DISCLAIMER: I Manuali di Sopravvivenza sono articoli dal tono volutamente sopra le righe e ironici. Non vanno presi troppo sul serio.
Alzi la mano chi non ha mai ricevuto un consiglio non richiesto.
Non vedo mani alzate. Lo sospettavo.
Che si tratti di parenti, amici o colleghi, tutti almeno una volta nella vita ci siamo trovati davanti una persona che si è sperticata nel darci buoni consigli, di solito anche con intenti buoni di base. Il modo per reagire a questi consigli non richiesti?
Ovviamente la vostra Rainbow è qui per darvi la risposta.
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CONSIGLI SU DIETA E SPORT
“Sai, da due mesi mi sveglio alle quattro di mattina e percorro la via Aurelia a piedi prima di andare a lavoro, bevendo solo gocce di rugiada e nutrendomi di fili d’erba. Dovresti provare anche tu!”
Oppure no, potrei continuare a stare di culo sul divano a sfondarmi di Coco Pops. Io vengo a interrompere la tua corsa mattutina per suggerirti di mangiare i cereali al cioccolato? No? E ci sarà un motivo.
Di solito, chi dà questo tipo di consigli aggiunge o frasi di circostanza sul fatto che l’estate sia alle porte (e lasciatele belle chiuse, ‘ste benedette porte) o generiche preoccupazioni sullo stato di salute della persona a cui sta dando il consiglio.
Sentite, lo sanno pure i baobab ormai che una dieta equilibrata e un’attività fisica moderata fanno bene. Vi ricordate quando vostra Madre vi ripeteva ossessivamente di coprirvi altrimenti vi beccavate il mal di gola? Vi siete mai coperti? No, e infatti tornavate a casa rantolando e con vostra madre che vi malediceva. Cosa vi fa pensare che da adulti i consigli non richiesti su sport e dieta possano funzionare?
E comunque, non mi sembra proprio medicalmente onesto suggerire la dieta del cocco nel culo ad una persona di cui non conoscete lo stato di salute nel dettaglio.
2. CONSIGLI SUL LOOK
“Ma lo sai che staresti proprio bene coi capelli a fungo tinti di verde e un vestito color sacco di patate?”
E tu lo sai che staresti proprio bene col cappotto di mogano? Si intona ai tuoi occhi. Anche in questo caso, la persona ovviamente parte con buone intenzioni, quelle di suggerire un outfit che nella sua testa potrebbe donarvi. Ma noi abbiamo smesso di fidarci di questo tipo di consigli da quando mamma ci tagliava i capelli a scodella e poi ci diceva che eravamo bellissimi. Non ci caschiamo più, abbiamo visto le foto dell’asilo.
3. CONSIGLI SULLE RELAZIONI
“io l’avrei lasciato”
“io ci sarei rimasto insieme”
“Io l’avrei perdonato”
“Io non l’avrei più voluto sentire”
Grazie per averci detto come tu avresti affrontato la situazione. Peccato che la relazione non sia la tua, ma la mia. A meno che tu non vada a letto col mio ragazzo e beh, in quel caso, diciamo che sarebbe complicato fidarsi dei tuoi consigli. Nelle coppie non importa quello che si vede all’esterno, ma quello che succede a porte chiuse, tra le mura di casa. Non possiamo mai sapere davvero quali sono le motivazioni più profonde dietro ai gesti di una persona. Dare consigli su una relazione di cui si vede solo la facciata pubblica è come vedere una lavatrice che perde acqua e dire “è da buttare” quando in realtà si è solo sganciata la pompa di scarico.
