DISCLAIMER: I Manuali di Sopravvivenza sono articoli ironici, volutamente scritti con un tono esagerato e “sopra le righe”.
Ah, estate. Cara dolce vecchia estate. L’estate è ufficialmente arrivata e il mondo si divide tra chi la ama e chi la odia (la sottoscritta appartiene fieramente a questa seconda categoria). Ma una cosa è sicura: mentre lì fuori le temperature si alzano, in molti si fa strada la malsana idea di andare in spiaggia a rilassarsi. Nulla di più lontano dalla realtà, visto che sulla spiaggia ci sono categorie di umanità per cui serve un piccolo manuale di sopravvivenza.
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I REGAZZINI
Sì, lo so. Ho scritto “regazzini” e non “ragazzini”. Ma perché c’è una sottile differenza. I ragazzini sono più o meno indistintamente tutti gli individui preadolescenti/adolescenti. I REGAZZINI sono quelli che arrivano in spiaggia con le casse Bluetooth e mettono musica assolutamente discutibile ad altissimo volume per tutto il tempo. Giocano a pallone, quando entrano in acqua creano uno tsunami, bevono birra e fanno casino per tutto il tempo. Per la maggior parte sono maschi, ma di solito si portano dietro un piccolo manipolo di REGAZZINE loro coetanee in mini triangolo, che passano tutto il tempo sdraiate al sole, si lamentano se gli amici le schizzano, e urlano come fenicotteri “LA SABBIA SULL’ASCIUGAMANOOOOOOOOOOOOOOOOOOO”, come se si trattasse di sangue da una scena del crimine che le manderà all’ergastolo e non di semplice sabbia che viene via semplicemente scrollando l’asciugamano.
2. LA COPPIETTA
Ok, questi di solito non danno attivamente fastidio. Ma la sola loro presenza è in effetti un disagio per gli occhi. Lui prende un rametto e scrive “TI AMO” sulla sabbia in mezzo ad un cuoricino tutto storto. Lei si mette sul materassino e lui ci si appoggia solo con le braccia in stile Jack e Rose in mezzo all’oceano gelato. Quando lei esce dall’acqua, lui la aspetta con l’asciugamano pronto per avvolgerla. Lei gli chiede conferma di essere più bella della sosia di Mila Kunis dell’ombrellone accanto e lui la rassicura dicendo di avere occhi solo per lei. Passano il 94% del tempo a baciarsi. Se non siete abituati al romanticismo, rischiate un collasso.
3. L’ANZIANO
La possibilità più alta di incontrare l’anziano in spiaggia è prima delle otto di mattina. L’anziano segue uno schema ben preciso: entra in acqua ma solo fino alle caviglie, fa una passeggiata sulla spiaggia con le mani dietro la schiena, raccoglie qualche tellina, torna a casa. Nessuno ha mai visto un anziano arrivare o andare via dalla spiaggia. Semplicemente, compaiono lì, un po’ come i Pokemon nell’erba alta. La controparte femminile, le anziane, invece, di solito si muove in un branco di 4-5 elementi e passa il tempo camminando in acqua “perché fa bene alla circolazione”.
4. LA FAMIGLIA CON BAMBINI PICCOLI
C’è un solo motivo per cui le famiglie con bambini piccoli vanno al mare: nella speranza che i bimbi si stanchino e dormano 20 ore di fila una volta tornati a casa. Non succede mai e a collassare sono invece i genitori. La famiglia arriva in spiaggia con un corredo del peso minimo di 20 chili in giocattoli, borsa frigo con merendine, pannolini, galleggianti di vario tipo (braccioli, ciambelle), protezione solare in quantità industriale, cappellini. Di solito è facile individuarli, e non sempre per via dei bambini caotici: a renderli individuabili è l’urlo inconfondibile della madre “DEVI STARE DOVE TI POSSO VEDERE!”
5. GLI ABBRONZATISSIMI
Sono quelli che vengono in spiaggia col solo obiettivo di abbronzarsi nel minor tempo possibile. Per fare questo, ovviamente, saltano completamente la fase della protezione solare, preferendo un acceleratore di abbronzatura (se va bene) o i metodi casalinghi tipo Olio Johnson o birra (se va male). I veri salutisti si portano dietro il succo di carota per accelerare ancora di più la comparsa dell’abbronzatura. Li vedi in spiaggia solo tre volte in tutta l’estate, una al mese. Passano il resto dell’estate nel reparto grandi ustioni.
6. LA COMITIVA
Hanno preso un solo ombrellone al lido, ma poi ci si sono infilati sotto in dodici. Se sono sulla spiaggia libera, hanno dietro la tenda presa da Decathlon, la due posti, e anche qui ci si infilano dentro in dodici non si sa come, probabilmente usando il trucco del clown nella mini macchinina. Di solito si portano dietro una quantità spropositata di birra e fanno la grigliata.
7. IL LETTORE
No, non si tratta di una persona che tra un bagno e l’altro si concede qualche pagina di lettura. Si tratta di una persona che va rigorosamente in spiaggia apposta per leggere, nient’altro. Senza ombrellone, si siede comodamente sul suo asciugamano e legge per tutto il tempo, guardando infastidito le persone intorno a sé che lo disturbano divertendosi. Sta in spiaggia nelle ore più calde, in pieno sole, e nessuno è in grado di spiegare come faccia a non sudare nemmeno una singola goccia di sudore o morire d’insolazione. È alieno.
