DISCLAIMER: I Manuali di sopravvivenza sono articoli fortemente ironici e volutamente scritti molto sopra le righe. Non vanno presi troppo sul serio.
Nel mese di Settembre la vostra Rainbowsplash di fiducia si è avventurata nella città del Piemonte per la prima volta in vita sua. Per la prima parte del viaggio ho avuto una guida, un amico che bazzica spesso quelle zone. Per la seconda parte del viaggio, mi sono avvalsa della mia facoltà di sopravvivere.
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LE STAZIONI
Ok, iniziamo dicendo che il mio viaggio a Torino è iniziato col piede sbagliato. Anzi, con la stazione sbagliata. Torino ha due stazioni ferroviarie: Porta Susa e Porta Nuova. Indovinate chi è scesa alla stazione sbagliata? Però, mi prendo solo il 50% della colpa. Quando hai solo DUE stazioni in una città intera e decidi di chiamarle tutte e due “Porta QUALCOSA” stai palesemente cercando di confondere i turisti e spingerli a sbagliare stazione. Propongo una petizione per ribattezzare “Porta Susa” “L’altra stazione”, in modo da chiarire immediatamente dove ci si trova. No, non mi importa se il nome ha un significato storico/deriva da qualcosa di importante. La chiarezza prima di tutto.
2. LA METROPOLITANA
Torino ha una sola metro, e i treni sono lunghi tipo 4 metri. In pratica, se avete un Fiat Doblò siete in grado di trasportare più persone della metro di Torino.
E lo dico da romana.
Qui fino a qualche anno fa avevamo solo due metro.
Di cui una perennemente scassata.
E ora abbiamo tre metro.
Di cui una chiude alle 21 e una passa ogni venti minuti.
Ok, chi sono io per giudicare.
3. MONOPATTINI
So che ormai questi mezzi di trasporto hanno invaso qualsiasi città italiana. Ma solo a Torino mi sono finalmente convinta a provarne uno. Torino è la città perfetta per muoversi in monopattino. Se non hai sbatti di aspettare i mezzi ma la destinazione è troppo lontana per andare a piedi, prendi uno di questi agevolissimi cosi e via, parti verso una nuova avventura. Agevolissimi perché pesano più o meno 400 chili l’uno. Roba che se ti sbilanci di mezzo millimetro ti si sposta così tanto il baricentro che non è che semplicemente cadi. Finisci direttamente nel sottosopra di Stranger Things. Però sono mezzi di trasporto molto economici. Per fare un km paghi più o meno quanto una sciabolata di champagne al Billionaire. Vabbè ho capito, la prossima volta vado a piedi.
4. DRITTO PE’ DRITTO
Torino è una città dove è impossibile perdersi. Tutta dritta. Niente vicoletti, niente giri strani da fare. Il centro è la mappa perfetta per una spiantata come me che si perde pure dentro casa sua. Sono quasi sicura che in realtà Torino abbia la mappa di Pacman: se esci da un lato, ricompari dall’altro. Anche nei giorni senza la mia fidata guida, sono riuscita a non perdermi.
Cioè, voglio dire, a parte quando sono scesa alla stazione sbagliata. Ma quello non conta.
5. TORINO ESOTERICA
Torino è una città notoriamente esoterica, e in giro è pieno di posti sfiziosi, come gli “Occhi del diavolo” o “Il portone del diavolo”. Anche se credo che il posto più maledetto della città sia Starbucks. 5,20€ per un Pumpkin Spice Latte derivano palesemente da una maledizione azteca. Sono più che sicura che siano le forze esoteriche a rendere la città così facile da girare: nei secoli, le imprecazioni di chi si perdeva si sono fatte così forti da raddrizzare le strade.
6. MOLE ANTONELLIANA
Se girare per le strade di Torino è facile come bersi un bicchiere d’acqua, perdersi nella Mole lo è altrettanto. Il Museo del Cinema nella Mole Antonelliana è un vero e proprio labirinto senza via d’uscita. Tempo di visita del museo: 6 ore circa. Tempo passato a farsi dire agli addetti di sicurezza “Di qui non si passa, deve andare su e a destra”: 5 ore e 50 minuti. Comunque, è una tappa consigliatissima. Tra un punto in cui vi perdete e l’altro, ci sono belle cose da vedere.
7. PO
Oh, lo confesso. Avendo origini terrone, per me il Po ha tipo dei poteri mistici, quelli di separare il Nord dal Sud. Quindi, attraversandolo sul ponte che conduce alla Grande Madre, mi aspettavo di veder comparire Gandalf che urla “Tu non puoi passare” riconoscendo le mie origini terrone. E invece non è successo.
A quanto pare il Po è solo un fiume.
E proprio come il Tevere a Roma, sembra la cosa meno balneabile del mondo.
