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Manuali di sopravvivenza

Come sopravvivere alla convivenza

DISCLAIMER: I Manuali di sopravvivenza non vanno mai presi (troppo) sul serio

Eravamo rimasti io, Lapo Elkann e il principe del Brunei. Gli ultimi scapoli d’oro sul Pianeta Terra, pronti a far sognare la persona che si sarebbe innamorata di noi. Solo che poi la vita ha fatto lo sgambetto anche a me e quindi è successo, amici miei. La vostra Rainbowsplash è andata a convivere, dopo dieci anni nel tempio della solitudine di un monolocale, da cui credevo che non sarei mai più uscita o non sarei mai più stata in grado di abituarmi alla presenza di altre persone in casa.

  1. SCELTA DI CASA

A quanto pare, quando si va a convivere, anche l’altra persona ha diritto di parola e decisionale. Cioè, proprio nel senso che può dire se una casa gli piace o meno, e decidere insieme a voi. Vi pare normale? Da qui il primo comandamento di Rainbowsplash per una convivenza pacifica: scegliete una casa abbastanza grande da potervi rinchiudere lontano dalla vostra dolce metà.

2. DIVISIONE DEGLI SPAZI

In che senso quando andiamo a convivere vuoi ben una delle mie sei ante di armadio? Che ci devi fare con tutto quello spazio, davvero? Ben tre felpe per l’inverno? Esagerato. Come dici? Ah sì, sto sistemando le mie ottantaquattro palette occhi in ordine cromatico, le ultime venti per mancanza di spazio finiranno nel tuo cassetto. Mi dispiace, non faccio io le regole.

3. CUCINA

Il secondo comandamento di Rainbowsplash per una convivenza pacifica è: trovate qualcuno che ami gli stessi cibi che amate voi. Se l’odore del fegato ripieno vi dà il voltastomaco e il vostro partner ne consuma a tonnellate, avrete un gran bel problema. E poi vogliamo parlare del fatto di dover cucinare ogni volta piatti diversificati? Si sporcano un sacco di pentole, e il budget per la spesa raddoppia.

4. BUDGET

Amare vuol dire non dover mai dire “Sì, ho comprato quel maglione da 200€ e ora non ho soldi per le bollette, problemi?”

In base al lavoro che fate, è essenziale dividere le spese per la gestione della casa mantenendo sempre qualche spicciolo per i vostri svaghi. Per dire, io ho pagato ben 18€ di condominio il mese scorso, quindi tu ora puoi accollarti i 400€ di riparazione della caldaia, no? Tocca una volta a testa, dividendo EQUAMENTE le spese.

5. ARREDAMENTO

Se con la cucina scegliere un partner con gusti simili ha un’esigenza pratica, pensate ad avere gusti simili anche nell’ arredamento. Vi evita il disagio di trovarvi in casa una persona che compra un tavolino da tè a forma di elefante e lo trova meraviglioso, mentre voi alzate gli occhi al cielo e ripensate ai bei tempi in cui potevate decidere al 100% dei vostri spazi.

6. SUOCERI

Ascoltate la vostra Rainbowsplash: Il segreto per la convivenza perfetta sta nel vivere ad almeno 500km da genitori e suoceri. ALMENO. Perché si sa che i genitori (di qualsiasi parte) non smettono mai di essere genitori e continuano ad uscirsene con consigli non richiesti su qualsiasi cosa. E se prima dovevate gestire solo i vostri, immaginate lo stress di dover gestire anche i genitori del vostro partner. Pro tip: non presentate MAI suoceri e genitori. In nessuna occasione. Nemmeno al matrimonio. Non c’è bisogno che si conoscano, voi avete il diritto di privarvi di questo trauma terrificante.

7. APPARTAMENTO IN CAMPAGNA/APPARTAMENTO IN CENTRO

Lui vivrebbe tutta la vita in campagna, nel silenzio assoluto. Tu vorresti un appartamento nel quartiere della movida. Per lui è vitale avere un terrazzo per le cene estive, tu non vivi senza ascensore. La scelta dell’appartamento giusto per convivere è fatta di compromessi. Compromessi che deve fare lui, ovviamente. Vuoi vivere in campagna? Toh, ti ho comprato un vaso di basilico, prenditene cura e ti sembrerà di stare nell’agro pontino.

8. LITIGI

Nelle relazioni senza convivenza, quando si litiga potete chiudervi in voi stessi per giorni, evitare di sentire l’altra persona, prendervi il tempo di sbollire. E se convivete? Potete pure chiudervi in camera per non vedere l’altro, ma prima o poi vi toccherà uscire per cenare. E allora come si fa? Vi tocca mettere da parte il rancore almeno quei venti minuti che il pollo si cuoce.

9. INTRATTENIMENTO

C’era una volta uno sconfinato catalogo Netflix, e un giovane single che si faceva maratone di serie TV. Poi è arrivato un partner che guarda ore su ore di tribuna politica, e ha l’orticaria solo al pensiero di guardarsi la nuova stagione di Stranger Things.

