Imparare le lingue con le graphic novel
Viaggiare con la mente

Imparare le lingue con le graphic novel

Nell’arco di otto mesi, credo di aver letto tanti libri quante graphic novel. Sono un’appassionata lettrice di qualsiasi genere ma su una cosa difficilmente mi discosto: la lingua. Mi emoziono molto di più se leggo in italiano, eppure, a volte esistono titoli che non ricevono una traduzione per anni o, addirittura, mai. Così, quando davvero qualcosa mi appassiona e non ho voglia di aspettare, compro la versione spesso digitale, e a volte anche cartacea, di quel determinato volume.

Ho iniziato così, negli anni, a imparare ed ampliare il vocabolario delle altre lingue grazie alla lettura. Ancora meglio se le parole sono associate alle immagini così che imparare le lingue con le graphic novel renda tutto più facile e interessante.

Oggi vi propongo tre testi in inglese e uno in francese sperando di aiutarvi a scoprire nuovi autori e nuove storie e invogliarvi a imparare o spolverare una nuova lingua.

Imparare la lingua inglese con le graphic novel

Vi svelo come ho imparato davvero l’inglese: potrei dirvi che i cinque anni di linguistico mi abbiano aiutata ma non ci sarebbe niente di più sbagliato. I vocaboli che impariamo a scuola, così come la pronuncia, non sono minimamente avvicinabili a quelli che i locali usano nel paese di origine. Ricordo ancora la prima volta a Londra, dove chiesi quattro volte di ripetermi la stessa frase perché non riuscivo a capire. Così, tornata a casa, mi sono messa sotto a imparare la lingua parlata con graphic novel, libri, film e serie tv. In questo caso i primi metodi servono a scoprire nuove parole, mentre gli ultimi due ad allenare il vostro orecchio.

Monet, itinerant of light, Salva Rubio & Ricard Elfa

Imparare le lingue con le graphic novel - inglese: Monet, Itinerant of Light

La vita di Monet non è stata facile da quando scelse di diventare pittore. La stabilità economica non era contemplata così come riuscire a vivere un’esistenza regolare.

Eppure, dagli anni dei primi dipinti al salone dei rifiutati, dalle difficoltà senza riconoscimenti e denaro e una famiglia in crescista ai i vari patroni che gli donano ospitalità, attraversiamo tutti gli stadi della carriera di uno dei padri dell’impressionismo francese fino al successo.

Monet ha perseguito con insistenza una visione nuova nella pittura: catturare la luce, rifiutandosi di scendere a compromessi.

????

La vita del più grande pittore francese, uno dei fondatori dell’impressionismo, viene svelata attraverso le immagini delle sue opere e dei momenti più saliente durante gli anni della sua carriera in questa poetica graphic novel.

Tutto avrebbe potuto essere differente e Monet avesse accettato di far parte dell’Accademia che l’aveva tanto disprezzato all’inizio della sua carriera. Avrebbe potuto mantenere la sua famiglia, avrebbe potuto supportare meglio sua moglie e forse non sarebbe mai diventato il più grande visionario dell’impressionismo.

La sua ricerca spasmodica di poter trasportare la luce naturale in pittura non è romanticizzata ma bensì, passa attraverso tutti i periodi più bui della vita del pittore che l’ha reso poi celebre.

Tra le pagine possiamo bearci delle riproduzioni delle opere di Monet oltre che rimanere affascinati dalle parti oscure della sua vita.

Maus Vol. 1 & 2, Art Spiegelman

Imparare le lingue con le graphic novel - inglese: Maus II

Trigger warning: il seguente testo parla dell’Olocausto e degli orrori perpetrati durante il nazismo.

Art Spiegelman, giornalista e fumettista statunitense intervista per anni il padre, Vladek Spiegelman sopravvissuto a Auschwitz, per scriverne della sua esperienza. Parte dagli anni antecedenti al periodo storico più brutto che Vladek abbia mai vissuto. L’incontro con la moglie e madre di Art, la prosperità della famiglia fino ai primi segnali di un nuovo regime, le prime deportazioni fino agli anni dove Vladek e la moglie vivono rinchiusi nel campo di concentramento, cercando di non farsi notare fino alla liberazione.

????

L’espediente di rendere i personaggi animali, dove gli ebrei sono i “maus”, i topi e i tedeschi sono i gatti rende perfettamente l’idea di potere che un popolo aveva su un altro.

