Parlarvi della capitale gallese, dei suoi monumenti, posti famosi, locali dove mangiare, posti dove stare era come darvi accesso al mio indirizzo privato. Farvi entrare nella mia vita di tutti i giorni perché queste sono strade che percorro quotidianamente da tre anni ormai, è il posto in cui vivo e non saprei neanche da dove iniziare per parlarvene. Un’esperienza diversa quando ho scritto la guida alla mia Sicilia, perché andavo da turista e non più da residente.
Cosa vedere e come muoversi
Arrivare a Cardiff dall’Italia è facile se siete di Roma, Milano o Venezia; ci sono voli diretti da queste città, in alternativa Bristol è l’aeroporto meglio collegato vicino alla capitale gallese. Dista soltanto un’ora e mezza di bus o un’ora di treno dalla vostra destinazione. Io viaggio molto più spesso da Bristol che da Cardiff, dove in tre anni ho usato l’aeroporto due volte; una per Edimburgo e l’altra per Faro.
L’opzione più economica ma anche quella più distante rimane Londra; vi consiglio Gatwick o Heathrow così da poter prendere il bus diretto che vi porta a Cardiff. Vi avverto sono quattro ore di viaggio; altrimenti potrete prendere il treno ma dovrete cambiarlo almeno una o due volte.
Una volta arrivati in città, spostarsi sara molto più facile, i bus funzionano benissimo e sono sempre puntuali. Un biglietto costa £1.80 per la corsa singola, il giornaliero costa £4. Potrete acquistarlo sia sul bus, dal conducente o online attraverso la app iff. La BayCar, bus che porta dal centro alla Baia, costa leggermente di più invece, £2 per una singola corsa e non esiste il giornaliero.
Ed è proprio tra la Baia e il centro che tutte le cose di maggior interesse sono situate, prime fra tutte il Castello. Se prestate attenzione potrete vedere parte delle mura esterne di diverso colore, questo perché ci sono ancora pezzi delle mura originali risalenti a prima del bombardamento della prima guerra mondiale. All’interno troverete infatti i passaggi usati proprio per la protezione dei Cardiffiani, con tanto di suoni di bombardamento che vi faranno entrare nell’atmosfera. Mette i brividi la prima volta che entrate, pensare a come potesse essere la vita in quei corridoi lunghi e angusti.
All’interno delle mura troverete poi il vero e proprio fortino normanno che è molto piccolo rispetto a quello che si pensi, e si suddivide in tre livelli ai quali si puoi accedere attraverso ripide scale. Il tutto costa £13 ma vi consiglio di aggiungere l’House Tour alla cifra di £3.35 per accedere alle stanze del castello, tutte tenute in perfette condizioni ed ognuna dalle particolarità originali ed uniche; nessuna delle stanze è uguale ad un’altra e vale davvero la visita, se poi avete dimestichezza con l’inglese vi consiglio uno dei Tour guidati che vi spiegherà tutta la storia ad esse legate.
Una volta fuori, assicuratevi di passeggiare verso Bute Park, magari fermandovi per l’afternoon tea da Pettigrew Tearooms. Durante il tragitto tra il castello e il parco, che vi assicuro sono solo un cinquantina di passi, fate attenzione alle statue di animali in pietra che vedrete. Hanno tutte una particolarità: gli occhi sono fatti con delle biglie nere per dare l’idea di “vivo”. Costeggiano le mura del castello fino all’entrata del parco che comprende 153 acri ed è diviso dal fiume Taff; si estende fino ai sobborghi della città, immergendovi completamente nel verde fino alla Riserva Naturale.
Poco più in la, nella stessa zona, è d’obbligo fare tappa a Castle Coch (Castello Rosso in gallese) che sembra uscito da una favola e fatto erigere dallo stesso marchese che fece erigere il Castello di Cardiff. Vi consiglio di affittare una delle bici a noleggio che troverete in giro per la città per fare la scarpinata per tutto il parco fino a Castle Coch e ritorno. In alternativa, dalla stazione centrale, potrete prendere il treno fino a Taffs Well e farvi una mezz’oretta a piedi per arrivarci.
