Ormai chi mi segue già da un po’ sa che sono un’accanita lettrice. Quindi, quando ho scoperto l’esistenza di una cittadine in Galles soprannominata la “Best World Town in the world” non ho potuto esimermi dal visitarla. Hay-on-Wye è la città delle librerie per eccellenza: il villaggio si estende per pochissimi chilometri e nel suo labirinto di stradine si trovano più di una ventina di librerie. Direi che si merita decisamente la nomina di miglior città libresca nel mondo, non trovate?
Hay-on-Wye, o Y Gelli Gandryll in gallese, è situata tra le colline della Wye Valley gallese, proprio al confine con l’Inghilterra. Spesso abbreviata in Hay, comprende meno di 2000 abitanti: ciò vuol dire che esiste una libreria ogni cento persone nel villaggio.
La prima cosa da fare quando si arriva è munirsi di cartina di tutte le librerie, gratuita al chiosco per le informazioni turistiche (o qui) e girare tra quelle che più vi affascinano. E se non vi basta, Hay-on-Wye ospita anche un festival letterario una volta l’anno, ha un bellissimo castello appena ristrutturato e tantissime passeggiate nella natura da intraprendere nel weekend.
La nascita della città delle libreria in Galles
Per capire com’è diventata Hay-on-Wye la città delle libreriem dobbiamo andare indietro nel tempo fino all’inizio degli anni ’60 quando un uomo di nome Richard Booth si professò il “Re di Hay”. Pura pazzia o folle genio?
Quando Booth ereditò una vecchia proprietà dallo zio, chiamata The Old Fire Station, gli viene in mente di aprire la prima libreria del villaggio. Cavalcando la cresta dell’onda, una volta saputo che molte librerie negli Stati Uniti stavano chiudendo, andò in America a comprare quanti più volumi potesse per riportarli nel Regno Unito con sé ed ampliare il suo dominio, aprendo altre filiali.
Se ciò non fosse bastato a mettere Hay su una mappa, avrebbe compiuto l’atto più assurdo della sua vita: costruì una corona di carta e con un mantello di ermellino andò in giro davvero come fosse il Re del villaggio. Il suo trono fu collocato presso le rovine del castello dove teneva persino riunioni di gabinetto ed emetteva passaporti fittizzi.
La sua idea non solo aiutò l’economia locale ormai messa a terra, senza aiuti governativi, ma fece diventare Hay-on-Wye la capitale gallese dei libri. Ed anche se oggi Richard Booth non è più con noi, la sua eredità rimane intatta, attirando ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo.
Le librerie di Hay-on-Wye
Uniche nel loro genere, ognuna di esse è specializzate in qualcosa: poesia, libri per bambini, misteri e gialli, o semplicemente sono curiose per i loro interni. In tutte potrete scovare pezzi rari, volumi di seconda mano super economici o persino scegliere un libro, trovare uno degli angolini dove sedervi in giro per le librerie e leggere.
Illustrarvi tutte le venti e più librerie di Hay sarebbe troppo, quindi ho scelto le sei più caratteristiche così da lasciarvi scoprire il resto quando deciderete di fare un salto al villaggio.
Honesty Bookshop
Una libreria aperta 24 ore su 24 l’avevate mai sentita? E dove non ci lavora nessuno? Bene, la Libreria dell’Onestà è sia una che l’altra.
Anche qui c’è lo zampino di Richard Booth. Dopo che si incoronò re, tra i suoi sogni c’era una libreria dove chiunque sarebbe potuto andare a qualsiasi ora. Così nacquero ai piedi del Castello di Hay, due tettoie in legno che proteggevano scaffali di libri pronti ad esser acquistati.
Ogni volume costa solo £1. I soldi vanno messi in una scatolina di legno sotto le tettoie, ecco perché la libreria dell’Onestà, perché bisogna essere onesti per pagare ogni singolo tomo preso. I fondi raccolti vengono usati proprio per la ristrutturazione del castello stesso.
Addyman Books
Anne e Derek Addyman hanno iniziato con questa libreria piena di stanze a tema e si sono poi ampliati con Addyman Annexe e Murder & Mayhem, di cui vi parlo più avanti.
La più bella però resta questa, il loro primo negozio pieno di scaffali su scaffali tra nuovo e usato a prezzi imbattibili. Troverete angoli dove sedervi quasi ovunque. Una stanza completamente blu con filigrana dorata e un vecchio camino stracolmo di volumi. Una bat-cave al piano terra, una stanza steam-punk ed un’archetto arancione, dalle classiche copertine delle edizioni Penguin.
L’Addyman Books è la libreria più estetica di tutta Hay-on-Wye. E se ciò non vi bastasse, a fianco all’entrata principale vi è un passaggio libresco dove i tomi sono suddivisi per colore creando un bellissimo arcobaleno. Potete acquistare i libi del Book Passage ad £1 lasciando i soldi nella cassetta apposita.
