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Manuali di sopravvivenza

Come sopravvivere a Milano

DISCLAIMER: I Manuali di sopravvivenza sono articoli ironici, volutamente scritti con un tono esagerato. Have Fun!

Da pugliese trapiantata a Roma, Milano dovrebbe rappresentare praticamente la mia nemesi. E infatti ci vado una volta l’anno, per scontrarmi con la dura realtà di quanto Milano sia una città ASSOLUTAMENTE INVIVIBILE. E ora vi spiego anche perché.

  1. I MEZZI DI TRASPORTO

Possiamo parlare per un attimo della mobilità milanese? Quattro linee metro che hanno snodi messi bene, autobus e tram che passano con regolarità… ma insomma! Dove siamo? Nemmeno un bus in fiamme, una metro che si blocca nel bel mezzo della galleria per una mezz’oretta, un attesa di due ore per il tram… in pratica i milanesi non hanno scuse per arrivare in ritardo, per questo sono sempre puntuali. I romani, invece, si concedono quell’oretta di ritardo maledicendo l’ATAC e non solo le altre persone presenti non si offendono, ma compatiscono la povera vittima (sempre se loro sono arrivati). Seriamente, cosa se ne fanno i milanesi di tutte quelle linee della metro? Ne bastano due, incrociate male, e una terza che non è collegata a nulla e passa ogni venti minuti. 

Il primo milanese che si lamenta nei commenti vince una settimana a Roma. Davvero, non avete idea di cosa significhi vivere in un posto dove i mezzi non funzionano. Ve lo giuro.

2. IL TRAFFICO

Strettamente collegato al punto precedente. Mentre ero in auto con un amico, mi dice “oggi c’è traffico”. Erano dieci macchine. DIECI. Siete mai stati sul raccordo all’ora di punta? Ripeto, i milanesi non hanno scuse per fare tardi agli appuntamenti. Forse giusto le ZTL, che a quanto pare sono particolarmente severe e mandano le multe nel giro di una settimana. A Roma sapete quanto ci vuole per ricevere una multa? Dai tre anni alle tre ere geologiche.

3. LE PERSONE

A me la cosa che a Milano le persone sorridono e ringraziano e pure per strada ti salutano e ti augurano buona giornata manda al manicomio. Ma vi sembra normale? La reazione giusta quando qualcuno ti guarda è rispondere “Cazzo vuoi?”, altro che sorrisi e buongiorno. Ma i milanesi non erano tipo i lupi cattivi delle fiabe? Sono io che sono sfortunata e ho trovato le persone educate? Dove sono i milanesi snob che ti guardano dall’alto in basso e ti schifano se non sei vestito come nella Milano Fashion Week? Rivoglio indietro i soldi del biglietto.

Nota a margine: sono davvero vestiti sempre tutti come se fosse la Milano Fashion Week. Pure alle sette di mattina al supermercato. Nessuno col mollettone in testa e la disperazione nel volto. Solo gente già truccata e pettinata. A Milano c’è Enzo Miccio che ti aspetta al portone del palazzo per urlarti “Ma come ti vesti?!” Ogni mattina.

4. PORTONI

A proposito di portoni (ma questo è sicuramente un problema solo mio, vi ricordo che sono bionda inside): ma che diavolo di portoni avete a Milano? Per aprire il portone del mio Airbnb dovevo: infilare la chiave ma non fino in fondo, fare mezzo giro, inserire la chiave fino in fondo, tirare e girare. Ho visto caveau di banche più facili da aprire. Mi sono fatta aprire per ben tre volte in quattro giorni il portone da qualcun altro, visto che a quanto pare i milanesi hanno il sacro potere e i portoni si piegano al loro volere senza alcun problema. Tipo apriti sesamo.

Immaginate tornare a casa dopo aver bevicchiato e trovarsi davanti un portone che è più complicato da aprire della Camera dei Segreti.

5. ATTRAZIONI

Ok, Milano, hai il Duomo. Punto per te. Ci avrò fatto duecento foto. 

Ma pure alla Galleria, a Via Montenapoleone, a Piazza Pandoro, al negozio Lego, al castello Sforzesco, al Palazzo Gucci, a tutti i locali super aesthetic incluso quello coi gatti, il museo delle illusioni…

Ma niente Colosseo. 

