L’isola spagnola più grande delle Baleari mi ha stupito. Non avevo le classiche grandi aspettative: spiagge paradisiache, villaggi incastonati nel tempo e una capitale piena di storia. Eppure, il viaggio a Maiorca in una settimana mi ha dimostrato di avere tutte queste caratteristiche e molto altro.
A bordo di una Vespa, con Marco abbiamo visitato parte della costa sud dell’isola, esplorando Palma, Sóller, le spiagge della zona sud-orientale, spingendoci fino a sotto l’isola, nelle grotte millenarie che compongono tutto il sottosuolo di Maiorca.
Pronti a questo nuovo viaggio?
Come muoversi a Maiorca in una settimana
Con i suoi circa tremila chilometri quadrati di superficie, Maiorca è l’isola più grande della Spagna, superando Tenerife. Per esplorare Maiorca da un capo all’altro ci possono volere anche due ore e mezza ma ne valgono sicuramente la pena per scoprire le bellezze che l’isola ha da offrire.
Per quanto i mezzi di trasporto pubblici siano molto affidabili, puliti e comodi, sicuramente non sono l’opzione migliore per percorrere lunghe distanze. Inoltre, può diventare molto oneroso usarli per andare anche solo da una città all’altra. Pensate che una delle tratte più turistiche, Palma – Sóller, costa 40€ solo andata.
La soluzione migliore è quindi affittare un mezzo a due o quattro ruote. Ci sono tantissime compagnie di noleggio sull’isola. Ne trovate una ad ogni angolo, o quasi, nella zona di S’Arenal che è quella più turistica. Controllate sempre le recensioni prima di affidarvi ad una compagnia rispetto ad un’altra.
Affittare una Vespa
Noi volevamo una Vespa per i nostri giri mentre esploravamo Maiorca in una settimana. Dopo una veloce ricerca, abbiamo notato che non era così difficile poterne affittare una. Così, dopo aver controllato bene prezzi, recensioni e distanza del negozio dal nostro hotel, ci siamo rivolti a Valls Rental.
Abbiamo prenotato online la Vespa che volevamo, per quanti giorni e a quale ora avremmo effettuato il ritiro e il ritorno. Pagando una caparra di meno di 50€, la nostra prenotazione era confermata. Una volta sull’isola, al giorno stabilito, abbiamo dovuto mostrare i documenti d’identità, firmare il contratto e pagare il deposito. In questo caso la cauzione era di 88€.
La nostra Vespa azzurra, nel modello più nuovo e tecnologico che ci ha dato dei problemi con la chiave elettronica, ci ha accompagnato per cinque giorni e mezzo. Ci ha permesso di esplorare la zona sud dell’isola.
Sicuramente per viaggi più lunghi, è meglio un’auto. Ecco perché, qualora tornassimo a Maiorca, opteremmo per un mezzo a quattro ruote.
Cosa fare a Maiorca in una settimana
Avevamo pochissime aspettative sull’isola. Forse perché dopo Tenerife, eravamo rimasti con l’amaro in bocca. Troppo turistica, poco da vedere e poche esperienze che ci entusiasmavano davvero. Non avevamo neanche un mezzo a disposizione e quindi abbiamo visto poco delle parti più autentiche dell’isola.
Forse proprio il fattore mezzo ha aiutato a Maiorca. Abbiamo potuto esplorare l’isola con i nostri tempi e non guastava che la capitale, Palma de Mallorca, fosse un vero e proprio gioiellino, a differenza di Santa Cruz de Tenerife.
Inoltre, l’isola offre una costa variegata piena di spiagge dorate chilometriche e acqua cristallina, dalle quali godere tramonti che infuocano il cielo. Sicuramente visitando Maiorca in una settimana non mancheranno i divertimenti e punti di interessi, ispirando ogni viaggiatore.
Dedicare un weekend a Palma
Strano a dirsi, durante il nostro viaggio a Maiorca, non abbiamo scelto di alloggiare nella capitale. Più per i costi degli alloggi che altro. Eppure, non abbiamo mancato di visitare Palma ben due volte durante la settimana. Venendo da S’Arenal con il motorino, il primo impatto è stato magico. Le sfumature ocra dei palazzi che si mischiavano all’azzurro del cielo e del mare ci hanno subito conquistati. Vedevamo la Cattedrale farsi sempre più grande mentre ci avvicinavamo al centro e fremevamo nel poter esplorare le strade non appena trovato parcheggio. Che gioia poi trovarlo a due passi dal Passeig des Born (o Paseo del Born in castellano).