Scegliete un partner che abbia la vostra stessa idea di intrattenimento. O una casa abbastanza grande da avere due TV senza dover sentire in sottofondo dall’altra stanza il politico di turno che sbraita.

10. SEPARAZIONI

Dopo un po’ a furia di avere qualcuno che vi passeggia in casa, ci si abitua. Quasi fa piacere non doversi più accollare tutte le bollette e le incombenze domestiche. Poi arriva il momento in cui uno dei due parte, lasciandosi alle spalle una casa improvvisamente grande, vuota e silenziosa. E vi chiedete “Ma come diamine ho fatto a vivere da solo tutti questi anni?”. Salvo poi approfittare del momento di assenza del partner per fare un falò in giardino col suo tavolino a forma di elefante.

 

Insomma, questa convivenza (che va avanti da Marzo 2023) direi che va alla grande, che dite?

30 pensieri su “Come sopravvivere alla convivenza”

  1. Sante parole! La convivenza è una fase che ogni coppia dovrebbe fare per almeno un paio d’anni prima del (potenziale) matrimonio! Io convivo ormai da anni e mi rispecchio in tutte le tue osservazioni…croce e delizia!

  2. Molto divertente questo manuale e soprattutto vero! Io convivo da 10 anni con Paolo e le cose che si salvano sono scritte in diversi punti citati qui sopra. Uno dei più importanti: gli spazi! Belli ampi.

  3. Come sempre questi manuali mi fanno super ridere ma sono davvero onesti: la mia convivenza è iniziata a Settembre 2019 in un buco da 40 mq con due stanze e poi è arrivato il Covid… Mai prova fu più azzeccata! Che dire, ci ha davvero uniti e adesso viviamo una convivenza più sana e bella, in una casa di 140 mq!

  4. Questo è un argomento che ora mi tocca molto da vicino perchè con il mio ragazzo abbiamo deciso di andare a convivere…o meglio di venire a convivere da me…speriamo di non fare il botto!

  5. Ho letto con molto interesse questo articolo alquanto originale hai colto tutte le difficoltà che ci sono in una convivenza ma anche Le varie soluzioni che si possono adottare.

  6. Io ho fatto diverse convivenze, sia con fidanzati (sono a quota due) che con i coinquilini. Devo ammettere che ci vuole tanta, tanta ma tanta fortuna

    1. Io dopo due anni con le coinquiline ero così traumatizzata che sono andata a vivere da sola ahahah

  7. Tanti anni fa, dopo anni di vita solitaria, sono anche io capitolata all’accoglienza in casa mia. Il mio consiglio è di cambiare casa! Dopo tanti anni di solitudine, l’appartamento diventa una tana da difendere e l’arrivo di un “invasore” allerta ogni angolo del tuo corpo. Vedere un nuovo spazzolino da denti vicino al mio mi faceva venire l’orticaria. È un istinto animale: questo spazio è mio! C’è mancato pochissimo dal cominciare a fare pipì negli angoli per delimitare gli spazi! Ora, dopo trent’anni, una casa nuova e tanti ricordi le cose vanno molto meglio. Se non altro, ognuno ha il suo bagno e non vedo più lo spazzolino!

    1. Ah io non ho idea di come si senta il mio lui. Per ora siamo a casa sua e gli ho invaso tutto!

  8. Ho adorato tutto! Anche se avrei fatto finire tutto con un unico consiglio “non andate a convivere”!
    Comunque la cosa fondamentale penso sia riuscire ad avere ognuno i suoi spazi, anche in casa, sennò diventa impossibile!

  9. Ah sì! Il punto uno è il più importante! Bisogna avere ampi spazi perchè così, nella stessa serata, mentre una si dedica a una sessione di chiacchiere maligne con le amiche in cucina, l’altro può tenere una sessione di d&d in taverna!
    Confermo anche che 80km di distanza da genitori/suoceri non bastano. 500km mi sembrano ragionevoli!

    1. Al momento il mio pover’uomo deve subirsi tutte le mie riunioni di lavoro perché viviamo in un bifocale ahahah

  10. Direi che hai preso bene questa cosa delle convivenza, te la stai cavando alla grande! A parte gli scherzi, il compromesso sta alla base di tutto, e poi dopo un pò (12 anni io) ti abitui anche a vedere per la centesima volta gli Avengers 😉

  11. Tutta la vita di coppia è fatta di compromessi cara mia! E non solo sulla scelta delle trasmissioni tv o sull’arredo, dovrai fartene una ragione. Di una cosa però puoi stare certa: le ante dell’armadio per “lui” saranno sempre la metà delle tue e avrai sempre il diritto di mettere i tuoi ombretti nei suoi cassetti tanto i maschi cosa se ne fanno dei cassetti, lasciano tutto sul piano della cucina?!

  12. Sono passata da casa dei miei a convivere con il mio ragazzo e futuro marito, quindi diciamo che i momenti in cui ho vissuto sono solo quelli in cui ho studiato all’estero, perciò di convivenza ne so qualcosa. Il mio consiglio è solo quello di essere aperti e flessibili, altrimenti la vita diventa un inferno!

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