Murder & Mayhem
Come prevede il nome, Omicidi & Caos, è la libreria degli Addyman specializzata in gialli, polizieschi, horror e thriller. Ha una sezione dedicata ad Edgar Allan Poe, una ad Agatha Christie, una a Arthur Conan Doyle e tantissimi sono gli oggetti di scena come teschi, candelabri antichi e persino il profilo di una finta salma sul pavimento che la rendono la libreria più “terrificante” del villaggio. Una vera chicca per gli amanti del genere!
Richard Booth’s Bookshop
Eccoli finalmente, il famoso Richard Booth e la sua gigantesca libreria, anche se dall’esterno non sembra così grande. La facciata di un rosso brillante infatti, sembra quella di una comunissima libreria ma entrando c’è un mondo su tre piani che vi aspetta.
Il legno scricchiola sotto i piedi al passare degli avventori in cerca di un libro di seconda mano, o in lingua straniera o l’ultimo bestseller che sta scalando le classifiche. La libreria di Richard Booth, che alla sua morte ha acquistato un nuovo proprietario, ha tutto i generi di letteratura. Inoltre, è anche cartoleria. Online avevo letto anche di una caffetteria ed un cinema ma né io né Marco ne abbiamo scorto traccia. Siamo scesi però nel seminterrato, un po’ cupo e dall’odore di muffa ma con sezioni piene di manga, fumetti e graphic novel, un vero paradiso per gli amanti del genere.
The Poetry Bookshop
Con una nicchia super specifica, la Libreria della Poesia è l’unica libreria in tutto il Regno Unito che tratta anche libri di poesia di seconda mano.
Tutte le pareti sono piene di libri: poesia contemporanea, antica, tradotta,; tomi rari, da collezione o persino fuori catalogo. Basterà chiedere allo staff per capire che non è un problema per loro trovare un titolo ben specifico. Hanno anche una sezione vintage vicino alla vetrina principale che potrete sfogliare comodamente seduti in una delle poltroncine della libreria. Visita imperdibile per gli amanti del genere.
Hay Cinema Bookshop
Forse una delle librerie più bistrattate perché quasi al confine della città ma a due passi dal parcheggio di Oxford Road. La Libreria Hay Cinema, come preannuncia il nome, è stata ricavata proprio dall’unico vero cinema nel villaggio. Questo evidenzia come l’amore dei libri supera persino quello delle pellicole ad Hay-on-Wye.
Sicuramente è la libreria più grande, forse più di quella di Richard Booth in termini di dimensione. Anch’essa ha una vasta gamma di generi e molti volumi di seconda mano. Divisa su due livelli, ha una piccola sezione dedicata ai viaggi ed ha alcune vecchie mappe in vendita. Però c’è proprio da perdersi tra gli scaffali e se volete davvero comprare qualcosa, preparatevi a passare ore qui dentro!
Inoltre, fuori dalla libreria ci sono altri scaffali all’aperto pieni di libri da poter acquistare lasciando i soldi in una cassetta. Sì, proprio come per l’Honesty Bookshop.
Cosa vedere ad Hay-on-Wye oltre le librerie
Pur essendo piccolissima ed Hay-on-Wye è conosciuta solo come città delle librerie, c’è tanto altro da vedere. Meravigliose gallerie d’arte e negozi di antiquariato per esempio. Inoltre, c’è un meraviglio emporio di mappe topografiche, antiche e nuove dove è una gioia entrare. Si potrebbero perdere le ore ad osservarne ognuna. Mostly Maps, questo il suo nome, è un gioiellino incastonato dietro una timida facciata blu. Noi abbiamo acquistato uno dei loro piccoli magneti a forma di cuore con all’interno la mappa di un punto preciso nel mondo. Abbiamo scelto Westminster, perché è uno dei nostri luoghi del cuore dove la nostra storia d’amore è iniziata.
Proprio di fronte Mostly Maps, noterete Hay Castle: roccaforte abbandonata e quasi in rovina. Almeno fino al 2011 quando gli abitanti di Hay-on-Wye hanno acquistato ciò che ne rimaneva. Grazie a diverse donazioni l’hanno riportato agli antichi splendori creandone un centro artistico e culturale. Entrate nei giardini del castello dalla porticina di legno, tra le mura in pietra che circondano il perimetro. Salite i gradini che portano all’entrata, è qui che arriva il bello: un’ambiente interno tutto in legno con diverse scale che portano ai vari piani. Tra esposizioni, panorami dalla torretta che si estendono sulla Wye Valley; angoli per far travestire i bambini (e non solo!) da re, regine e cavalieri ed esposizioni fotografiche, il lavoro fatto al Castello ha valso ogni singolo centesimo raccolto negli anni.
