime tre letture 2024 preferite sono tutte storie dal lieto fine, che insegnano qualcosa come la resilienza quando tutto va male come in Volevamo prendere il cielo di Federica Bosco. Tra Verona e Parigi, la storia di Linda si svolge tra progetti di un futuro che non si avvererà mai e la vita che si mette di mezzo.
Abbiamo poi La felicità è una storia semplice di Lorenza Gentile. Quasi tocca la bellezza di Le piccole libertà, il suo capolavoro per me. Stavolta, qui, il protagonista è Vito Baiocchi e il suo viaggio alla ricerca di un motivo per vivere e non solo. Insieme a sua nonna Elvira, intraprenderà un viaggio alla scoperta delle bellezze italiane per arrivare a Gibellina. La città colpita dal terremoto e mai più ricostruita, dove Elvira ha vissuto e ha perso tutto, tranne il nipote. Una storia delicata, con personaggi dalle ombre che diventano luce.
Ultimo, ma non per importanza: La rivoluzione dei piccoli gesti di Adele Chiabodo. Le sensazioni che ho provato leggendo questo libro non le avevo da quando avevo messo giù “le piccole libertà” di Lorenza Gentile. I capitoli della storia ripercorrono i mesi dell’anno, da maggio al maggio successivo. Iniziano dall’arrivo di Ella, ragazza scozzese, in un piccolo borgo italiano e finisce con Durante che scopre nuovamente la magia della vita. Due personaggi completamente diversi tra di loro, un viaggio corale alla scoperta delle piccole cose, giorno dopo giorno, che ci fanno ritrovar la felicità. L’ho talmente amato da averlo regalato anche alla mia migliore amica.
Graphic Novel lette nel 2024
Tra le letture 2024 non possono mancare le graphic novel. Ammetto che avrei voluto leggerne molte di più ma per i costi e non avendo un e-reader, mi sono limitata solo ad otto fumetti. Anche se uno in realtà è più un coffee table book, quasi un libro espositivo da mettere su un tavolino o come suppellettile. Botteghe di Tokyo. L’arte dei disegno di Mateusz Urbanowicz è, infatti, una raccolta dei suoi disegni in giro per la capitale nipponica. Bellissimo se siete appassionati del genere o del Giappone.
Ho poi letto molto in inglese, visto che in Italia o si traducono poche storie LGBT+ o costano troppo. Prima tra tutte Bloom di Kevin Panetta che esplora la storia di un figlio di panettieri che vorrebbe ribellarsi al prendere posto nel panificio di famiglia e un ragazzo che, invece, della panetteria vorrebbe fare un mestiere. Avrei voluto leggere anche il seguito ma, ahimè, è solo in olandese. Altra storia di amore tra due giovani e cibo è Chef’s Kiss di Jarrett Melendez. Qui, un neo laureato trova lavora in cucina e si prende subito una sbandata per un suo collega.
In inglese ho poi letto Miss don’t touch me di Hubert e It’s lonely at the centre of the Earth di Zoe Thorogood, entrambi tradotti da Bao Publishing pochi mesi fa.
Purtroppo, nessuno dei due mi è piaciuto. Il primo sarebbe potuto finire con la prima parte e sarebbe stato carino. Il secondo, pur capendo che il volto della depressione è differente per ogni persona, non sono riuscita ad apprezzarlo.
Infine, ho letto Il principe e la sarta di Jen Wang. Una storia di amicizia e pregiudizi. E poi le due graphic novel più belle di queste letture 2024: Vincent di Barbara Stok, sul grande artista olandese e Indomite. Storie di donne che fanno ciò che vogliono. Vol. 1 di Pénélope Bagleu. Vorrei recuperare gli altri volumi nel corso di quest’anno e scoprire le vite di donne che hanno cambiato il corso della storia.
Gli audiolibri ascoltati nel 2024
Trenta sono gli audiolibri che ho ascoltato nel 2024. Non saprei quantificare le ore tra titoli che mi hanno preso settimane ed altri che ho ascoltato in meno di un giorno. Ci sono storie che ho lasciato a metà, altre dopo pochi minuti e che non figurano in questo elenco.
