I Misteri di Trapani e i riti della Settimana Santa
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I Misteri di Trapani: i riti della Settimana Santa

La processione dei Misteri di Trapani è l’evento che tutti aspettano dall’inizio di ogni anno. La città si anima, le strade si riempiono, fedeli e non si uniscono per l’uscita della processione. Un susseguirsi di emozioni nel cuore dei trapanesi che accolgono i Misteri con tutto il loro calore. Li seguono per un percorso che copre gran parte del centro storico fino alla via principale della città.

Un non stop di 24 ore che non stanca i trapanesi che fanno nuttata. Alcuni tornano a casa quando verso la mezzanotte l’ultimo Mistere si ferma nella via Fardella per una pausa. Si risvegliano quattro ore dopo quando la processione riparte dal centro, mentre tutta la notte i Misteri si sono mossi in giro.

Da liceale ho fatto un paio di volte la nuttata. Ho quindi passato tutta la notte fuori, per le strade della città, seguendo il percorso a ritrovo delle statue. Un modo non solo per continuare a vivere la tradizione secolare più importante di Trapani ma anche un modo per stare in giro con gli amici. Cercando di mantenerci svegli a vicenda.

Cenni storici sui Misteri

Foto storica dei Misteri di Trapani
Foto dei Misteri del Dopoguerra di G. Patricola

La tradizione dei Misteri risale al Medioevo quando in Europa si recita nelle piazze la vita di Gesù. Vengono istituiti i teatri sacri o teatri dei Misteri che danno vita alle prime processioni europee, molte delle quali a sfondo penitenziale. Era facile vedere gente che si frustasse o portasse chiodi e corone di spine. Questo tipo di rappresentazione iniziava ad essere considerata però grottesca. Spesso i teatranti rendevano comica la sacralità della Passione di Cristo sbadigliando o grattandosi, rendendo il tutto quasi profano. Si abolirono così molti elementi nelle processioni come la Mascherata di Lucifero che venne festeggiata a Trapani fino alla seconda metà del 1700. 

La Mascherata o Ballo dei Diavoli prevedeva persone vestite da Lucifero, Morte e altri demoni e sfilare accanto al Cristo la domenica della Resurrezione. Molti furono i problemi legati a questa tradizione che spesso finiva solo a notte inoltrata tra i bagordi, scherzi e trattenendo le persone che venivano rilasciate solo in cambio di soldi.
Già da un decennio il clero ed anche alcuni fra il popolo si lamentavano di questa tradizione e così il vescovo la abolì del tutto. 

In tempi odierni si può ancora assistere al Ballu di li Diavoli solo a Prizzi, in provincia di Palermo. Una festa tra riti pagani che si rifanno alla Mascherata di Lucifero e riti religiosi. Qui due diavoli e la Morte cercano di opporsi all’incontro tra il Cristo risorto e la Madonna ma gli angeli li bloccano in tempo. Suggellano così il trionfo del Bene sul Male.

Come nascono i Misteri di Trapani?

Sotto la dominazione spagnola e l’influenza dei riti sacri spagnoli, le rappresentazioni teatrali vengono sostituite da gruppi di statue rappresentando la Passione di Cristo.

Trapani deve la costruzione dei primi gruppi statuari alla allora Confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo, adesso conosciuta come Confraternita di San Michele Arcangelo che commissionò il lavoro agli artisti trapanesi. Purtroppo non si sa la data esatta dell’avvenuta realizzazione delle statue. Sappiamo però che i trapanesi cercarono di non rendere i gruppi di ogni singolo Mistere troppo pesante. Lo scheletro fu modellato in sughero per renderlo più leggero da portare. Esso fu poi rivestito da “tela e colla” su basi di legno, chiamate vare. Il legno venne usato anche per modellare mani e piedi dei vari personaggi. 

Si possono notare elementi prettamente spagnoli nelle varie statue come le divise che alcuni giudei portano. Mentre i volti riprendevano personaggi trapanesi realmente esistiti all’epoca come il giudeo della Spogliazione. Si dice che fosse ispirato a Setticarini, l’aiutante del boia allora presente a Trapani. Nel 1950 le basi di legno vennero coperte dalle mante, drappi di velluto nero dagli orli dorati come le scritte dei vari Ceti che si occupavano della manutenzione delle statue e dell’entrata ed uscita delle stesse. 

L’Unione Maestranze dei Misteri di Trapani

L'unione Maestranze dei Misteri di Trapani
Foto di Rupolo dei Misteri del 2014

I Ceti non sono altro che le professioni tradizionali alle quali sono affidate le vare. Sono uniti sotto il nome di Unione Maestranze. Esistono venti ceti, uno per ogni Mistere. 