Prendetevi il tempo anche di esplorare la valle e fare lunghe passeggiate tra i suoi sentieri. Affittate una canoa e attraversate il fiume Wye o fermatevi al vostro ritorno nell’immenso parco del Brecon per immergervi nella natura. Sono tantissime le attività all’aperto che si possono fare ad Hay o vicino al villaggio.
Hay Festival
Tra la fine di maggio e gli inizi di giugno, per due settimane, Hay-on-Wye si popola di bibliofili e visitatori interessanti all’Hay Festival, la rassegna letteraria più famosa del Galles e non solo.
L’evento è completamente gratuito, presenta delle bancarelle di artigianato locale come la lavanda di Hay e diverse statue di fatine tanto care agli abitanti del luogo, ed ovviamente milioni di libri in vendita per tutti i gusti. Ad affiancare stand di cibo, dalla paella ai brownies, dagli hot dogs ai pierogi ai tacos in un mix multiculturale che vi farà venire l’acquolina in bocca. Ovviamente troverete anche uno spazio per i più piccoli chiamato “Hay Fever”, un tendone adatto ai vostri bambini con intrattenimento e tanti libri.
Potrete anche partecipare ad esibizioni dal vivo durante tutto il festival, date un’occhiata al sito er gli autori e scrittori che vi interessano di più però sappiate per per questi eventi c’è un biglietto da pagare.
Il prossimo Hay Festival si terrà tra il 25 Maggio e il 4 Giugno 2023. Esiste anche un mini festival invernale che quest’anno si è tenuto tra il 15 ed il 18 Settembre. Così come tantissimi eventi sparsi per il mondo, tutte le date le trovate sul sito.
Come raggiungere Hay-on-Wye
Il villaggio non ha una propria stazione ferroviaria ed essendo tra le dolci colline della Wye Valley, non è così facile raggiungerlo con i mezzi. Grazie all’auto acquistata l’anno scorso, io e Marco abbiamo fatto una gita di un giorno alla città letteraria. Partendo da Cardiff abbiamo seguito l’autostrada in direzione Newport e proseguendo per Abergavenny fino ad arrivare ad Hay-on-Wye nel giro di un’ora e mezzo. Il percorso è davvero idilliaco visto che entrerete in un tratto del parco naturale del Brecon.
Se venite da Londra invece il tragitto sarà di quasi quattro ore, imboccando la M4 per Bristol, proseguendo per Newport ed uscendo per Abergavenny fino a raggiungere la destinazione.
Qualora voleste prendere i mezzi, la stazione più vicina alla città delle librerie è Hereford. Si raggiunge dalla stazione centrale di Cardiff in un’ora, mentre da Londra Paddington in tre. Una volta raggiunta Hereford bisogna acquistare i biglietti per il bus Stagecoach T14 ed in un’ora sarete alla meta. Purtroppo i servizi tra Hereford ed il Brecon (e quindi anche Hay-on-Wye) sono pochissimi e passano solo quattro volte al giorno. Durante la stagione dei festival aumentano il servizio ma è sempre bene controllare gli orari.
Dove parcheggiare ad Hay-on-Wye
Avete due possibilità di parcheggio se arriverete in città con l’auto. Il primo è il Wyeford Car Park (cliccando sul link avrete le coordinate esatte), completamente gratuito ed è per questo che si riempie facilmente. Inoltre, accederete ai vari percorsi nella valle proprio da questo parcheggio.
Altrimenti, il parcheggio a pagamento è molto più grande, vicino ai servizi ed al centro turistico. Basta cercare l’Oxford Road Car Park (codice postale HR5 5AJ) per arrivarci. La macchinetta a volte non accetta la carta ma solo monete. Il massimo che potrete spendere è £4 per tutto il giorno.
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Classe 1990, viaggiatrice entusiasta, appassionata di fotografia, siciliana ed expat in UK dal 2014. Ti racconto dei miei viaggi in coppia, dei luoghi della mia terra e di come riuscire a vivere una vita da expat senza perdere la testa.
Ho trovato il mio posto nel mondo!! Adorerei visitare questo villaggio e girarmi con calma tutte queste librerie meravigliose, tornerei con un trolley pieno di volumi! Peccato sia così difficile da raggiungere.
Purtroppo con i mezzi è lunga da raggiungere, il periodo migliore è l’Hay Festival e poi pernottare o al villaggio o a Hereford!
Un posto alquanto originale con una storia stupefacente. Nonostante la carta stia subendo un inevitabile tramonto, questo paese mi sembra che resista molto bene. Le librerie che hai descritto sono veramente incantevoli
Sì, è quasi uno dei pochi villaggi che ancora resiste grazie ai libri cartacei!
