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Manuali di sopravvivenza

Come sopravvivere senza caffeina

DISCLAIMER: I Manuali di Sopravvivenza sono articoli volutamente ironici e sopra le righe. Non vanno presi (troppo) sul serio.

A fine 2023 la vostra Rainbowsplash ha dovuto prendere una delle decisioni più difficili della sua vita: smettere con la caffeina. Ho sempre saputo che ansia e caffeina non vanno troppo d’accordo, ma superati i trenta (bella la vecchiaia) la situazione si era fatta meno gestibile e ho dovuto darci un taglio.

I primi giorni

Non sono mai stata una grande caffeinomane, ma per me il caffè la mattina (e subito dopo pranzo) è sempre stato una questione di sopravvivenza. 

I primi giorni senza caffeina sono come quelli di un tossicodipendente che ha deciso di smettere con la droga. I primi due/tre giorni te la racconti, dicendoti che non è poi così difficile e anzi, racconti a tutti di quanto sia migliorata la tua vita senza caffeina.

FALSA

La verità è che avrai passato almeno tre ore nel reparto caffè dell’esselunga a cercare un decaffeinato che ti ricordi anche solo vagamente il sapore del caffè tradizionale.

Caffeina ovunque

Hai smesso col caffè, quindi passi al ginseng. Giusto?

Sbagliato. Grazie alla sua disintossicazione, Rainbowsplash ha scoperto che in realtà il ginseng è solo un aroma. Di una bevanda a base di caffè. E spesso succede lo stesso per l’orzo. La Coca Cola è stata abbastanza gentile da fare una versione senza caffeina, ma la Pepsi no. Il tiramisù al ristorante? Abbandonato. 

Dovrai ordinare il decaffeinato. Immagina vivere in un Paese che ha fatto del caffè una parte importante della propria identità nazionale e ordinare il decaffeinato. Ti guarderanno male pure dai palazzi accanto.

Il gusto del decaffeinato

Hai sei anni, e ti hanno comprato l’uovo di Pasqua Kinder. Quello grande, con le sorprese più fighe. La confezione è quella dell’uovo di pasqua Kinder, la carta è quella, persino l’etichetta di cartone che ti promette sorprese fighissime. Inizi a scartarlo e senti perfino il profumo di cioccolato, lo estrai dalla carta e… è un pezzo di cartone a forma di uovo.

Ecco come ci si sente a bere il caffè decaffeinato. È esattamente così.

Sembra caffè, ha l’aspetto del caffè, profuma come caffè (più o meno, di solito ha un odore meno intenso), poi lo bevi e ha qualcosa di sbagliato. Ricorda vagamente il caffè, ma non è così aggressivo, non ti arriva quel pugno nello stomaco quando lo butti giù. Che forse non è nemmeno del tutto un male eh. Solo che bisogna abituarcisi.

Farci l’abitudine

In questi tre mesi, quante volte la vostra Rainbowsplash ha ordinato caffè per sbaglio?

Vi stupirò. Solo due. E tutte e due a Marzo, segno che la forza di volontà inizia a venire meno dopo qualche mese, e ritorna l’abitudine. Un paio di settimane fa ho bevuto un mezzo bicchiere di Pepsi classica. E domenica ho preso il gelato al caffè. Uscita dalla gelateria, tutta fiera col mio maxi cono più alto di me, ci ho messo ben venti minuti a realizzare che sto cercando di evitare la caffeina. Per fortuna, non consumando più caffeina su base quotidiana, nessuno dei due episodi mi ha provocato tachicardie.

Le spiegazioni possibili a questi momenti di blackout in cui prendo caffeina a caso sono due:

  • L’abitudine prevale, ho bevuto caffè per la maggior parte della mia vita adulta e mi viene naturale (il gelato al caffè è sempre stato una delle mie droghe);
  • Il mio cervello si è stancato di vivere e sta provando a farmi fuori.

Coming out

Preferirei confessare ad amici, parenti e conoscenti di gestire un traffico internazionale di cocaina, piuttosto che spiegare come mai non assumo più caffeina. 

“Vabbè, ma è giusto una fase, no?”

“Non è che adesso il caffè non lo bevi più”

“Ma uno ogni tanto che male ti fa?”

Che immagino siano le stesse frasi che ogni intollerante/celiaco, ma pure vegano si vede rivolgere ogni giorno. Se smetti di consumare lattosio/glutine dalla sera alla mattina, sembra che tu abbia fatto un torto personale a chiunque intorno a te. Tutti provano a farti cambiare idea, o almeno a smussare la tua decisione. Io sospetto di avere almeno tre parenti che sono nel direttivo della Lavazza, altrimenti non si spiega come mai ci tengano così tanto a farmi consumare caffè. 

Quali frasi ho dimenticato di inserire nella lista di “domande inappropriate quando dici che non mangi/bevi qualcosa”?