Orefici. Pescatori, Ortolani, Metallurgici (ex fabbri ferrai), Naviganti, Fruttivendoli; Barbieri e Parrucchieri, Pescivendoli (ex mugnai, Sensali e dipendenti comunali); Muratori e Scalpellini (in passato anche a marmorari e cementisti), Fornai, Calzolai e Calzaturieri, Macellai; il Popolo intero che si prende cura dell’Ascesa al Calvario; Tessili e Abbigliamento, Falegnami e Carpentieri e Mobilieri, Pittori e Decoratori; Sarti e Tappezzieri, Salinai (ex Corallai), Pastai ed inifine il ceto degli Autisti, Albergatori, Baristi, Camerieri, Cuochi, Dolcieri, Tassisti (in passato anche dei Cocchieri e Stallieri) che si occupa dell’ultimo Mistere: l’Addolorata.

Essi si fanno carico delle dovute restaurazioni, abbellimenti e cortei della processione dei proprio gruppi raffigurativi. Coloro che trasportano i Misteri sono conosciuti con il nome di massari o portatori. Sono anche i responsabili dell’annacata e delle varie pause chiamate tramite ciaccola.

L’annacata è il movimento tipico della processione dei Misteri di Trapani. Consiste in tre passi avanti e due indietro che prendono il ritmo dalle varie bande musicali che sfilano dietro ogni Mistere. 

La ciaccola è lo strumento di legno per eccellenza per ordinare ai portatori quando muovere il Mistere. Assomiglia ad una nacchera spagnola allungata con un manico largo. Scossa due volte i portatori solleveranno la vara e inizieranno con l’annacata; una sola volta invece l’abbasseranno e potranno prendersi una pausa di qualche minuto. Questo è il momento migliore per osservare in tutta la loro bellezza le statue e i particolari di ogni Mistere. 
Avere il compito di scuotere la ciaccola è un prestigio tra i portatori. Solitamente appartiene al più anziano portatore che assumerà il comando dell’andatura ma avrà anche il compito di organizzare i vari compari sotto le aste della vara.

La processione dei Misteri di Trapani

Misteri di Trapani in foto storiche
Foto dei Misteri del 2016

Ventiquattro ore di processione in cui i portatori non si fermano quasi mai. Il peso delle vare viene equilibrato su cinque o sei spalle per asta. Una ventina di portatori, e negli ultimi anni anche volontari nonché fedeli che per amore o voto, portano quel dolce peso.
Moltissime sono le foto che ogni anno ritraggono proprio i portatori. Le loro espressione di dolore miste a gioia; le loro lacrime per la grande emozioni che provano. Nulla può fermarli anno dopo anno. 

Generazioni di famiglie si sono passati il testimone ed altre ancora si sono unite nei secoli che ha visto sfilare la processione. Aprendo le porte della Chiesa delle Anime del Purgatorio dove le statue sono esposte per il resto dell’anno. Alle 14:00 in punto del Venerdì Santo i tamburi iniziano a suonare, tutti vanno ai propri posti. I portatori di stendardi e gli incappucciati iniziano a sfilare. Il primo Mistere esce dalla Chiesa e la banda al seguito intona le prime note della marcia funebre. Tutti gli altri seguono la processione fino alla Madonna. Esce per ultima preceduta da donne vestite di nero, spesso scalze, con il cero in mano.

Un processione che mette in scena non solo la Passione di Cristo ma anche quella dei trapanesi. Di anno in anno sempre più persone vengono a vedere i Misteri di Trapani. Turisti curiosi da tutta Italia e non solo. 

La maggior parte dei Misteri che sfilano attualmente sono restauri della seconda guerra mondiale a seguito dei  bombardamenti. Solo Ecce Homo è l’originale del diciassettesimo secolo. 

I Misteri di Trapani sfilano per la città fino alla mezzanotte. I portatori con le vare continuano a vagare per le vie del centro cittadino senza sosta. Le bande e i cortei invece si fermano per poi tornare alle 04:30 del mattino per riprendere la processione fino al ritorno delle statue nella Chiesa delle Anime del Purgatorio. L’Addolorata solitamente chiude le porte della chiesa alle 14:00 del Sabato Santo.

Gli altri riti della settimana santa a Trapani

Madonna Pieta del Popolo 2019 by Gigante
Foto di L Gigante dell’Incontro fra le due madonne del 2019
Ogni venerdì di Quaresima avvengono le Scinnute. Quattro misteri vengono “fatti scendere” (da qui il termine scinnuta) e messi nella piazza di fronte la Chiesa delle Anime del Purgatorio. Si provano le annacate e si celebra la messa con i fedeli a seguire il rito.

La Settimana Santa è un tripudio di processioni, iniziando da martedì.

