È impensabile visitare Venezia senza prendersi un giorno per visitare Murano e Burano, le due isole più famose della laguna. La prima, nota per la produzione di vetro e la seconda per il merletto e le case colorate, hanno visto un incremento di popolarità negli anni che non vuole arrestarsi.
La gita di un giorno per esplorare sia Murano che Burano è sufficiente per godersi non solo i luoghi più importanti delle due isole ma anche per prendervi del tempo ed esplorare le zone meno battute, perdendovi tra le loro stradine e scoprire nuovi luoghi nascosti che vi ruberanno il cuore.
Come arrivare alle isole Murano e Burano da Venezia
A seconda di dove alloggiate, cambierà la vostra stazione di riferimento. Infatti, per arrivare in una o entrambe le isole dovrete viaggiare con il vaporetto. Il mio consiglio è scaricare l’app AVM o consultare il loro sito per rimanere aggiornare su orari e linee in tempo reale. Anche Google Maps è un valido sostituto e devo ammettere che noi abbiamo proprio usato questo metodo e non abbiamo mai avuto problema.
Facendovi un esempio, se soggiornate in zona Castello, come abbiamo fatto noi, la fermata più vicina sarà Fondamenta Nove. Da lì, potete accedere alle isole tramite il vaporetto 4.1. Se invece la vostra prima fermata è Murano potrete utilizzare anche il 4.2 o la linea B e in meno di mezz’ora sarete sull’isola. Mentre se volete visitare prima Burano allora prendete il vaporetto 12 o 14 che ci metterà un’oretta.
Il biglietto dalla durata di 75 minuti ha un costo di 7,50€. Se volete però girare entrambe le isole senza dovervi preoccupare degli orari, acquistate un biglietto giornaliero. Il prezzo è di 21€ a persona, sotto i 6 anni è gratuito.
Gita di un giorno a Murano
Famosa per l’arte vetraia, Murano è l’isola più conosciuta tra quelle della laguna veneziana, nonché la più grande, contando quasi trentamila abitanti. Si gira tranquillamente in una giornata. Se sbarcate a Murano Colonna, vi ritroverete già nel cuore dell’isola, tra le botteghe dei vetrai e le boutique di gioielleria che popolano entrambi i lati del Canal Grande che attraversa Fondamenta dei Vetrai.
Il modo migliore però per scoprire cortili nascosti e angoli meno turistici è sicuramente esplorarla senza meta, perdendosi tra le sue vie.
Cosa vedere a Murano
Se comunque volete conoscere i luoghi salienti dell’isola, non potete perdervi il Duomo o Basilica dei Santi Maria e Donato. Risalente al VII secolo è un’opera d’arte sia all’esterno che all’interno con i suoi meravigliosi pavimenti a mosaico e le sue decorazioni in vetro. Altro bellissimo posto da non perdere è il Palazzo da Mula, costruito nel XII secolo o così si crede visto che la facciata sembri risalire al 1500. Passato di mano in mano alla nobiltà veneziana, oggi è sede del municipio muranese e ospita numerosi eventi e mostre.
Imperdibile anche il museo del vetro, ottimo punto di partenza per scoprire di più sull’isola. Purtroppo, noi ce lo siamo invece persi per una questione di tempo però siamo arrivati fino al faro dell’isola, un po’ bistrattato dai turisti, pur essendo molto interessante da vedere. Basti pensare che prima della torretta in pietra d’Istria che possiamo ammirare oggi, vi era una palafitta di legno. Successivamente, nel 1912 viene sostituita da una torre in ferro che non solo era di supporto alle navi ma anche una vedetta nelle ore diurne. Il faro che vediamo oggi, risale invece al 1934 ed è tutt’ora operativo e di proprietà della Marina Militare.
Proprio accanto al Faro di Murano vi è una stazione ei vaporetti che vi porterà dritti a Burano.
Esperienza a Murano: la lavorazione del vetro
Ribattezzata dagli stranieri come “isola del vetro”, Murano divenne il fulcro della lavorazione del vetro attorno al 1200 quando, per paura degli incendi a Venezia, i mastri vetrai si trasferirono sull’isola. Ancora oggi, quasi il 30-40% degli abitanti di Murano lavorano nell’industria del vetro, chi nelle fornaci e chi nella vendita al dettaglio in una delle numerose boutique.
Quindi, in quel di Murano non potete perdervi una dimostrazione sulla lavorazione del materiale più pregiato dell’isola. Sono molte le botteghe che offrono questo servizio per una piccola quota o addirittura in maniera gratuita.
Noi abbiamo assistito a quella della vetreria Xe Vero dove, pagando 5€ a persona, abbiamo visto al lavoro un vero mastro che spiegava quali minerali si usano per la lavorazione e la colorazione del vetro. Dalla prima soffiatura, nel giro di mezz’ora, il maestro ha creato un cavallo impennato davanti ai nostri occhi. Uno spettacolo unico.
Il prezzo del biglietto può essere riscattato al momento dell’acquisto di uno dei prodotti della vetreria stessa. Devo ammettere che, pur essendo tentata di comprare qualcosa, alla fine ho desistito sia per i prezzi che per la paura che si rompesse una volta in valigia. Ho però preso un piccolo polpo rosso in un altro negozio perché era troppo carino per non prenderlo.
Gita di un giorno a Burano
La città più colorata d’Italia: Burano è un’isola che conta meno di duemilacinquecento abitanti, principalmente pescatori. Infatti, si dice che l’usanza di dipingere le facciate con colori così vivaci sia stata proprio una loro idea. Serviva a riuscire a trovare più facilmente la propria casa anche durante le notti più buie o nebbiose. Si pensa persino che le barche fossero intonate al colore della casa di famiglia.
