DISCLAIMER: I Manuali di sopravvivenza non vanno presi troppo sul serio.
Sono le 21. Hai appena staccato da una sequenza infinita di riunioni e l’ultimo dei tuoi pensieri è quello di metterti ai fornelli per prepararti qualcosa di commestibile. Hai due opzioni: la sempreverde scatoletta di tonno, icona dei fuorisede in tutto il sistema solare, o il food delivery. Quello che, prima che diventasse fighetto, si chiamava semplicemente “consegna a domicilio”.
-
LE APP
Qui lo dico e qui non lo nego: le app di food delivery hanno avuto successo perché risolvono uno dei grandi problemi dei millennial. Noi non siamo in grado di parlare al telefono con un altro essere umano. Siamo cresciuti mandando incomprensibili SMS pieni di abbreviazioni più simili a messaggi alieni che all’italiano. Comunicavamo attraverso una sequenza di squilli che codice morse levati. Quando ci squilla il telefono, andiamo nel panico. Ci dovete chiamare solo se qualcuno è morto, o sta morendo.
I nostri genitori chiamavano la pizzeria di quartiere per farsi portare una margherita e una quattro formaggi. Noi piuttosto che parlare al telefono leccheremmo l’asfalto. Per questo, un giorno un santo millennial ha inventato JustEat, Glovo e compagnia bella. Apri l’app, scegli con calma e mandi l’ordine, senza dover comunicare con nessuno. IL PARADISO.
2. LA SCELTA DEL RISTORANTE
Ma quanto è pratico avere una buona parte dei ristoranti della tua città a portata di smartphone? Il tuo sushi preferito, la pizzeria napoletana, il McDonald’s… se solo sapessi cosa vuoi. Il Mc ti tenta perché ci sono i panini nuovi, ma ci sei già stato settimana scorsa; la pizza è buona ma domani hai la sveglia presto e ti resta sullo stomaco; un sushi non si nega a nessuno ma per prenderlo alla carta spendi un patrimonio… Intanto si fanno le 23, i ristoranti chiudono e l’unico posto che rimane aperto per le consegne a domicilio è Gigi il Porchettaro. Il destino ha scelto al posto tuo.
3. SCEGLIERE IL CIBO
Il primo step è fatto. Sai DOVE prendere da mangiare. Ora devi solo capire COSA vuoi mangiare. Ed ecco che ricomincia la litania. La boscaiola no, non ti piacciono i funghi; la bufala no, è pesante; la capricciosa troppo condita, la würstel e patatine fa troppo bambino degli anni ‘90… dopo mezz’ora di disperazione ti ordini una margherita.
4. I TEMPI DI ATTESA
Ma quanto ci vorrà per ricevere il mio ordine?
Ci hai messo due ore e quaranta a scegliere cosa mangiare, intanto la fame ti è salita tantissimo. E ora ti lamenti di dover aspettare venti minuti per la consegna. Sei disperato e inizi a rosicchiare l’intonaco. Se la consegna è prevista per le 21.20, tu alle 21.21 chiami il ristorante disperato chiedendo dove si trovi la tua pizza.
5. IL PAGAMENTO
Se sei saggio, paghi con la carta. E sì, lo so che ci sono le commissioni e tutto il resto, ma fidati. È una scelta saggia. Quando ti ritrovi il rider alla porta sei CONVINTO di avere una 10€ a portata di mano. Ma poi apri il portafogli e trovi solo la banconota da 50€. Lui non ha resto. Inizi a mettere insieme gli spiccioli, pure le monetine da 1 centesimo, per cercare di arrivare a sti benedetti 7€ di pizza, ma niente. Con gli spiccioli arrivi a 6,57€. Guardi quel povero rider sottopagato alla tua porta, che aspetta pazientemente. Cerchi sul fondo della borsa una monetina da 50 centesimi. Alla fine, disperato, i 50 centesimi mancanti ce li mette lui che ha anche altre duecento consegne da fare. Ti riprometti di pagare con la carta la volta successiva. Menti a te stesso.