Fantastica la storia di “King Richard Booth”, in fondo è riuscito a creare qualcosa di positivo, nonostante le strambezze! Toglimi una curiosità, è una cittadina turistica o ancora poco conosciuta? Io non ne avevo mai sentito parlare!
In Galles e nella zona inglese dell’Herefordshire è abbastanza famosa però uscita dal confine si conosce solo il nome. Fuori dall’UK non penso proprio che sia popolare. Forse solo i lettori più accaniti che partecipano quasi ogni anno all’Hay Festival la conoscono
Benissimo, ho deciso dove trasferirmi! Io amo i libri, amo le librerie, le biblioteche e tutto ciò che concerne il mondo della lettura! Non avevo idea dell’esistenza di questo luogo e adesso lo voglio assolutamente visitare!
Non avevo dubbi che lo avresti apprezzato! 🙂
Visitare il Galles è uno dei miei sogni; adesso che ho scoperto l’esistenza di questo paesino, e soprattutto delle sue librerie, lo inserirò sicuramente nel mio itinerario. Da appassionata lettrice, non posso perdermelo!
Non te ne penirai!
Son sincera, non sono una grande amante della lettura però questo articolo è veramente molto interessante così come lo sono tutte queste libreria di questa piccola cittadina del Galles… vorrei proprio vederla cavolo!
Vale davvero la pena farci un salto!
Che gemma questo tuo post! Mai avrei pensato che esistesse un posto del genere. Da amante della lettura come mi piacerebbe poterlo visitare! E che bello che ci siano ancora così tanti locali che si affidano alle honesty boxes!
Locali ma anche tantissimi turisti, alla fine rimane un affare comprare un libro con una sterlina soltanto e tutti i soldi vanno devoluti nel migliorare la città, direi che vincono tutti con questo sistema 🙂
Ma che spettacolo, Veronica! Organizzerei subito un viaggio in Galles solo per andare alla scoperta di questo splendido villaggio e delle sue librerie. Potrebbe essere d’ispirazione per qualcuno in Italia, chissà !
Ben venga, anche se ne dubito!
Lungimirante senza ombra di dubbio…Booth sapeva il fatto suo e ha saputo trasformare dal nulla il suo villaggio in qualcosa di estremamente originale. Complimenti!
Hay-on-Wye l’ho trovata stupenda e unica, un luogo che andrebbe imitato ed esportato in tanti paesei, ci hai regalato una chicca strepitosa
Conosco di nome Hay-on-Wye e la includerei sicuramente in una tappa di un viaggio in Galles. Sapevo che aveva un’altissima concentrazione di librerie, ma non conoscevo la storia di “King Richard Booth”: probabilmente un po’ pazzo lo era, ma ha fatto una cosa bellissima. Soprattutto se penso che nella mia città di 30.000 abitanti sono rimaste appena due librerie, e una delle due è un tristissimo negozio di una grande catena dove si trovano titoli super commerciali.
Mi sembrano tutte molto belle quelle che hai proposto, e direi che la mia preferita sarebbe senza dubbio la Murder & Mayhem data la mia passione per i gialli.
Sicuramente c’è solo da prendere esempio ed ispirazione dalla follia di Booth visto come ha creato e mantenuto Hay-on-Wye, ma anche la comunità alle spalle fa tanto cosa che non si può dire di certi altri luoghi nel mondo.
Anche la comunità fa la differenza: nella mia città di gente in libreria ne vedo ben poca, purtroppo!
Quello fa tantissimo, lo vedo anche a Trapani… Abbiamo tre librerie, di cui due commerciali e solo una di essa è popolata dai giovani grazie ai librai preparati e gentili. Mentre la libreria indipendente è ormai un’istituzione in città che tra eventi, presentazioni dei libri ed incontri con gli autori fa di tutto per permettere a tutti il piacere della lettura!
Ecco, ho trovato il luogo dove trasferirmi per il resto della vita! bellissimo questo tuo post e brava ad aver scovato questo luogo. La libreria dell’Onestà sarebbe il mio sogno
Condivido subito l’articolo con la mia amica del cuore poichè entrambe siamo appassionate di lettura, tanto da pensare di aprire un caffè letterario nella nostra città. Qui Si che potremmo prendere spunto!!!
Ma che bel progetto, spero si realizzi e chissà che non siate voi le prossime regine di Gaeta!
Ma che posto!! E che storia! E che personaggio!
Sarebbe da farci un film, o meglio… un libro!
Ma soprattutto vogliamo sapere, quanti libri sei riuscita ad acquistare?
Sicuramente sarebbe un successo!! In realtà non ho acquistato nulla perché leggo in italiano, a livello di emozioni mi dà molto di più la nostra lingua. Però c’erano delle chicche assurde e prime edizioni da collezione che ho guardato con gli occhi a cuoricino!