Poco distante dal Castello, troverete il Museo Nazionale il cui ingresso è gratuito e che vale la pena visitare anche solo per il meraviglioso edificio che lo ospita. Dietro esso troverete un altro parco, Cathays Park molto più piccolo ma con qualche statua che vale la pena vedere, se siete amanti del genere; di fronte troverete anche un altro bell’edificio che fa da casa al Conservatorio di Cardiff. Proprio dal quartiere di Cathays inizia la zona universitaria con i vari appartamenti per universitari e le varie facoltà.
Tornando in centro, assicuratevi di entrare nelle varie Arcades, vere e proprie gallerie che ospitano cafe indipendenti e negozi vintage come quello di vinili o quello che vende roba anni ’90 come i vecchi computer commodore. Uscendo da una di queste arcades, vedrete sicuramente la chiesa di St. John, piccolina ma con delle bellissime vetrate al suo interno e proprio di fronte potrete visitare il Mercato; vi consiglio di comprare il pane o le welshcake (spessi mini-pancake con uvetta dentro) da uno dei venditori al suo interno.
Una volta che avrete visto tutto il centro, dirigetevi verso Lloyd George Avenue, passeggiata per il lungo viale alberato e pieno di case, divertitevi a leggere i nomi dei vari edifici che riprendono nomi delle città nostrane come Rimini o Messina, fino ad arrivare alla Baia. Riconoscerete Cardiff Bay non solo per il bacino d’acqua che avrete davanti ma anche per la maestosità del complesso teatrale: il Millenium Centre; per il riconoscibilissimo palazzo rosso, il Pierhead, e per il Senedd che ospita la camera dei dibattiti e l’assemblea nazionale per il Galles.
Potrete prendere un gelato davanti la Baia, o fare una lunga passeggiata per il Barrage fino ad arrivare a Penarth di cui ho parlato qui, oppure andare verso il Roath Dock fino ai Cymru BBC studios (dove Cymru è Galles in gallese).
E se avete ancora una voglia insaziabile di vedere nuovi luoghi, prendete il bus 32A da Westgate Street, poco distante dallo Stadio e visitate St. Fagans, Museo Nazionale della Storia dove potrete ammirare la vita ai tempi del medioevo, tutte le strutture che vi erano un tempo e l’evoluzione delle case fino agli anni ’50; molto interessante ed istruttivo, l’ingresso è completamente gratuito, mentre il biglietto del bus costa £3 per andata e ritorno.
Dove mangiare, alloggiare e fare shopping
Avrete sinceramente l’imbarazzo della scelta tra negozi e ristoranti, il centro ne è pieno. Non solo perché il centro commerciale prende almeno il 75% della superficie del centro stesso, ma perché ad ogni angolo c’è un posto dove mangiare o una vetrina da guardare, da Primark a Michael Kors; da Zara a Topshop, da TKMAxx a Vivienne Westwood.
Senza contare le varie Arcades di cui parlavano sopra, che ospitano negozi e cafe indipendenti.
I prezzi, di conseguenza, sono per tutte le tasche, dal kebab e i vari negozi di fish and chips in Caroline Street, meglio conosciuta dai locals come Chippy Lane proprio per via dei negozi che vendono la specialità britannica ai vari pub che pullulano ad ogni angolo e solitamente offrono ottimi cibo caldo a pochissimo; un pasticcio di carne con contorno di insalata e patatine fritte, accompagnati da una birra vi verrà a costare poco meno di £10 e rimarrete sazi. Un ristorante di medio livello costa attorno ai £18/22 a testa, lo stesso prezzo si applica ai buffet; quelli di alto livello vanno dai £30 a testa in su.
I miei preferiti sono: The Prince of Wales, centralissimo in St. Mary Street, si trova a pochi minuti dalla stazione centrale e dalle fermate dei bus. Il cibo è buono ed abbondante, il servizio un po’ lento ma è un pub e quindi non mi aspetto di meglio. Le birre sono buone ed artigianali a basso prezzo per l’alta qualità, hanno una vasta collezione di alcolici. Gli interni, suddivisi in tre livelli, sono quelli del teatro che vi era precedentemente ubicato; non è qualcosa che si vede tutti i giorni insomma. Una pietra miliare tra i pub Cardiffiani.