Caschi alla mano, la nostra passeggiata è iniziata proprio qui, nel viale elegante e alberato del centro di Mallorca. Troverete delle sfingi a delimitarne l’inizio e la fine di questo tratto. Proseguendo, arriverete al S’Hort de Rei, Il Frutteto del Re altro non è che il giardino situato sotto le mura del palazzo reale di S’Almudaina. Presenta dei laghetti artificiali, fontane e cipressi e fiori che abbelliscono il tutto; il progetto si ispira ai giardini andalusi.
Visita al Palazzo Reale
La prima volta a Palma abbiamo trovato la Cattedrale già chiusa, ma il Palazzo Reale aperto. Controllando i prezzi dei biglietti, abbiamo scoperto che la domenica e il mercoledì i cittadini europei hanno accesso gratuito. Essendo quella una domenica, ne abbiamo subito approfittato mostrando le nostre carte d’identità. Dopo un veloce controllo in stile aeroportuale, siamo entrati dentro il palazzo tra sale meravigliosamente decorate in oro e splendidi arazzi che coprivano pareti intere.
L’Almudaina, oggi residenza reale maiorchina dei reali di Spagna, fu costruita sotto la dominazione moresca alla fine del 1200. Ristrutturata varie volte, fu sede del regno di Maiorca fino alla sua annessione con la corona d’Aragona. Si divideva in cinque spazi: il palazzo del Re, il palazzo della Regina, la sala Tinell, i cortili e la cappella reale.
La visita dura un’oretta qualora vi fermaste a leggere tutti i pannelli esplicativi e vi prendeste il vostro tempo per vedere tutto. Personalmente ho amato molto tutte le aree a parte i resti dei bagni arabi che sembravano messi al centro del palazzo, senza un vero senso logico sul perché fossero in quell’area.
Potete però visitare i veri bagni arabi, ultimi resti della Medina Mayorquina, inoltrandovi tra le stradine del centro. Svoltando tra i vicoli silenziosi meno battuti e seguendo i cartelli, arriverete all’ingresso dei Banys Arabs.
Un’oasi di pace a Palma.
L’entrata costa 3,50€ per visitare un bellissimo giardino che, a fine maggio, era fiorito e donava pennellate i rosa e rosso all’ambiente. Una piccola tettoia adornata di piastrelle e ninnoli moresche permette di godere dell’ombra nei giorni in cui la calura si fa sentire. Molte sono infatti le sedie che troverete dove poter prendervi una pausa in questo giardino nascosto.
Attraverso una porta araba, entrerete infine nei veri e proprio bagni turchi. Potrete osservare i resti del calidarium e tepidarium. La visita è possibile dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 18:00. L’ingresso si paga solo in contanti, questo non ha permesso a Marco di entrare con me perché non avevamo abbastanza spicci con noi. Alla fine, è stato meglio così perché il biglietto non vale ciò che hanno d’offrire i Banys Arabs a meno che non amiate i giardini.
Visita alla Cattedrale di Palma
A Maiorca, in una settimana, può capire una giornata nuvolosa. Così, siamo tornati una seconda volta a Palma per vedere l’interno della Cattedrale e visitare il Mercat de l’Olivar. Nuovamente sulla nostra Vespa azzurra, abbiamo raggiunto la capitale.
Abbiamo scoperto il Passeig de Mallorca, dove passa il Torrent de Sa Riera. Incastonato tra le mura della parte vecchia della città; sembra di tornare indietro nel tempo prima di proseguire e costeggiare le mura stesse. Si arriva così alla scultura verticale “Palma”, punto fotografico amato dai turisti. Anche noi non ci siamo lasciati scappare l’occasione di scattare una foto ricordo prima di scoprire la Llotja de Palma, museo e spazio espositivo. A fine maggio c’era una mostra di arte contemporanea a cui però non abbiamo assistito, prediligendo la cattedrale.
In quel momento si è messo a piovere e abbiamo subito preso i biglietti per la chiesa e ci siamo riparati all’interno. In pieno stile gotico, presenta tre navate, altissime volte e uno dei rosoni più grandi d’Europa.
Fu ristrutturata ad opere di Antonio Gaudì che aggiunge al palco centrale un enorme baldacchino che sembra una corona di spine. Appena entrati, dirigetevi a destra per vedere l’altare costruito da Antonio Gaudì. Alla sua destra invece potete vedere la cappella ristrutturata da Miquel Barcelò: nel 2000 gli venne affidato l’incarico di abbellire la cappella dedicata a Sant Pere, ritenuta troppo spoglia. Il suo estro creativo ha così aggiunto pesci, polpi, aragoste e teschi. Una delle opere più belle della Cattedrale a mio parere.
È possibile accedere alle terrazze della Seu de Mallorca e ammirare il Parc de la Mar sottostante e tutto il porto di Palma. Sfortunatamente, visto che pioveva quando siamo andati noi, non era possibile salire.