Un’altra leggenda invece vuole che siano state le donne ad attribuire i colori dell’arcobaleno alle facciate. Infatti, essendo gli uomini sempre per mare, quando dovevano aggiustare qualcosa all’esterno della casa, lo facevano con la vernice che solitamente non era quella usata in edilizia ma molto più colorata.
Proprio questi colori attraggono ogni anno milioni di turisti che affollano le stradine dell’isola. Il mio consiglio per vivere al meglio Burano è uscire dal centro e visitare le stradine vicino Piazza Galuppi, come Fondamenta di Terranova. Abbiamo trovato pochissimi turisti qui e abbiamo potuto assaporare la vera bellezza di Burano e la calma che si respira sull’isola.
Mi raccomando di avere un estremo rispetto per gli abitanti durante la vostra visita, soprattutto nello scattare foto. Dopotutto, state sfruttando le case delle persone, rispettate almeno la loro privacy.
Cosa vedere a Burano
Oltre ad essere l’isola più fotografata tra tutte quelle della laguna veneziana, Burano è famosa per i merletti. L’economia del luogo è infatti decollata negli anni proprio grazie all’arte del ricamo. Si pensa che il primo pezzo fu confezionato nel 1500. Ancora oggi, moltissime donne padroneggiano l’arte del ricamo, creando così molti posti di lavoro sull’isola.
Al merletto è dedicato anche un museo che non solo ripercorre la storia del pizzo ma ospita spesso anche delle dimostrazioni della lavorazione del tessuto. Inoltre, ospita oltre cento opere di produzione di Burano. L’entrata è di soli 5€ a persona e, se siete appassionati, ne vale decisamente la pena. I ragazzi dai 6 ai 14 anni pagano un ridotto di 3,50€.
Un’ulteriore caratteristica dell’isola è la torre pendente. No, non mi sto confondendo con Pisa, ma in effetti più che una torre è il campanile della chiesa di San Martino. Costruito nel XVII secolo, gli evidenti segni di cedimenti fondali si sono accentuati negli anni, fino a ricorrere ad un intervento di consolidamento dopo la Seconda guerra mondiale. Ad oggi, il campanile pendente è una delle principali attrazioni di Burano.
La casa più colorata di Burano: Casa di Bepi
Tra la moltitudine di case colorate di Burano, una si distingue fra tutte: la casa di Bepi. Al tempo Giuseppe Torselli, proprietario della casa ed ex operatore del vecchio cinema di Burano. Purtroppo, una volta chiuso, iniziò a vendere caramelle in una bancarella dell’isola, da lì il soprannome Bepi.
Però la sua passione per i film continuò anche dopo la chiusura del cinema, tanto da mettere un lenzuolo sulla facciata di casa sua per proiettare gratuitamente vecchi film, deliziando sia grandi che piccini. Proprio l’esterno della sua casa era il suo orgoglio: la dipingeva con diverse forme geometriche e tutti i colori che aveva a disposizione.
Ormai Bepi ci ha lasciato dal 2002 ma la sua casa è ancora visitabile e si trova in Calle del Pistor.
Non posso mentirvi, se dovessi scegliere tra Venezia, Murano e Burano, a mani basse vincerebbe quest’ultima. Ho amato ogni angolino, ogni facciata colorata, ogni sorriso che ho incontrato per strada. Burano è il posto felice in cui mi piacerebbe passare almeno una notte, per godermi l’isola senza turisti arrivata la sera.
Quindi, se siete diretti a Venezia e avete più di un giorno da dedicarle, prendetevi del tempo e fatevi un favore esplorando anche le due isole più conosciute, non ve ne pentirete!
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Classe 1990, viaggiatrice entusiasta, appassionata di fotografia, siciliana ed expat in UK dal 2014. Ti racconto dei miei viaggi in coppia, dei luoghi della mia terra e di come riuscire a vivere una vita da expat senza perdere la testa.
Sono d’accordo: non si possono non visitare Murano e Burano se si passa da Venezia.
Io ho bellissimi ricordi di Murano, legati alla lavorazione del vetro. Mi aveva proprio rapito…
Sarà impensabile visitare Venezia senza prendersi un giorno per visitare Murano e Burano, eppure io l’ho fatto! 😀 Ma solo per mancanza di tempo. E infatti le ho messe in bucket list per la mia prossima gita in zona. Soprattutto Murano, perchè veder lavorare il vetro dal vivo mi piace tantissimo!
Ciao Veronica!
Che dire, Murano e Burano sono incantevoli e meritano di essere visitate anche solo per una gita! Merletti e vetri soffiati, colori e la bellezza della laguna! Pura poesia…
Ho visitato Murano e Burano da piccola con i miei genitori e mi piacerebbe tanto tornarci con mio marito. Mi ricordo ancora il fascino della lavorazione del vetro, un vero e proprio spettacolo!
Grazie per i consigli e le informazioni!
Una gita fuori porta che vorrei sempre fare ma che di tempo non ne trovo mai!
Isole bellissime, ho avuto la fortuna di andarci più volte e ogni volta sono rimasta incantata! Amo le case colorate e il viavai di gente! Mi hai dato ottimi spunti per tornare una volta in più =D
Che bei colori hanno quei palazzi. Ne ho sentito parlare di queste città, ma non ho avuto l’occasione di andarci devono essere carini.
Ti consiglio la gita anche solo di un giorno, non te ne pentirai!
Una gita che ho fatto solo poco tempo fa, l’anno scorso per la precisione, pur non abitando lontano da queste due graziose cittadine. Però non ho assistito alla lavorazione del vetro – mi hai dato un ottimo spunto per tornarci!
Avevo visto la lavorazione del vetro quando ero piccola e volevo di nuovo carpire quell’emozione e la sorpresa di come venisse lavorato, un’esperienza unica