Viva Brazil, churrascheria nel centro della città, con un menu fisso di 10 carni a pranzo e 14 a cena e dal prezzo esageratamente buono; varia dalle 15 alle 20 sterline compreso il buffet di pasta, verdura e salse. Aggiungete una bibita e rimarrete soddisfatti per tutto il giorno perché vi assicuro che dovrete rotolare per uscire dal locale per quanto vi sazierete. Potete ripetere l’intero menu di carni finché volete tra l’altro. Servizio velocissimo, personale attento anche nei periodi di calca. Se siete amanti della carne, non potete non andare!
Le Monde, ristorante un po’ più fino, di pesce principalmente. Situato al primo piano di un edificio che ospita un bar al piano terra; Le Monde ha ampie vetrate che danno su una delle strade principali del centro; un bancone di pesce a vista nel caso in cui vorreste scegliere il pesce da farvi cucinare e un personale simpatico e attento. I prezzi sono leggermente più elevati ma il cibo li vale tutti.
Calabrisella, se vi manca casa e volete uno di quei piatti buoni, tipicamente italiani, cucinati da personale nostrano. Uno dei migliori ristoranti italiani all’estero in cui abbia mai mangiato; il personale ti tratta come uno di famiglia, le loro paste sono eccezionali e le pizze uguali a quelle che potrete trovare dal vostro pizzaiolo di fiducia.
Nine Yards, perfetto per la colazione con i suoi pasticcini e fette di torta, i sandwich veloci per il pranzo, il te del pomeriggio e anche l’aperitivo con vino nostrano. Il proprietario è italo-gallese e vi accoglierà sempre con un sorriso sulle labbra.
Menzione d’onore per il messicano Revolucion de Cuba e Las Iguanas; i giapponesi Wagamama, Sushi Life e Tenkaichi e per gli italiani Cardluccio’s e Ciliegino. Potrei andare avanti per ore probabilmente ma cercherò di fermarmi qui e lasciar decidere a voi se Cardiff val almeno una visita. Nel caso di risposta affermativa, potrete alloggiare in ostelli come il NosDa che si affaccia sul Taff River o hotel come il Park Inn dove lo staff è sempre disponibile ad ogni esigenza del cliente (e lo so per esperienza perché ho lavorato per un anno con loro, alla reception) o, se volete proprio andare per una luxury stay, il St. David’s Hotel è quello che fa per voi, proprio su Cardiff Bay.
Ma cosa portarvi da questo viaggio, che sia tipico? Il lovespoon: simbolo d’amore che risale a molti anni fa. Quando i ragazzi volevano corteggiare una ragazza, passavano il loro tempo a modellare pezzi di legno in cucchiai dal manico a forma di cuore o di due mani che si intrecciano o un ferro di cavallo… Ogni simbolo aveva il proprio significato ed ancora oggi si regala alla propria innamorata o ad eventi importanti come battesimi, matrimoni, persino compleanni.
I migliori lovespoon li trovate da Castle Welsh Craft, di fronte al Castello, dove tuttora vengono intagliati a mano. Potrete trovare anche altri souvenir tipici della zona, come il famoso dragone rosso!
Postilla: Mi sono resa conto, cercando foto della mia città, che non solo non faccio la turista da tempo ma che ho pochissime foto di Cardiff. Scusate quindi se la maggior parte sono prese da fonti esterne.
Ho girato la Gran Bretagna in lungo e in largo, ma non sono ancora riuscita ad andare in Galles. Questo mi dispiace moltissimo perchè mi dicono che sia una zona bellissima e molto ricca di tradizioni; cosa che il tuo articolo conferma!
Il Galles è sempre troppo sottovalutato ed è un vero peccato, spero vedrai presto con i tuoi occhi le sue bellezze.
Grazie per questa guida turistica su Cardiff. Non conosco per niente la citt? e mi piacerebbe molto visitarla, soprattutto dopo aver letto il tuo post 🙂 C’? davvero tanto da vedere e anche tanto da assaggiare e provare 🙂