4. CONSIGLI SULLA CASA
Questo è un livello di consiglio non richiesto che si sblocca dopo i trent’anni, quando volenti o nolenti si finisce ad affittare o comprare una casa per la vita adulta. Ed è tutto un fioccare di “Io l’avrei presa in quell’altra zona”, “io non potrei mai vivere al terzo piano”, “perché non hai scelto le mattonelle del bagno color polvere di tana di moffetta?”. Boh, forse perché a casa mia voglio le mattonelle arancioni. E non mi importa se sono brutte, non ti piacciono, tu non le avresti mai scelte. Sai chi ci vive in questa casa? Io. Quella che morirebbe per le mattonelle arancioni e non vedeva l’ora di montarle.
5. CONSIGLI SUI FIGLI
Non ho prole al momento, ma provo una sincera pena per tutte quelle persone che hanno figli. Perché già crescere un figlio è stancante, si tratta letteralmente di allevare un essere umano che dipende da te in tutto e per tutto. Figuriamoci farlo mentre chiunque intorno a te sembra essere un manuale ambulante di puericultura con consigli del tipo “lascialo piangere”, “non comprargli quel giocattolo”, “sì ma quella tutina è in cotone biologico raccolto a mano da una fatina?”. Vi sono molto vicina. Capitasse a me, probabilmente spenderei un patrimonio in libri che parlano di psicologia infantile. Ma mica per leggerli, eh. Per lanciarli addosso a chi prova a darmi consigli non richiesti.
6. CONSIGLI DI SALUTE
“Se hai MALATTIA X dovresti prendere FARMACO Y”
Ammetto che questi consigli mi fanno sempre un po’ di paura. Gente che si consiglia farmaci come si consiglierebbe la frolla della Buitoni che è meglio di quella dell’Esselunga. Un conto è scambiarsi consigli sui medici, suggerendo magari un professionista con cui ci si è trovati bene. Ma suggerire una terapia ad una persona può avere effetti catastrofici. Oltre che essere una ginormica invasione della privacy. Pure se la persona in questione è un tuo parente stretto. Come fai a sapere se prende o non prende quel farmaco, se magari non può prenderlo perché è allergica, se ha davvero quella malattia o sei tu a presumerlo perché “mio cugino di terzo grado con gli stessi sintomi aveva la MALATTIA X?
Io in queste situazioni risponderei che soffro di una forma acutissima di Vaffanculite.
7. CONSIGLI SUI SOCIAL
Mi sono lasciata il meglio per ultimo. I social, croce e delizia del mondo dei consigli non richiesti. Posti una foto nel ristorante “Da Gino”? “Perché non sei andata da Pippo? Lì si mangia meglio!”
Sei sulla spiaggia di Padulonelculo? “Eh ma dovevi andare a Padulonellano, lì è davvero bello”
Hai un vestito rosso? “Per le cerimonie si mette il pervinca, così sei volgare!”
Hai mandato a fanculo tutti perché sei stanca dei consigli non richiesti? “Sì ma la gente non si manda a fanculo così. Si manda a fanculo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno!”
In sintesi, un suggerimento: a meno che la persona non vi chieda esplicitamente “Mi consiglieresti…” o “Cosa ne pensi di…”, voi FATEVI I CAZZI VOSTRI. SEMPRE.
Ciao, sono Rainbowsplash, e mi definisco “un gavettone di colori”: mille passioni, mille cose da fare (sempre in zero tempo) e un sacco di buonumore. Scrivo per passione e per professione. Qui sul blog trovate le mie avventure da fuorisede, i miei consigli a tema beauty e i miei manuali semiseri di sopravvivenza. L’ho già detto che ho mille hobby?
Se non ci fossero tutti questi esperti in giro… questo manuale di sopravvivenza sarebbe inutile.
Ma se fossero tutti davvero così esperti di quello che dicono probabilmente vivremmo in un mondo migliore! Ahahah
Se non sono totalmente competente in materia di qualcosa non mi azzardo mai a dispensare consigli e tutto ciò che dico viene dalla mia esperienza personale: del tipo, se siamo in due a soffrire di gastrite dico che il mio medico mi ha prescritto un tale farmaco ma che ovviamente l’altra persona deve informarsi prima di prendere la stessa cosa. Non mi piace dispensare consigli, non voglio sentirmi altezzosa e mi danno fastidio quelli non richiesti, a meno che non siano dati per aiutare e non per sentirsi superiori.