Orari e prezzi della Cattedrale di Palma
Aperta tutti i giorni al pubblico dalle 10:00 alle 17:15. Il sabato la chiusura è anticipata alle 14:15 mentre la domenica è aperta solo per le funzioni. I biglietti partono da 10€ per visitare la sola Cattedrale, per accedere anche alle terrazze il costo sale a 25€. In questo caso, i minori di nove anni non sono ammessi, quindi se avete bambini considerate la loro età prima di acquistare i biglietti. Per maggiori informazioni, vi prego di consultare il sito ufficiale.
Pausa al Mercat de l’Olivar
Quando siamo usciti dalla Cattedrale, era ora di pranzo, quindi la scusa perfetta per visitare il Mercat de l’Olivar, vero e proprio mercato dove poter acquistare prodotti freschi locali. Che gioia vedere i pomodori cuore di bue o i carciofi, due prodotti che molto difficilmente trovo nel Regno Unito. Per non parlare del pesce fresco che mi ha riportata indietro nel tempo quando andare al mercato del pesce con mio nonno o mio padre da piccola.
Proprio in questa parte del mercato ci sono diversi localini che offrono il pesce cucinato a chi vuole fermarsi a mangiare qui. Marco non appena ha fiutato la possibilità di mangiare delle ostriche mi ha convinta a scegliere uno dei locali. La scelta è stata molto ardua ma alla fine abbiamo ne abbiamo scelto uno prendendo un’ostrica a testa che si scioglieva in bocca e del sushi. Molto poco spagnolo ma ottimo.
Il mercato è aperto dalle 07:00 alle 14:30 dal lunedì al venerdì, il sabato la chiusura è mezz’ora dopo. Inoltre, il venerdì rimane aperto parzialmente fino alle 20:00
All’uscita, per tornare a prendere la Vespa, abbiamo passeggiato tra i vicoli e siamo andati a vedere i famosi Can Casayas. In pieno stile Art Nouveau, questo gruppo di edifici si nota subito proprio per la particolarità del suo stile architettonico. Dopodiché abbiamo detto il nostro addio a Palma prima di esplorare altre zone dell’isola.
Scoprire le grotte
Una delle particolarità di Maiorca sono le sue grotte millenarie. Si dice che l’isola abbia più di 200 sistemi di grotte, alcuni sottomarini ed altri visitabili in superficie. Questi ultimi presentano stalattiti, stalagmiti, laghi naturali, formazioni rocciose e minerali. La loro formazione è stata determinata dal terreno calcareo e dalla continua erosione.
Cinque sono le grotte, o cuevas, visitabili dal pubblico: Cuevas de Drach, dels Hams, de Genova, de Campanet o de Artà. Tutte hanno le loro particolarità ma visitarle tutte sarebbe abbastanza dispendioso se si pensa che per visitarne anche solo una il biglietto è di 30€ a persona. Ci sono anche grotte minori ma bisogna essere accompagnati da una guida o essere esperti esploratori per visitarle.
Personalmente ero indecisa tra Cuevas de Drach e Cuevas de Artà. Le prima presentano uno dei laghi sotterranei più grandi al mondo: il Lago Martel. Qui, su una barca bianca, avviene un concerto di musica classica molto toccante. Mentre le seconde presentano dei giochi di luci al loro interno grazie ai minerali presenti nelle grotte. Alla fine, abbiamo visitato le Cuevas de Drach di cui vi parlerò meglio in un altro articolo.
Esplorare Sóller in giornata
Una delle giornate più belle passate a Maiorca in una settimana l’abbiamo dedicata a Sóller. Il viaggio per arrivarci da S’Arenal, zona in cui alloggiavamo, dura un’ora e qualche minuto. Ma gli scenari che si presentano davanti sono magnifici. Si passa infatti attraverso le montagne della Serra de Tramuntana: un paesaggio rurale tra imponenti pareti rocciose e boscaglie inesplorate. La bellezza era tanta che ci siamo fermati in un punto sicuro e abbiamo ammirato quello spettacolo naturale prima di tornare in sella alla Vespa e arrivare a destinazione.
Le stradine acciottolate del centro, mentre tutto sta per chiudere per la pausa pomeridiana; in sottofondo le bombette che esplodono, le persone vestite con abiti saraceni e un ronzio di festa: ecco come ci ha dato il benvenuto Sóller. Infatti, senza saperlo, siamo capitati durante il Firò e la Fira di Soller. Si festeggia la seconda settimana di maggio per celebrare la vittoria contro i saraceni. Il lunedì c’è persino una rievocazione storica della battaglia.
Tranvía de Sóller
Un’altra esperienza unica a Sóller è il tram tipico che dal villaggio porta al Port de Sóller. Tre vagoni di stampo antico che passano per il centro del borgo, passando per le campagne fino ad arrivare a vedere il mare del Port de Sóller che si avvicina sempre di più e che luccica davanti i vostri occhi.