Un’opera pesante per il tema e per i disegni tutti in bianco e nero, senza colore come il periodo storico che si narra.

Art Spiegelman ha la bravura nel rendere più leggera la storia, per quanto possibile, inserendo tra i vari racconti del padre, alcune scenette tra loro due dove litigano peri soldi o per le lamentele dell’anziano sulla nuova moglie, sposata per non rimanere solo più che per amore.

Una graphic novel straziante e penetrante che consiglio a lettori adulti.

Imparare l’inglese con la rubrica del NY Times

Forse alcuni di voi conosceranno la serie tv Modern Love uscita qualche anno fa su Prime Video. Le storie si basano su una rubrica del New York Times dove gente comune mandava le proprie storie, in meno di cento parole, che venivano poi pubblicate.

Prima ancora della serie, quindi, è stato pubblicato un libriccino con le storie più belle, divertenti o toccanti. Quindi non proprio una graphic novel ma essendo brevi storie, ho voluto includere questo titolo.

Tiny Love Stories, from NY Times’s “Modern Love” column

Imparare le lingue con le graphic novel - inglese: Tiny Love Stories

Centosettantacinque storie che racchiudono tutte le forme d’amore conosciute: filiale, genitoriale, platonico, amoroso; queer, etero; tra amici o fratelli o persino tra vicini; giovane, anziano; noioso, gioioso, romantico, straziante.

Ogni storia è composta da cento parole o meno, tutte scritte in maniera così poetica da rubarvi il cuore e immaginare ogni singolo momento raccontato.

Solitamente non faccio le linguette ai libri ma in questo mi sono segnata le mie preferite e, a volte, le rileggo per riscaldarmi il cuore.

Un libro perfetto per imparare o rispolverare l’inglese, adatto a tutti.

Imparare il francese con le graphic novel

Molti di voi sanno quanto io ami Parigi e, per quanto abbia studiato francese dalle elementari fino all’ultimo anno di liceo, essendo passato troppo tempo, ho dimenticato molto di quegli anni di studi. Come rispolverare dunque questa lingua così musicale? Come per l’inglese sono venute in aiuto le serie tv in francese su Netflix e quest’anno anche una bellissima e toccante graphic novel.

Ne m’oublie pas, Alix Garin

Imparare le lingue con le graphic novel - francese: Ne m'oublie pas

La nonna di Clémence, Marie-Louise, soffre di Alzheimer e vive in una casa di cura dove la madre va a trovarla raramente. La giovane e la nonna hanno sempre avuto un buon rapporto e Clémence non è ancora pronta a lasciarla andare.

Così, una mattina, la ragazza rapisce Marie-Louise e le due si danno alla fuga per tornare nella casa d’infanzia dell’anziana. Durante queste ore, le due si scoprono e riscoprono tramite aneddoti e ricordi fino alla loro meta.

????

Un racconto che ci ricorda la fragilità della mente umana, dove l’Alzheimer è messo in scena con delicatezza ed emozione. Si legge tutto di un fiato e fa male ogni volta che Marie-Louise si dimentica di Clémence.

Testimone di una storia di vita terribilmente toccante, questo fumetto dai colori sublimi e dal profumo del tramonto fa ridere a crepapelle e piangere come se si appartenesse a questa famiglia che si è persa nel tempo.

Potete seguirmi e aggiungermi su Goodreads per sapere cosa sto leggendo al momento e quali libri leggerò in seguito. 

 

← Rubrica Letture

Lost Wanderer

veronica

Lost Wanderer

 

Like it. Share it. Pin it!

Imparare le lingue con le graphic novel pin

4 pensieri su “Imparare le lingue con le graphic novel”

  1. Una bella idea quella di imparare o ampliare una nuova lingua con libri e graphic novel, anch’io lo faccio con i fumetti in inglese, ho provato con gli anime me il giapponese lo trovi ancora troppo difficile

    1. Complimenti per aver provato a leggere in giapponese, hai tutta la mia stima! Io avrei sempre voluto imparare ma mai dire mai nella vita 🙂

  2. Ho inseganto inglese in una scuola superiore per 40 anni (sono appena andata in pensione); non posso che darti ragione sul fatto che la scuola da sola non è sufficiente per imparare le lingue!

    1. Assolutamente no, anche perché il livello di inglese che si insegna nelle scuole italiane non è minimamente paragonabile a quello parlato in UK.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.