Magari fossero tutti come te!
Io li odio i consigli non richiesti, me ne hanno detti di tutti i colori. Senza andare nello specifico, altrimenti mi innervosisco solo al pensiero. Ma il bello che i consigli vengono dagli estranei che si credono delle persone con più esperienze. Senza togliere niente a nessuno, ma non mi puoi dare consigli senza conoscermi e senza sapere cosa faccio nel mio quotidiano o cosa mi piace.
ESATTOOOOOOOOO cioè non sai nemmeno come mi chiamo cosa vuoi saperne della mia vita Gianpancrazio
Come non sopporto quelle persone che sanno tutto loro e devono per forza darti dei consigli, come se tu non capissi nulla! Quante volte le avrei mandate a quel paese, ma per educazione rispondo con un sorrisetto…
Eh, il problema è che coi sorrisi credono che i loro consigli siano bene accetti e continuano ahahah
Io vorrei farmi i cazzi miei, solo che sono geneticamente modificata per farmi quelli degli altri, quindi consiglio a tutti, caldamente, di buttare SUBITO la frolla dell’Esselunga e comprare quella della Buitoni.
Non lo volete fare? Va bene.
Siete eretici e state insultando la mia religione però va bene.
Sappiate solo che finirete all’inferno e vi serviranno solo gocce di rugiada raccolte non sull’Aurelia ma sul raccordo anulare, nelle mattine di maggior traffico durante l’ora di punta.
Non sapevo nemmeno che l’Esselunga avesse una sua frolla! Ahahaha
Per questo articolo ti meriteresti una standing ovation; odio le persone che cominciano la metà dei loro discorsi con un “se fossi te….”. Tremo sempre all’idea di quello che può arrivare dopo!
Io di solito li blocco con un “sì, ma non lo sei” nella speranza che siano così shockati da fermarsi subito ahahah
Fantastica! Io, per fortuna, faccio parte della categoria che si fa gli affari propri!! Ma sono circondata di consigli e critiche mai richieste a purtroppo a volte veramente poco gradite! Soprattutto se il commento arriva da qualcuno che si basa su quello che vede sui social senza sapere nulla delle reali situazioni..
Inizio a pensare che alcune persone soffrano di una malattia per cui se non danno consigli non richiesti muoiono
Concordo su tutto, soprattutto sul finale! I consigli sulle relazioni sono terribili, so sappiamo anche noi in fondo al nostro cuore che quella persona è sbagliata ma finché siamo innamorati nessuno riuscirà a convincerci a lasciar perdere salvo poi, quando finalmente ci cadono le fette di prosciutto pensare che però qualcuno poteva anche dirtelo.
Esatto! Finché non ci “sbattiamo il muso” non impariamo
Su questo argomento potrei scrivere un’intera enciclopedia. Purtroppo nell’era del “tutti sono esperti di tutto”, spesso i consigli non richiesti arrivano anche dai perfetti sconosciuti, magari tramite messaggi sui social. Ho scoperto doti da diplomatica che non pensavo di avere ,)
Beata te, io ho perso tutta la diplomazia che avevo
Mi è capitato proprio di recente. A volte, non potendo viaggiare quando e quanto vorrei, non sempre ho materiale a tema viaggio per il blog. Così mi capita ogni tanto di pubblicare articoli sullo shopping, sulle wish list di cosa vorrei comprare ecc. E puntualmente arriva il lettore che mi dice “Ma con quei soldi io avrei preferito fare un viaggio”. Anche io, ma non posso prendere ferie adesso, e poi sono cavoli miei di cosa scrivo e come decido di spendere i miei soldi.
Mamma mia quanta pazienza ci vuole!