Punto per noi.

In fondo, a Milano mica c’è così tanto da fare, no?

6. NEGOZI

Milano andrebbe condannata per crimini contro l’umanità. Nell’acqua c’è palesemente una sostanza che ti spinge a fare shopping, ovunque, h24. Ok che con me avevano gioco facile perché lo shopping è la mia occupazione primaria dopo il lamentarmi, ma seriamente. Non voglio sapere quanto ho speso. Ci si ferma ovunque.

Siete avvertiti. Comunque Milano non mi piace proprio come città. Organizzata, facile da girare, zero difficoltà, piena di posti da vedere, nemmeno un bus in fiamme. Pianifico di non tornarci.

Prima del 2023.

19 pensieri su “Come sopravvivere a Milano”

  1. Mi hai fatto morire dal ridere ???? ho vissuto a Milano per parecchi anni. Però, se devi uscire dal centro, soprattutto in orari di punta, il traffico c’è eccome. Che file! Ed è una cosa che non mi manca della città????

  2. sono morta dal ridere! Ho vissuto a Milano per 30 anni e devo dire che non si sta così male soprattutto se paragonato aRoma! Sono andata un weekend a trovare mia zia a Roma e ho proprio pensato wow la città merita tantissimo ma viverci dev’essere un inferno :O

  3. Ho vissuto i miei primi 20 e rotti anni a Milano e devo dire che ho subito il ritardo costante dei mezzi, gli scioperi, gli incidenti in metro che fanno ritardare tutto, oltre ovviamente al traffico. Hai mai provato a prendere la tangenziale o attraversare Milano nell’ora di punta? Detto questo, sono anche convinta che Roma sia peggio da questo punto di vista 🙂

    1. Fidati, per chi viene da Roma, Milano ha un traffico organizzatissimo. Pensa cosa viviamo noi ogni giorno ahahah

  4. Pensavo fosse un articolo “contro” Milano, ma è stato bellissimo leggere i motivi per cui la amo da morire! Ho passato i 3 anni più belli della mia vita in questa splendida città!

  5. Mi ha davvero divertita questo articolo su Milano! Abito a Pavia, appena sotto Milano e metà della mia famiglia è di origine milanese (da parte del mio compagno) e concordo con tutto ciò che hai detto ironicamente: spesso il pregiudizio verso i milanesi è che siano snob e presuntuosi..E invece ????

    1. Devo ancora trovare un milanese presuntuoso ahahahah mi sa che frequento i milanesi sbagliati

  6. Tu hai specificato che è un articolo ironico, ma io prendo la cosa molto sul serio; per me andare a Milano è sempre una gran faticata, non amo le grandi città, il caos, il traffico, i problemi con il parcheggio!

  7. La particolarità dei portoni la sto riscontrando un po’ ovunque e mi ha fatto sorridere . Da trapiantata pugliese a Bologna , restando in tema portoni, non capivo perché solo qui parlano di piano ammezzato. Sarebbe il piano rialzato, quello che sta sotto al primo anche se in realtà è già un primo piano . Mistero !

  8. Non posso esprimere un giudizio perché conosco pochissimo Milano, dove sono stata per mezza giornata lo scorso dicembre. Ma in quelle poche ore ho potuto sperimentare tutto quello di cui sopra (tranne i portoni). Enzo Miccio che urla “come ti vesti” mi ha fatto morire, e in effetti descrive benissimo la sensazione che ho provato in quelle poche ore. Ah, lo shopping, non ci devo pensare 😉

  9. Non è il posto che fa per me. Dal traffico alle persone che salutano… per carità! Io cammino sempre con gli air pod proprio per evitare che la gente Si fermi a salutarmi!

  10. Non è tutto oro quello che luccica mia cara! Dopo una vita sui mezzi di Milano ti posso confermare che a volte la metro si ferma in galleria anche per due o addirittura tre minuti e la gente non sorride ma inizia a sbuffare. No c’è mica tempo da perdere: a Milano si deve sempre correre da qualche parte magari a prendere la metro successiva!

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