8. LA SIRENETTA
Trascorre tutto il tempo in acqua. Si immerge due secondi dopo l’arrivo in spiaggia, nuota da Civitavecchia alla Sardegna, riemerge solo per asciugarsi frettolosamente e tornare a casa. Probabilmente va a fare visita alla grotta dove tiene le Arricciaspiccia.
9. GLI SPORTIVI
Arrivano portandosi dietro canoa, remi, vela, surf… e non sarebbero di disturbo a nessuno se non fosse che questi sport acquatici decidono di praticarli a due metri scarsi dalla riva. Quindi la probabilità di riemergere da un tuffo ed essere investiti da una canoa è altissima.
Ricorda: se guardandoti intorno non trovi nessun tipo disagiato da spiaggia, vuol dire che il tipo disagiato sei tu.
Buon bagno!
Ciao, sono Rainbowsplash, e mi definisco “un gavettone di colori”: mille passioni, mille cose da fare (sempre in zero tempo) e un sacco di buonumore. Scrivo per passione e per professione. Qui sul blog trovate le mie avventure da fuorisede, i miei consigli a tema beauty e i miei manuali semiseri di sopravvivenza. L’ho già detto che ho mille hobby?
Io mi sono riconosciuta in almeno due tipi da spiaggia: il lettore sicuramente ed in effetti non riesco a capire come mai la gente in spiaggia si ostini a parlare (o peggio a parlarmi) mentre io voglio solo leggere! E poi l’anziana,,, ah ah con le amiche faccio chilometri nell’acqua (dove c’è la sabbia) perchè è vero che fa bene alla circolazione!!!
Cammini anche mentre leggi? Ahahah
ahahahah…mi sono piegata dal ridere con questo racconto! Comunque io cerco di mettermi sempre vicino agli anziani perchè almeno sono silenziosi!!
Vero, peccato che alle sette di mattina vadano via
Anch’io come te non amo né il caldo né la spiaggia… ma questi tipi li ho conosciuti tutti!!!! Il più innocuo è l’anziano alla fine????????????!!! Mi hai fatto morire dal ridere, ma quanta verità!!????????
L’anziano è il miglior vicino di ombrellone ahahah
Ecco perché evito le spiagge più affollate, per evitare tipi così! 😀 Mi sono fatta una bella risata leggendo il tuo articolo! Comunque anch’io, come gli anziani, cammino nell’acqua per la pia illusione che faccia bene alla circolazione…
Siamo in molte, fidati!
Io adoro gli anziani in spiaggia perché è mi fanno una tenerezza infinita . Gli uomini fanno la classica partitina a bocce, le donne si accomodano a prendere il sole sulle sedie che hanno portato direttamente da casa. Li trovo adorabili!
Lo sono!
Io vivo in un piccolo borgo di mare, uno di quelli che d’inverno ci conosciamo tutti da quanto pochi siamo e invece d’estate facciamo fatica a vederci da quanti turisti ci sono.
Io non amo i tipi da spiaggia, più o meno tutti 🙂 più che altro perchè molti non hanno rispetto per un luogo che io ritengo paradisiaco e vengono portando “inquinamento acustico”… Ma quelli che arrivano in spiaggia e passano tutto il tempo a passeggiare nell’acqua telefonando a tutti i contatti per dire, a voce altissima che è al mare??
E si lamentano se li schizzi|
Ahahahah fantastico questo articolo! Io mi sento molto la sirenetta, nuoto tantissimo e al sole non ci sto mai! Mi piace godermi il mare, non fare la lucertola!
Idem qui!
Diciamo che prima o poi tutti siamo stati o saremo uno di questi tipi da spiaggia. L’importante è saperlo!!!!
Esatto, l’importante è la consapevolezza!
Come te nemmeno io amo l’estate in maniera particolare, quindi in spiaggia praticamente non sopporto nessuno! Alla categoria dei regazzini ho notato che appartengono anche quelli che per età non sono più tanto giovani ma si comportano ugualmente come se lo fossero. E hai notato che spesso gli anziani dopo la passeggiata sul bagnasciuga si fermano a osservare i “cantieri” dei bambini che costruiscono i castelli di sabbia?
La passione per i cantieri non muore mai!
Li mantiene giovani ????
Hanno il segreto di eterna giovinezza ahahah
È per questo che frequento solo spiagge deserte ma anche in quelle più remote e selvagge li trovo sempre: i maledetti racchettoni! Facciamo una petizione per vietarne l’utilizzo???
Devo ancora capire perché la gente li trova divertenti
hahahhaah. Io vivo in spiaggia 365 giorni l’anno e trovo sempre e comunque ognuna di queste tipologia di bagnanti. In inverno gli anziani sfidano anche le temperature basse ma non rinunciano alla loro sediolina sulla riva, e le comitive rompone le balle sempre, in ogni stagione, soprattutto quelle dei “regazzini”, maleducati e irrispettosi. Bell’articolo.. io sarei la lettrice comunque 🙂
Io sono la sirenetta!
Io, al contrario di te, adoro l’estate e il caldo, e mi piace moltissimo andare in spiaggia. Mi sono divertita molto a leggere il tuo articolo perchè hai descritto alla perfezione le categorie di persone che si incontrano in spiaggia. Quella in cui mi riconosco di più è quella del lettore, ho sempre un libro a portata di mano, ma certo non leggo soltanto!
Non per niente, le letture estive sono un grande classico!