Ho iniziato ad ascoltare audiolibri nel 2023 con alcune autobiografie. Anche il 2024 è cominciato allo stesso modo con l’auto, o forse dovrei dire audio, biografia di Jonathan Van Ness in Over the top e quella di Stanley Tucci in Taste. My life through food, quest’ultima sotto consiglio di Silvia di The Food Traveler. Poi c’è stata l’esperienza in Giappone di Chris Broad, noto youtuber che non conoscevo prima dell’ascolto del suo Abroad in Japan.
Ho continuato con Midnight Sun di Stephenie Meyer.
Se la me sedicenne avesse potuto mettere le mani su questo romanzo, avrebbe urlato di gioia. Midnight Sun era un progetto della Meyer, l’autrice della saga di Twilight, che sarebbe dovuto uscire un paio d’anni dopo la fine di Breaking Dawn. Sfortunatamente, qualcuno mise online alcuni capitoli non ancora editati e l’autrice smise di mettere mano al progetto.
Dopo anni dall’uscita dell’ultimo capitolo della saga, il retelling di Twilight, stavolta dal punto di vista di Edward, ha finalmente visto la luce. Ho aspettato un anno prima di trovare il coraggio di iniziarlo. Soldi per la versione cartacea non volevo spenderne ed ecco che Spotify lo inserisce nella sua libreria di audiolibri. All’inizio è stato un ritorno all’adolescenza. La storia era uguale, ma capitolo dopo capitolo iniziava a diventare una noia mortale proprio perché ormai non ero più quella sedicenne super amante dei fantasy.
L’ho finito per inerzia, così com’è successo per The Atmospherians di Isle Mcelroy. Non riuscirei neanche a raccontarvi la trama perché l’ho rimossa. Carino invece The patron saint of second chances: a novel di Christine Simon, unica nota dolente il finto accento italiano del narratore visto che la storia si svolge nel sud Italia.
Ho anche provato con un fantasy The inheritance games di Jennifer L. Barnes ma con scarso successo e con un grande classico Mansfield Park di Jane Austen che rivedremo in queste letture 2024.
Tra gli altri titoli che non sono stati degni di nota figurano:
You deserve good gelato. Reasons to travel the world, embrace failure and do the sh*t that scares you – Kacie Rose
Kiss her once for me – Alison Cochrun
Potrei aggiungere anche Friendaholic di Elizabeth Day, ascoltato sotto consiglio della mia migliore amica. Eppure, questa sorta di self-guide sulle troppe amicizie qualcosa di buono la diceva. Semplicemente, Day è molto differente da me perché mentre lei non riusciva mai a dire di no a farsi nuovi amici, io seleziono molto bene i miei già da principio.
Così, arriviamo finalmente agli audiolibri che ho amato di più tra le letture 2024:
Vera Wong’s unsolicited advice for murderers di Jesse Q. Sutanto. Non gli avrei dato due lire all’inizio. Forse perché ascoltato e non letto in cartaceo, nelle prime ore facevo fatica a riconoscere i personaggi ma poi, una volta ingranata la storia, ho amato questo titolo. Vera Wong è un’ anziana signora asiatica che non solo ha un humour sottile ma riesce a scoprire il colpevole dell’omicidio avvenuto nella sua caffetteria facendo amicizia con tutti i sospettati.
Maggie finds her muse di Dee Ernst. Ho scoperto solo dopo che esiste anche una traduzione italiana dal titolo “succede solo a Parigi” e non vi nascondo che la voglia di rileggerlo nella mia lingua è tanta. La storia di Ernst è una coccola dall’inizio alla fine. Racconta non solo Parigi scoperta per la prima volta da una donna di cinquant’anni ma anche la riscoperta di sé. I personaggi sono cliché ambulanti ma è un libro perfetto per chi vuole semplicemente un lieto fine.
Infine, abbiamo The people on Platform 5 di Clare Pooley. Questo libro ha in realtà due titoli, a seconda delle edizioni. Potreste quindi trovarlo anche come Iona Iverson’s rules for commuting. Il classico titolo dove la vita di più personaggi corali si intreccia, in questo caso, nel vagone di un treno londinese. Molto carino!
La saga dei Bridgerton
Una sezione a parte va dedicata alla saga dei Bridgerton. Ho aspettato qualche anno prima di iniziare gli audiolibri. Dopo la prima stagione avrei già voluto leggere tutti i libri ma poi mi sono fermata e ho aspettato la seconda. Una volta vista la terza, nonché la mia preferita, mi sono decisa a recuperare i titoli in audiolibro.