La Madonna della Pietà, o Madonna dei Massari è un dipinto iconografico dell’omonima Madonna posto sulla vara di legno, proprio come i Misteri. Sfila per le vie del centro storico di Trapani fino alla sera dove viene riposta in una galleria di legno per un giorno. 
L’indomani dopo sfila invece la Madre Pietà del Popolo. Anche qui c’è un quadro posto sopra la vara. Due sono le immagini, il volto della Madonna e quello di Cristo. Uno posto sul fronte del quadro e l’altra sul retro. Anch’essa vaga per le vie del centro fino all’incontro con la Madonna dei Massari. Entrambe le vare ritornano alle chiese d’origini verso sera. 

Il giovedì si allestiscono i Misteri per il giorno dopo. Gli argenti come gli elmi delle guardie ed altri dettagli son posizionati sulle statue. I ceri posti sulla base di legno assieme ai fiori freschi. Tutto pronto per la Processione del venerdì e sabato.

I misteri di Trapani e le sue genti

I tapanesi e i loro Misteri
Foto del Gruppo dei Misteri

Le sensazioni che si provano durante la processione dei Misteri di Trapani non si possono spiegare. Un trapanese le vive sulla propria pelle dal primo anno in cui è nato. Le marce funebri suonate dalle bande di ogni gruppo si imparano come una litania. Ognuno ha la propria preferita.

Si guardano gli incappucciati e i portatori di stendardi con ammirazione. Quasi fosse un lavoro a cui aspirare. Molti ragazzi ambiscono ad entrare nei ceti e aiutare uno dei gruppi maestranze. Passare tutte le ventiquattro ore dietro il proprio Mistere. Una questione di orgoglio trapanese.

La processione dei Misteri non è solo un rito religioso ma anche un rito di identità della gente di Trapani. E spero di avervi trasmesso anche solo un po’ la voglia di vedere la processione dal vivo un giorno. 

 

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I Misteri di Trapani e i riti della Settimana Santa

58 pensieri su “I Misteri di Trapani: i riti della Settimana Santa”

  1. Non avevo proprio idea dell’esistenza di questa processione… della durata di ben 24 ore! Caspita! Dev’essere stato affascinante per te parteciparvi insieme agli amici… tentando in ogni modo di non cedere alla tentazione del sonno 🙂

    1. Moltissimo, in diversi anni dall’infanzia all’età adulta vedi e senti i Misteri in maniera diversa.

  2. Queste tradizioni così sentite che ci sono al sud al nord non me abbiamo assolutamente. Ogni volta che le vedo rimango sempre a bocca aperta per quanto siano sentite. Qui le processioni ci sono ma sono rare e c’è sempre pochissima gente nel corteo.

    1. Alcune sono proprio radicate da generazioni e generazioni che è quasi impossibile separarsene. Il fatto che già da due anni la processione non sia stata e che abbiano trasmesso nei canali regionali quella degli anni scorsi, fa capire quanto è importante nell’immaginario collettivo sentirne anche solo la presenza.

  3. Devo essere onesta, si tratta di una tradizione davvero molto particolare. Non credevo che fosse così antica e soprattutto che ci fossero così tanti Misteri. Sono tradizioni che raccontano una storia religiosa ma al tempo stesso una parte di storia del luogo stesso. Sarebbe bello potere assistere dal vivo, magari con qualcuno del posto che possa spiegare bene i vari passaggi!

    1. Quasi tutti i trapanesi conoscono la storia e la tradizione dei Misteri che basterebbe andare in giro per scoprire aneddoti e racconti di un passato così diverso dal nostro.

  4. Sono stata a Trapani solo un pomeriggio – sera e me ne sono innamorata! Non conoscevo queste tradizioni però, grazie per il tuo interessantissimo post!

    1. Se siamo fortunati, i Misteri l’anno prossimo sfileranno più belli che mai per tutto il centro cittadino per allietare la Pasqua trapanese.

  5. In Sicilia abbiamo delle tradizioni davvero particolari, e sono felice che negli ultimi anni si stia riscoprendo sempre di più il loro valore. Hai mai sentito parlare ad esempio della festa di San Sebastiano a Palazzolo Acreide che si fa in agosto? E’ spettacolare!!

  6. Non conoscevo questa tradizione trapanese. La Sicilia è famosa per il mare e non per i suoi riti e le sue tradizione. Merita un viaggio, chissà… Magari l’anno prossimo.