6. CIBOOOOOOOOOOOO
Finalmente è a casa tua. L’hai atteso, l’hai desiderato, l’hai pagato coi centesimi trovati negli angoli del cassetto. Il cibo è tutto per te. Apri la scatola della tua pizza e ci sono solo due opzioni:
-ti hanno consegnato per sbaglio una pizza carciofi, lardo e Nutella;
-la pizza nel trasporto si è ribaltata e ora è una margherita strapazzata.
Nel primo caso, puoi solo chiederti chi abbia ordinato una pizza carciofi, lardo e Nutella. E sogghigni pensando alla sua disperazione nel trovarsi davanti una margherita. Scansi tutto il condimento dalla pizza e mangi solo la base, o il cartone che la contiene. Che è comunque più commestibile.
Nel secondo caso ti interroghi su come diamine viaggino, sti poveri rider. Ok che sono in bici, ma il modo in cui la pizza è ribaltata non è decisamente naturale. Come minimo lo hanno investito nel tragitto.
Ti rassegni a mangiare quello che resta del tuo ordine, ripromettendoti che la prossima volta farai una spesa degna di quel nome e ti preparerai qualcosa da scaldare al tuo ritorno.
Stai mentendo a te stesso, e lo sai.
Ciao, sono Rainbowsplash, e mi definisco “un gavettone di colori”: mille passioni, mille cose da fare (sempre in zero tempo) e un sacco di buonumore. Scrivo per passione e per professione. Qui sul blog trovate le mie avventure da fuorisede, i miei consigli a tema beauty e i miei manuali semiseri di sopravvivenza. L’ho già detto che ho mille hobby?
Io vivo in un paesino in provincia di Treviso che c’è veramente poco se non nulla di food delivery ahimè…anche se a volte mi farebbe proprio comodo.
Ti capisco, quando torno a casa dei miei in Puglia è uguale
La città dove vivo è così piccola che qui il cibo con consegna a domicilio delle aziende più famose non è ancora arrivato. E non credo arriverà… Ma per il momento sopravvivo bene anche senza! XD
Mi sa che fuori dalla città funziona pochissimo ahahah
Devo ammettere che durante la pandemia e il lockdown abbiamo utilizzato spesso il food delivery che ci distraeva dalla routine dello stare in casa forzatamente. Ora non lo utilizziamo più moltissimo, tranne che per la pizza.
Durante i lockdown il delivery era la salvezza!
La pizza….è lei che mi salva sempre la vita!????
Irrinunciabile, buona, veloce, comoda….la pizza!
E’ come una Chanel…non passa mai di moda!
Santa pizza!
Devo confessare che sopravvivo al food delivery benissimo, e non lo ho mai utilizzato sin ora! Mi piace il 2contatto umano” e la scoperta dal vivo di ogni cosa! Non nego l’importanza di queste App e le vedo molto utili anche per le persone anziane, con difficoltà a muoversi, oppure per coloro che non hanno assolutamente tempo per cucinare da soli!
Io ci sono giorni che non sopporto nemmeno me stessa allo specchio ahahah
Io sono una millennial atipica, non ho mai avuto problemi a prendere prenotazioni al telefono e non so come mai i miei coetanei ne siano così spaventati anzi la cosa mi fa sempre molto sorridere.
La prossima volta che devo prendere la pizza ti chiamo! Ahahah
Devo dire che fino all’avvento del look down noi non abbiamo mai utilizzato il food delivery; e una volta finita la pandemia abbiamo continuato a ordinare la pizza e qualche volta cinese tramite le app.
Io per fortuna ho la pizzeria vicino casa, quindi posso andarmela a prendere abbastanza facilmente!
Questa ad esempio è una cosa che noi non abbiamo mai fatto e che tuttora non ci piace fare. A parte la pizza in qualche rara occasione difficilmente ordiniamo take away o delivery. Il cibo mi Sto arrivando! sempre di stufato. Preferisco cucinare una frittata piuttosto, e mangiarla espressa e calda.
Io lo uso spesso quando stacco tardi da lavoro, in modo che il cibo arrivi a temperature umane per quando finisco ahahah