Ascoltati in lingua originale, ho iniziato dal primo. Pur conoscendo la storia, ci sono diverse differenze tra libro e trasposizione televisiva. Soprattutto nel secondo libro dove ho apprezzato molto di più la storia d’amore tra Anthony Briderton e Kate. Anche quella tra Colin e Penelope è molto più delineata, a differenza della serie Netflix dove hanno dato spazio anche ad altre storyline.
Dopo aver ascoltato The Duke and I e The Viscount who loved me, ho proseguito con An offer from a gentlemen. La storia ha come protagonisti Benedict e la sua futura moglie, non faccio spoiler per chi volesse vedere la loro stagione. Infatti, Benedict sarebbe dovuto essere il protagonista della terza stagione se i produttori avessero seguito l’ordine dei romanzi.
Solo dopo arriva Romancing Mister Bridgerton con protagonisti Colin e Penelope. In seguito, abbiamo la storia d’amore di Eloise in To Sir Phillip, with love e quella di Francesca in When he was wicked. Non ho ancora completato la saga di Julia Quinn ma credo che quest’anno recupererò anche i due ultimi volumi più il libro su Violet, la madre di tutti i Bridgerton.
Gli audiolibri in Italiano
Quest’anno non sono mancati anche gli audiolibri in italiano. Sfortunatamente, mi sono accorta che non amo molto le storie narrate dai lettori italiani. A meno che non siano personaggi già conosciuti. Avevo provato anche con Bridgerton ma mi si accapponava la pelle. Ne ho scartati moltissimo per colpa delle voci e alla fine sono rimasti solo questi titoli.
Accabadora di e letto da Michela Murgia. L’ho ascoltato dopo la morte dell’autrice ed è stata un’esperienza emozionante poter riascoltare ancora una volta la sua voce in una storia così vicina alla sua vita. Ho quindi recuperato anche Dare la via, letto da Lorenzo Terenzi, che però non ho amato. Ho apprezzato alcuni passaggi ma nulla di più. Infine, ho ascoltato il suo libro postumo Ricordatemi come vi pare. In memoria di me, la sua autobiografia. Passaggi dei suoi libri, pensieri estratti da interviste e qualche inedito. Ricorda quanto la Murgia manchi al panorama italiano e a tutti noi.
Ho anche recuperato due libri di Daniele Mencarelli: Tutto chiede salvezza, letto da Daniele Sansalone e Fame d’aria, letto da Federico Cesari. Il primo mi ha spezzato il cuore. Bellissimo ed emozionante. Il secondo è strato straziante ma non al livello del primo. Ho poi provato ad ascoltare Sempre tornare ma dopo due ore ho smesso. I temi, alla fine, erano sempre gli stessi e dopo due libri avevo bisogno anche di altro.
Altri audiolibri in italiano sono stati due romanzi di Alan Bennett.
Un paio di anni fa ho amato La sovrana lettrice, letto in cartaceo. Quest’anno ho recuperato in audiolibro Nudi e crudi letto dalla bravissima Paola Cortellesi e La signora nel furgone, narrato da Corrado Guzzanti. Entrambi libri di un umorismo sottile, all’inglese. Corti e coinvolgenti.
Ho anche dato una chance a Daria Bignardi con il suo Libri che mi hanno rovinato la vita e altri amori malinconici. Lo avevo in lista dei “voglio leggere” da un po’ ma viste le recensioni negative non volevo spendere i soldi per il cartaceo. Male, perché ho apprezzato molto la sua narrazione e i suoi pensieri. Stessa cosa per Matteo Bussola e L’invenzione di noi due, una storia d’amore diversa, spezzata, reale. In cartaceo probabilmente avrei pianto tutte le mie lacrime.
Ultimo, Il grande magazzino dei sogni di Lee Mi-ye. La narratrice non mi ha convinto e la storia ancora meno. L’ho finito per inerzia mentre pulivo casa e facevo la strada per andare al lavoro ma ho skippato molti capitoli.