Inizialmente il tram era utilizzato per il trasporto delle famose arance di Sóller dal villaggio al porto. A oggi è una delle attrazioni che attira migliaia di visitatori ogni anno. La Tranvía de Sóller usa ancora la stessa tratta, partendo dalla stazione del villaggio. Il biglietto può essere acquistato a bordo sia in contanti che con carta. Purtroppo, non è possibile richiedere il biglietto di andata e ritorno, ma solo quello di andata al costo di 9€ a persona. Per tutti gli orari, vi invito a visitare il sito ufficiale.
Sappiate che è sempre molto affollato durante i weekend e potreste dover rimanere in piedi durante il tragitto. Il mio consiglio è di non aspettare la tranvia dove c’è il cartello dello stop ma spostarsi leggermente più avanti, proprio davanti la gelateria, così da salire sul primo vagano e accaparrarsi i posti migliori.
Una volta arrivati al Porto, non esimetevi dal fare la passeggiata sul lungomare e finire con un bagno alla Platja des Traves prima di riprendere il tram verso Sóller, magari durante il tramonto.
Se siete ancora interessati a Palma, non preoccupatevi, ci sono ancora tanti articoli che arriveranno durante l’estate!
Like it. share it. Pin it!
Classe 1990, viaggiatrice entusiasta, appassionata di fotografia, siciliana ed expat in UK dal 2014. Ti racconto dei miei viaggi in coppia, dei luoghi della mia terra e di come riuscire a vivere una vita da expat senza perdere la testa.
Non sono mai stata alle Baleari e non so molto su Maiorca, ma questo post mi ha aperto un mondo!Bellissima Palma, con il suo palazzo reale e la cattedrale, stupende le varie grotte e ovviamente le spiagge. Ecco, mi sorprende che ci sia cosi tanto da vedere!
Anche a noi ha sorpreso piacevolmente!
Maiorca è una meta che mi ispira tantissimo, soprattutto dopo aver visto il video di una YouTuber che seguo che ha trascorso qui qualche giorno l’anno scorso. E ora ho la conferma che vale davvero il viaggio. Ottima poi l’idea di esplorarla in vespa: un mezzo di trasporto al quale non avrei pensato. Visto che pianifico con larghissimo anticipo, sto pensando di proporla a mio fratello per il nostro consueto weekend insieme.
La Vespa è stata davvero il massimo per le distanze corte, per quelle lunghe e con il vento che abbiamo beccato, devo dire che una macchina non sarebbe stata male. Però l’isola merita davvero, se andaste per il weekend, vi consiglierei di rimanere solo in zona Palma.
Sono stata a Minorca qualche anno fa e anch’io, come te per Maiorca, non avevo grandi aspettative. Invece mi ha conquistata! Da lì mi è venuta la curiosita di visitare anche Maiorca, e a quanto leggo nel tuo articolo c’è davvero tanto di bello da fare e vedere!
Anch’io vorrei visitare Minorca, mi incuriosisce molto.
Maiorca è l’unica isola delle Baleari che mi manca per cui l’ho in programma da un pò, già mi ispirava da vari racconti e post letti e ho ulteriore conferma da questo articolo, bisogna proprio programmare perché le Baleari mi piacciono molto
Sono stata a Maiorca quando ero piccola e ci siamo concentrati soprattutto sulle spiagge. Ricordo però vividamente la cattedrale come imponente e maestosa. Non sapevo della presenza delle grotte ma il prezzo è davvero fuori portata se pensiamo a quanto costi visitare quelle di Frasassi o di Postumia.
Il costo per e grotte è sicuramente spropositato per le altre, per quello noi abbiamo scelto di visitare quelle del Drago dove almeno si assisteva allo spettacolo musicale che poteva giustificare quel prezzo.
Assolutamente interessata! Vivendo relativamente vicino (a Barcellona) abbiamo pensato mille volte di esplorare le baleari ma per ora non ci siamo ancora riusciti!
Allora resta sintonizzata per i prossimi articoli, piano piano faccio uscire tutto!
Sono stata sull’Isola di Maiorca oramai quasi un secolo fa e devo dire che mi era davvero piaciuta: Anche io c’ero rimasta una settimana! Vedo dalle tue foto che è diventata ancora più bella! Le Cuevas de Drach, poi, sono sicuramente un luogo da non mancare
Le Cuevas de Drach sono state uno degli highlight della settimana!
Sono stata a Mallorca solo per un giorno, ed effettivamente ho visto ben poco. Ma non mi sono fatta mancare una visita approfondita alla cattedrale, ne un bagno in quelle acque quasi caraibiche!
La Cattedrale è una tappa imperdibile!