8. CIBO
Quando ero a Torino da nemmeno un’ora, il mio amico- guida mi ha portato a mangiare una delle specialità locali “Gli agnolotti del Plin”. Confesso di aver pensato per venti minuti buoni che mi stesse prendendo in giro e che non si trattasse assolutamente di un piatto vero. Ho continuato a pensarlo anche quando mi hanno servito una porzione da 300 grammi dei suddetti agnolotti. E invece a quanto pare esistono davvero. E sono pure buoni.
Tra le altre cose, ho scoperto che a Torino le chiese hanno Instagram. E pure più follower di me.
Il mio nuovo obiettivo è avere più follower di una chiesa. Che detto così pare che voglia fondare una nuova religione. Ti batterò, Chiesa di San Carlo.
Ciao, sono Rainbowsplash, e mi definisco “un gavettone di colori”: mille passioni, mille cose da fare (sempre in zero tempo) e un sacco di buonumore. Scrivo per passione e per professione. Qui sul blog trovate le mie avventure da fuorisede, i miei consigli a tema beauty e i miei manuali semiseri di sopravvivenza. L’ho già detto che ho mille hobby?
Io credo che le due stazioni di Torino abbiano confuso chiuque sia passato da li’! 😀 #MeToo E comunque io sono riuscita a perdermi anche a Torino… ops…..
Credo che scendere alla stazione sbagliata sia la maggiore attrazione turistica di Torino! Ahahah
Conosco Torino per averci passato 3 o 4 giorni e devo dire che ho trovato la tua guida davvero azzeccata. Visto che sei di Roma e io mi sono trasferita da poco lì, non è che mi fai una guida sul come sopravviverci? Ne avrei bisogno, visto che ho preso casa proprio sulla linea della metro che chiude alle 20!
Roma ha bisogno di un libro di sopravvivenza! Ahahahah
Torino non ha solo due stazioni… vabbè che si chiamano “Porta qualcosa” solo due. Da piemontese che qualche volta è stata a Torino questo tuo articolo mi ha fatto sorridere. Ma anche riflettere perché in certi posti mi perderei anch’io, il mio senso dell’orientamento in città non è così ottimale come in montagna…
Ma le porte qualcosa sono le uniche stazioni dove arriva l’alta velocità da Roma!
Su questo hai ragione.
Non sono mai stata a Torino, però mi piacerebbe visitare la città e la mole antonelliana. Anche il cibo sicuramente ci saranno diversi piatti tipici da degustare.
Si mangia benissimo, e anche con poco!
Sono stata a Torino e mi è piaciuta molto. Ritengo sia una città vitale e molto vivibile. Quando ci tronerò terrò a mente i tuoi preziosi consigli.
Torino è una città davvero bellissima!
Ahah che ridere questo post ???????????? Sono stata da poco a Torino per vedere il Museo Egizio, sono scesa alla stazione giusta solo perché me lo ha intimato Google Maps (da cui un pratica dipende la mia intera esistenza, se no mi perderei anche a piedi… Evviva le strade ortogonali di Torino!!!), e sono stata quasi investita da un monopattino la cui pericolosità ormai è assimilabile alle biciclette killer di Amsterdam… Ma che dire siamo sopravvissute entrambe ????????????
Pensa la comicità di farsi investire da un monopattino
Io la amo Torino, mi piace davvero tantissimo e non solo perché ci vivono tanti miei amici.
Gran bella città!
Ho letto molto volentieri questo scherzoso articolo su Torino, cittadina che conosco bene e che visito almeno una volta all’anno. Effettivamente è tutto vero ma, se credi che il Po abbia ancora poteri magici, devi venire qui a Pavia a vedere la confluenza tra il Ticino e il Po, poi mi dirai 😉
Ora mi tocca la visita a Pavia!
L’invasione dei monopattini ormai è una realtà, non più solo una diceria. Purtroppo spesso sono più d’intralcio che di altro. Io ad esempio, ho trovato in generale la città di Torino più viva e giovane di quanto mi aspettassi (vivo a Bologna).
Bologna ancora mi manca!
Adoro tutti i tuoi articoli, adesso quando andrò a Torino mi verranno in mente tutto quello che hai scritto, soprattutto la storia che il Po è solo un fiume! 🙂
La cosa del Po mi ha sconvolto!
on avevo mai fatto caso ai nomi esoterici dei locali di Torino! Invece alle strade dritte sì dato che è l’unica città dove non mi sono persa!
Santa Torino con le sue strade drittissime
Mi hai fatto morire! Da piemontese posso confermare che è tutto verissimo, anche se i monopattini non ho mai avuto il coraggio di provarli perché ho paura di rimanere incastrata nelle rotaie del tram. La metropolitana penso di non averla mai presa a Torino: ma esiste veramente???
Quanto sono buoni gli agnolotti!
Nelle rotaie del tram ci sono rimasta incastrata io, e non è per niente divertente ahahahah
Oddio sarò a Torino il 20 novembre e questa tua guida semiseria mi sarà molto utile! Non sapevo che fosse così piccola la metro ma credo che se Si concentra tutto nel centro non ci sian molto bisogno di prenderla. Vado a spulciare il profilo della chiesa di San Carlo!
La chiesa di San Carlo è figherrima!