    1. Fortunatamente dura da più di 400 anni e i trapanesi sono troppo legati alla tradizione dei Misteri per farla morire facilmente. 🙂

  7. È bellissimo scoprire e conoscere queste tradizioni
    Davvero di grande valore
    Le trovo una vera eredità

  8. Ma è bellissimo! Non conoscevo questa tradizione, ma un anno voglio venire a Trapani a vederla. e naturalmente voglio stare fuori tutta la notte. Grazie di queste info, mi ha fatto molto piacere leggerla.

    1. Sicuramente ti piacerà la Nutatta, è come una notte bianca ma con i misteri che sfilano per il centro 🙂

  9. Ammetto di non essere né un amante della Pasqua, né tanto meno delle tradizioni antiche che non mi affascinano affatto. Tuttavia mi sollecita di più l’attenzione il “mistero” e nascita di certe celebrazioni.

    1. Sono una persona non religiosa, ma la tradizione dei Misteri per me rimane sacra e la seguo dal punto di vista folkloristico e di identità della mia città 🙂

  10. Sono molto affascinata da queste tradizioni, amo andare a questo tipo di feste. Il mio paese é stato fondato nel 1933, quindi non abbiamo tradizioni così radicate.

  11. Vivo in Andalusia che è un po’ la patria della Settimana Santa in Spagna. Tutto quello che descrivi ha una somiglianza impressionante con ciò che accade qui. Non avrei mai pensato che in Italia ci fosse qualcosa di simile.

  12. Non conoscevo i misteri..mi piacerebbe un giorno poter tornare e partecipare alla processione!
    Conservo il ricordo della gita del liceo e le stupende saline trapanesi,
    bellissimo articolo. Buona pasqua cara

  13. Anche se ho parenti a Trapani, ammetto di non esser mai scesa a visitare e a scoprire tutte le tradizioni più importanti. Purtroppo a volte vengono date troppo per scontato, devo rimediare!

  14. Sarà una settimana santa diversa dalle solite dato che sono vietati raduni e processioni varie, ma ugualmente sentita. Conosco poco Trapani, che mi pare bellissima, e che la Sicilia sia terra ricca di tradizione non è difficile da credere, invece non avrei mai pensato a Trapani come città “misteriosa”.

  15. Sai che non conoscevo proprio questa tradizione? Trovo sempre interessante leggere questo tipo di articoli con la spiegazione storica di come si sono originate tradizioni e credenze. Non credo che riuscirei a fare la “nuttata” ma immagino sia davvero suggestivo per chi si trova lì.

    1. Probabilmente adesso non riuscirei neanche io a fare nuttata ma a svegliarmi all’alba per vedere tutta la processione tornare in chiesa, sì. 🙂

  16. Amo scoprire le tradizioni di altre regioni d’italia. Mi piace leggerle e scoprirle, perché ognuna di questa tradizioni popolari é un impronta unica del posto che la rappresenta

  17. Come mi piace leggere di queste interessanti notizie. Ogni luogo ha il suo fascino e le sue tradizioni che è piacevole conoscere, è cultura personale. Buona settimana santa. – Paolo

  18. L’Italia è davvero ricca di tradizioni e di magia, peccato che in questo momento di lockdown non possiamo viverle come vorremmo. Grazie al tuo racconto però, in tanti possono immergersi in un evento davvero mistico e d’ispirazione!

  19. Credo che a tutti in questo periodo manchino i riti della Settimana Santa. Andando in giro si assistevano a tante belle tradizioni diverse… quest’anno possiamo libarci solo della loro storia.

  20. Credo sia molto importante ricordare le nostre tradizioni. Personalmente ne sono molto affascinata. Questo post è anche un documento importante, grazie per averlo condiviso con noi.

      1. Ho visto la notte della Taranta e forse era simile ma non lo sapremo mai del tutto visto che oramai è una tradizione scomparsa… Forse a Prizzi 🙂

      2. Non conoscevo questa tradizione, deve essere interessante vederlo. Da me invece si riuniscono le confraternite e fanno il giro di tutte le chiese per visitare il santo sepolcro. Ma quest’anno purtroppo nulla…

      3. Credo che in tutta Italia quest’anno non si vedranno i riti della Settimana Santa delle nostre regioni… 🙁

  21. E’ sempre molto bello e interessante leggere di queste antiche tradizioni che ancora sopravvivono nel nostro paese; questa davvero non la conoscevo!

    1. Quattrocento anni e più di storia alle spalle, spero sopravviva ancora per molto. La processione dei Misteri è e credo resterà sempre uno dei simboli di Trapani.

      1. Bellissimo racconto Veronica. Non credo quest’anno si potranno svolgere processioni religiose purtroppo ma sono certamente da vivere!

      2. Mi piace scoprire le tradizioni dell’Italia e questi misteri sono molto sentiti da quanto ho letto…

      3. Moltissimo, sono uno dei simboli dell’identità trapanese 🙂

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