Le restanti letture 2024
Ed eccoci arrivati agli altri ventitré titoli di queste letture 2024. Libri che non sono finiti tra i preferiti ma che ho apprezzato molto. Come sempre, non può mancare Agatha Christie in questa lista, dove figura ben cinque volte con i suoi: Poirot a Styles Court, La serie infernale, Il pericolo senza nome, Il segreto di Greenshore e Poirot si annoia.
Abbiamo anche due titoli di William Shakespeare. Infatti, tra queste letture 2024 ho recuperato altre due sue opere: La bisbetica domata e Machbeth. Non solo, la Bur l’anno scorso ha creato una sottosezione dedicata alla poesia. Sono solo quattro i volumi usciti finora e uno di questi è dedicato proprio al noto drammaturgo inglese e i suoi sonetti: Sono perle quelle lacrime che versa il tuo amore. Nella stessa collana anche Un bacio, come un ragno pazzo, correrà sul tuo collo, raccolta di alcune poesie di Arthur Rimabud.
E parlando di classici, non posso che citare anche Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Un libro che avevo nella libreria di casa, in Sicilia, da sempre. Appartenente a mio padre, me lo sono fatta prestare. Dopo aver amato Le Gattoparde e La Principessa di Lampedusa, non potevo esimermi dal leggere il romanzo originale.
La Sicilia narrata è molto lontana e allo stesso tempo vicina a quella in cui sono cresciuta. Ma sono i personaggi che non hanno avuto presa su di me. I dialoghi così desueti, le maniere di fare così affettate che ho odiato. Sono rimasta molto delusa ma non mi pento di aver letto questo classico della letteratura italiana.
Diverso è il discorso per la letteratura giapponese.
Durante le letture 2024 ho letto tre autori giapponesi: Hisashi Kashiwai e il suo Le piccole storie della locanda Kamogawa, seguito di Le ricette perdute del ristorante Kamogawa che segue le storie degli avventori della locanda in cerca di piatti che non assaggiano da tempo. Ho poi letto Le ricette della signora Tokue di Durian Sukegawa che avevo nella mia lista da tantissimo e sono contenta di aver recuperato. Una storia delicata che tratta temi anche molto importanti come la solitudine della terza età e l’emarginazione per colpa della malattia.
Infine, La cucina degli incontri della signora Megumi di Eiko Yamaguchi sempre sullo stesso filone della locanda Kamagowa o di finché il caffè è caldo. Tra l’altro quest’ultima saga penso proprio che non la continuerà. Ormai ha perso il suo fascino, ripetendo sempre le stesse dinamiche in ogni romanzo.
Quest’anno sono anche tornati i fantasy. A parte i libri di Rick Riordan e la sua saga di Percy Jackson, difficilmente leggo fantasy. Trovo che non abbiano più appiglio su di me come quando ero un’adolescente. Quindi, quando oltre all’ultimo di Riordan, Il calice degli dèi, ho letto Il Re delle volpi di Fiore Manni mi sono stupita di quanto mi fosse piaciuto. Non vedo l’ora di recuperare il secondo capitolo della storia.
I libri in lingua inglese
Verso la fine dell’anno mi sono poi dedicata alle lettura in lingua inglese. Titoli mai tradotti in italiano di autori che, nel Bel Paese, sono usciti con i primi romanzi ma non i successivi. Un peccato perché l’umorismo pungente di Shaun Bythell, scorbutico libraio scozzese in Remainders of the day: more diaries from The Bookshop, Wigtown, farebbe ridere il pubblico italiano. Beth O’Leary con il suo The No-Show farebbe piangere anche le lacrime del battesimo e farebbe concorrenza a Felicia Kinglsey.
Infine, The lover’s dictionary di David Levithan sarebbe potuto essere il libro di nicchia per tutti quei lettori che cercano una storia diversa dalle altre. Effettivamente, la storia narrata in piccoli paragrafi, uno distinto da una parola per ogni lettera dell’alfabeto, è una storia d’amore raccontata in pezzi, senza capo né coda.
I cinque titoli restanti delle letture 2024
Parigi è presente in ben due titoli di questi ultimi cinque: in Un bistrot dove parlare d’amore di Claire Renaud e L’amica della sposa di Nicolas Barreau. Il primo vede per ogni capitolo una coppia seduta al tavolo dello stesso bistrot. Il filo conduttore sono il barista e la cameriera del ristorante. Raccontano storie d’amore finite, appena iniziate, filiali e nel pieno della passione. Il secondo, del mio autore preferito, racconta una storia d’amore fatta di imprevisti, colpi di fortuna e di essere nel posto sbagliato al momento giusto per trovare la persona perfetta.