26 pensieri su “Come sopravvivere senza caffeina”

  1. E’ meraviglioso questo articolo! Io adoro il caffè, riesco a rinunciare se so che sono in un paese dove non c’è modo di averlo e allora mi accontento di qualche surrogato! Ora non disdegno il caffè americano

    1. Io ero una grande fan del caffè americano e devo dire che è una delle cose che mi manca di più!

  2. Bellissimo è quando ti fanno quella faccia come dire: “Poverina si vede che soffri!”. Aahahhahah io mi ci sono abituata, perchè non ho mai mangiato formaggio nella vita (non mi piace) e tutti, per questo motivo, mi credono extraterrestre. Poi adesso che non mangio carboidrati perchè seguo un regime particolare di dieta… cerco di non dirlo a nessuno perchè ho visto farsi segni della croce appena mi volto!

    1. Ma infatti non so perché dovremmo soffrire poi. Una volta fatta l’abitudine diventa una nuova normalità ahahah

  3. Ho letto quest’articolo per pura curiosità, perché io non bevo mai caffè, però conosco diversi caffeinomani. Volevo capire come si sentono a dover abbandonare la loro bevanda preferita, e dalla tua descrizione mi sa che non è proprio una passeggiata! 🙂

  4. Io non mangio formaggi e una volta in un ristorante mi hanno portato un piatto di pasta con sopra del formaggio. Dal momento che sul menu non era scritto che il piatto sarebbe arrivato a tavola già cosparso di formaggio, io ho fatto presente che non lo avrei mangiato. Quando il cameriere lo ha portato indietro ho sentito la cuoca dire: Ma noi lo facciamo così! Poi è venuta al tavolo e me lo ha detto di persona ed io ho risposto: Signora, se lo fate così, dovete scriverlo sul menu in modo che le persone lo sappiano e possano scegliere se ordinarlo o meno. Ovviamente io poi ho preso il secondo e lì non sono più tornata.

    1. Maaaaa infatti non andrebbe segnalato che c’è il formaggio? Cioè zero rispetto per chi magari è vegano o intollerante

  5. Adoro come smorzi il sopravvivere senza caffè. Te ne racconto una perché fa ridere e fa piangere allo stesso modo. Io sono passata da 4 caffè a due ma in questo periodo me ne sto facendo bastare uno al tirocinio, perché? Perché dopo aver trovato dei vermicini nascosti e un filtro mai cambiato, ci pensi due volte prima di fare un caffè, pure se porti le capsule più buone del mondo, il caffè ti verrà annacquato come quello che mi capita di bere ogni tanto (e per fortuna) dalle caffetterie tedesche, che è meglio quello solubile va. Però dai fai progressi, ma ogni tanto una bella tazzina di caffè no?

  6. Con i bonus cliente della Lavazza ho preso: un materasso, due set di pentole, il coso per fare l’acqua frizzante, tre macchinette per le cialde, un servizio di tazzine da caffè e uno da cappuccino più altre carabattole causali.
    Una volta mi hanno chiesto se ho un bar.
    Detto questo mi sento di chiedere: “Ma la tua, è una fase, vero?”🤣

  7. io ho provato diverse volte ma ahimè non ci sono mai riuscita, il caffè è la marcia in più la mattina! Ho comunque ridotto le quantità, uno al giorno!

    1. Vogliamo parlare dell’abbiocco dopo pranzo? Prima ci pensava il caffè, ora mi sono rassegnata e dormo

  8. Cara Rainbowsplash benvenuta nel club della tachicardia dovuta (anche dal caffè), oramai in casa tutti e due beviamo caffè decaffeinato, raramente mi concedo un caffè normale, ma dipende dal periodo più o meno buono… Che tristezza il decaffeinato!

  9. Guarda, sono anni ormai che vado avanti con il decaffeinato per problemi cardiaci e di pressione, e ormai mi ci sono abituata e non noto praticamente più la differenza.

    1. Vero, io un paio di volte mi sono chiesta se il mio ragazzo per sbaglio non mi avesse fatto il caffè normale perché le differenze a livello di profumo e sapore sono lievi una volta che ti ci abitui!

  10. Non ho preso caffè solo in gravidanza, ma semplicemente perchè mi faceva venire la nausea solo l’odore. Resto fedele a questa piacevole droga, della quale non potrei mai fare a meno. La mattina almeno due espressi di getto mentre fisso il vuoto in cucina sono d’obbligo…

  11. Povera!! Hai tutta la mia comprensione, io non potrei mai vivere senza il caffé e i suoi derivati quindi provo per te una profonda empatia. Il caffé è insostituibile, ti consiglio di rinunciare il più possibile e poi la volta che te le concedi ne bevi uno buono, di quelli tostati alla perfezione che ti conquistano con il profumo prima che con il sapore. Dopotutto “uno ogni tanto che male fa?”

    1. Ovvio, se me lo devo concedere mi concedo il migliore in circolazione, COME MINIMO ahahahahah

  12. Leggendo le tue parole mi sembra di essere di nuovo catapultata nel periodo in cui, dieci anni fa, decisi di smettere di fumare. La sensazione di astinenza è molto simile a quella che descrivi tu. Non so se per il caffè sia anche così, ma la voglia di accendersi una sigaretta non passa mai, nemmeno dopo anni. Ok la smetto perché non hai bisogno del mio pessimismo cosmico!

    1. So che anche con le sigarette è parecchio complicato, mi dicono in molti che la voglia non se ne va nemmeno dopo anni… per il caffè il problema è giusto che lo infilano ovunque ahahah

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