Oltre alla nuova uscita di Barreau, aspettavo con ansia anche quella di Lorenza Gentile: Tutto il bello che ci aspetta. L’ho trovata un po’ sottotono rispetto ad altri suoi romanzi o forse sono io che non ho compreso appieno la storia. Sono stata tentata di vendere questo libro ma vorrei dargli una seconda chance.
Abbiamo poi Innamorati pazzi di Felicia Kingsley, seguito del suo famoso Due cuori in affitto e Il nostro grande niente di Emanuele Aldrovandi. Quest’ultimo titolo mi ha spezzata in due con la prima parte. Purtroppo se vi raccontassi la trama farei spoiler su spoiler ma vi assicuro che è una bellissima lettura.
I libri che ho venduto o regalato
Come sempre, purtroppo, leggendo così tanto durante l’anno, non sono mancate storie che non mi hanno fatto battere il cuore. Alle volte colpa della trama, altre delle mie proiezioni su ciò che sarebbe potuto essere.
Alla rinfusa, vi lascio i diciassette titoli che ho venduto o regalato:
Diario di scuola – Daniel Pennac
Le strane storie di Fukiage. Vol. 1 – Banana Yoshimoto
La girandola degli insonni – Arianna Cecconi
La vita è breve, eccetera – Veronica Raimo
Simulacri Vol. 4: Abissi – Autori Vari
L’abbazia di Northanger – Jane Austen Dopo aver letto più romanzi dell’autrice inglese, mi sono accorta che non posso definirla il mio genere. Per quanto io ami alla follia Orgoglio e Pregiudizio, gli altri suoi romanzi non fanno per me.
Il Maestro e Margherita – Mikhail Bulgakov
Quando il caffè è pronto – Toshikazu Kawaguchi
Friends, amanti e la cosa terribile – Matthew Perry
Bel-Ami – Guy de Maupassant
Il Vampiro del Sussex e altre storie soprannaturali – Arthur Conan Doyle
Il nodo Windsor – S.J. Bennett
Madly, Deeply: The Alan Rickman Diaries – Alan Rickman
A sud del confine, a ovest del sole – Haruki Murakami
Il filo infinito: Viaggio alle radici dell’Europa
Uomini e topi – John Steinbeck Se questo libro non fosse stato di Marco, sarebbe stato messo in vendita su Vinted non appena chiusa la quarta di copertina. Invece, è ancora in una delle librerie di casa.
Sfida a Poirot – Agatha Christie Difficilmente io e Marco troviamo romanzi della giallista più famosa d’Inghilterra che non ci piacciono. Quando succede, però, la prendiamo con filosofia. La nostra collezione continuerà, semplicemente questo titolo troverà un’altra casa dove potrà essere amato.
E poi ci sono gli ultimi tre titoli della sezione viaggi che non sapevo se includere o meno. Alla fine li avevo aggiunti su Goodreads, quindi, non aveva senso non contarli. “111 places in Bristol you can’t miss”, “111 places in Bath you can’t miss” e “My little Paris”. Trovo che le guide di viaggio Emons, consigliate da Silvia di The Food Traveler, siano davvero eccezionali.
Quest’anno ho già iniziato leggendo un libro in inglese e tre graphic novel. Sul comodino mi restano nove libri che pian piano smaltirò in questi primi mesi de 2025.
Voi che progetti di lettura avete quest’anno? Ma soprattutto, qual è stato il miglio libro delle vostre letture 2024?
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Classe 1990, viaggiatrice entusiasta, appassionata di fotografia, siciliana ed expat in UK dal 2014. Ti racconto dei miei viaggi in coppia, dei luoghi della mia terra e di come riuscire a vivere una vita da expat senza perdere la testa.
Certo che leggi veramente tantissimo, brava! Io sono una divoratrice di romanzi ma non ho ancora sperimentato il mondo delle graphic novels che mi attira moltissimo
Sì, sono una lettrice vorace 😅
Le graphic novel sembrano adatte ai ragazzi, invece, ti assicuro che alcune parlano agli adulti e puntano dritto al cuore.